Utente:Quarantena/Basilica di San Vincenzo in Prato

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Basilica di San Vincenzo in Prato
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
911MilanoSVincenzoPrato.JPG
La facciata principale della Basilica
Altre denominazioni
Stato Italia
Regione Stemma Lombardia


Regione ecclesiastica Lombardia

Provincia {{{Provincia}}}
Comune Stemma Milano
Località {{{Località}}}
Diocesi Arcidiocesi di Milano
Religione cattolica di Rito ambrosiano
Indirizzo {{{Indirizzo}}}
Telefono {{{Telefono}}}
Fax {{{Fax}}}
Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà {{{Proprietà}}}
Oggetto tipo Basilica
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Dedicazione
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Fondatore {{{Fondatore}}}
Data fondazione {{{Data fondazione}}}
Architetto


Stile architettonico Paleocristiano
Inizio della costruzione 770
Completamento
Distruzione {{{Distruzione}}}
Soppressione
Ripristino
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Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
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Data di consacrazione 770
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Titolo
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Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine {{{Altitudine}}}
Iscrizioni {{{Iscrizioni}}}
Marcatura {{{Marcatura}}}
Utilizzazione {{{Utilizzazione}}}
Note {{{Note}}}
Coordinate geografiche
45°27′28″N 9°10′26″E / 45.457665, 9.173869 bandiera Italia
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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L'abside, su via Ariberto

La basilica di San Vincenzo in Prato, è l'unica milanese che conservi un autentico stile paleocristiano, del primo tipo canonico, simbolo della semplicità. Prospetta sulla piazzetta A. Beria d'Argentine e, per l'assenza di sovrapposizioni di altri stili, è un catalogo vivo delle componenti architettoniche e le suggestioni dell'idea Paleocristiana, assai adatto alla didattica. Può anche dare l'idea di come fosse la prima antica Basilica vetus, perché ha similitudini di forme, proporzioni ed aspetti stilistici.

Storia

La prima più antica chiesa, fu fondata dal re longobardo Desiderio, nell'anno 770 dedicata alla Vergine. Più tardi venne dedicata a San Vincenzo, perché furono trovate le sue spoglie, conservate in un Urna nella Cripta, assieme a quelle di San Quirino e Nicomede, trovate nel 859, e di Sant'Abbondio trovate nel 1000. L'epiteto "In Prato", fu acquisito perché sita nel podere detto Prata, del vescovo Odelperto.

Nel 806 fu aggiunto alla chiesa un convento benedettino, e tra il IX e l'XI secolo, i frati rifecero la chiesa ormai cadente, ma sullo stesso impianto ed aspetto.

Il Battistero ottagonale che si trova all'esterno, sulla sinistra, è l'originale del IX secolo con una particolare fonte in colonna che pare ancor precedente.

Nel 1520 il convento fu soppresso e nel 1598 la chiesa fu restaurata ed adibita a parrocchia.

Nel 1787 la chiesa fu dismessa dal culto ed adibita a magazzino; finché nel 1880-1890, un gruppo di privati cultori delle antichità milanesi, la restaurarono e poté essere ripristinata per il culto.

Architettura

Questa piccola basilica paleocristiana, che misura 40 x 20 metri circa, in mattoni a vista, è sopravvissuta con l'originale struttura, perché in ogni restauro, non fu mai modificata sostanzialmente, ed è l'unica che rimane a testimoniare il più antico aspetto della cristianità milanese.

Fu eretta sul basamento e ruderi di un tempio romano od un oratorio, che si trovava al centro di una necropoli romana, di cui alcuni reperti sono murati sul fianco sinistro esterno della chiesa.

Voci correlate
Collegamenti esterni