Utente:Quarantena/Badia di Sant'Andrea (Genova)

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Badia di Sant'Andrea
Stato Italia
Regione Stemma Liguria
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Liguria
Comune Stemma Genova
Diocesi Arcidiocesi di Genova
Religione Cattolica
Sito web Sito ufficiale
Oggetto tipo Abbazia
Dedicazione Sant'Andrea
Sigla Ordine qualificante O.Cist.
Sigla Ordine reggente O.Cist.
Inizio della costruzione 1100
Coordinate geografiche
44°25′02″N 8°51′42″E / 44.417222, 8.861667 bandiera Italia


La Badia di Sant'Andrea degli Erzelli (in passato detta anche "di Sant'Andrea de Sexto", per la sua vicinanza a Sestri Ponente) è un antico complesso monastico, ora sconsacrato, nel ponente della città di Genova, tra i quartieri di Cornigliano e Sestri Ponente.

Il complesso è situato ai piedi della collina degli Erzelli, a poca distanza dalla spiaggia detta "il deserto", ora interrata, che divideva le due località, nelle cui vicinanze, su uno scoglio, sorgeva un antico convento benedettino, risalente al VII secolo.

Storia

Le prime notizie documentate sulla Badia di Sant'Andrea risalgono all'anno 1100. La Badia fu fondata dai cistercensi quando, intorno al XII secolo, per l'accresciuto numero dei monaci, divenne insufficiente l'antica struttura sull'isolotto di Sant'Andrea.

Fu una delle più antiche comunità cistercensi in Italia, seconda solo a quella di Tiglieto.

Qui visse per un certo periodo, nella prima metà del XII secolo, il santo monaco Alberto, prima di trasferirsi nell'eremo sopra Sestri Ponente dove ora sorge un santuario a lui dedicato.

Per alcuni secoli la badia fu sede di un "ospitale" per accogliere i pellegrini diretti in Terrasanta, e divenne poi, per volere del papa Sisto IV, commenda delle famiglie Campofregoso e Fieschi.

Nel 1245 vi soggiornò il papa Innocenzo IV Fieschi, in viaggio verso Lione per partecipare al Concilio che si tenne in quella città.

Nel 1570 la badia di Sant'Andrea fu assegnata dal papa Pio V all'Inquisizione, dopo che un incendio nel 1558 aveva distrutto la sede genovese di questa istituzione.

Sciolta l'Inquisizione nel 1798, al tempo della Repubblica Ligure napoleonica, la badia fu acquistata dal duca Vivaldi Pasqua, che la trasformò in villa signorile, conservando nelle strutture l'originario stile gotico. Nel 1879, insieme a tutta l'area circostante, divenne proprietà dell'imprenditore Edilio Raggio.

Gravemente danneggiata nel corso della seconda guerra mondiale e successivamente ristrutturata, divenne sede di società ed enti di ricerca fino alla metà degli anni '90.

Attualmente (2008) sono in corso nuovi lavori di ristrutturazione.

Voci correlate
Collegamenti esterni