Utente:Teresa Morettoni/Basilica costantiniana di Sant'Agnese (Roma)
Basilica costantiniana di Sant'Agnese | |
Basilica costantiniana di Sant'Agnese (resti) e Mausoleo di Santa Costanza | |
Civiltà | Romana |
---|---|
Oggetto generico | Chiesa |
Oggetto specifico | Basilica |
Dedicazione | Sant'Agnese di Roma |
Fondatore | Costanza (o Costantina) |
Data fondazione | 337-351 |
Scopritore | Antonio Bosio |
Data scoperta | XVI secolo |
Inizio della costruzione | 337-351 |
Distruzione | VII secolo |
Preesistenze | Catacomba di Sant'Agnese |
Pianta | circense (detta anche a "U") |
Materiali | tufo e laterizi |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione |
Regione ecclesiastica Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma |
Diocesi |
Diocesi di Roma Vicariatus Urbis |
Dimensioni | |
Larghezza | 40,30 m |
Lunghezza | 98,30 m |
Scavi | |
Datazione | 1954-1955 |
Amministrazione | |
Parte di | Complesso monumentale di Sant'Agnese fuori le Mura |
Indirizzo |
Via Nomentana, 349 00162 Roma (RM) |
Telefono | +39 06 86205456; +39 06 8610840 |
Fax | +39 06 8610840 |
Posta elettronica | SantAgnesefuorileMura@VicariatusUrbis.org |
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La Basilica costantiniana di Sant'Agnese era una chiesa di Roma, situata lungo la via Nomentana, nel quartiere Trieste, di cui oggi sopravvivono solamente alcuni imponenti ruderi, visibili principalmente dal retro del complesso monumentale, ovvero da piazza Annibaliano. Essa, insieme alla vicina Basilica di Sant'Agnese fuori le Mura, al Mausoleo di Santa Costanza e alla Catacomba di Sant'Agnese, costituisce probabilmente il più importante e articolato complesso monumentale che testimoni l'età paleocristiana e altomedievale in Roma; di grande suggestione e di estremo interesse storico-artistico e archeologico.
Storia
La Basilica costantiniana fu riscoperta nel XVI secolo dall'archeologo Antonio Bosio (1575 - 1629), ma è stata identificata definitivamente dopo gli scavi del 1954-1955, con un abside sostenuta da grandi contrafforti (visibili sul lato occidentale del sito), che in precedenza si riteneva fosse un'area cimiteriale.
La basilica venne fatta costruire da da Costanza (o Costantina), figlia dell'imperatore Costantino e di Fausta, su un terreno di famiglia, presso il luogo di sepoltura della martire Agnese, della quale era devota probabilmente a causa di una guarigione, tra il 337 e il 351, nel periodo in cui risiedeva a Roma dopo la morte del marito Annibaliano, fatto uccidere dal fratello di lei, Costanzo. Come accaduto in questi casi simili, la basilica non fu innalzata direttamente sulla tomba della martire, ma accanto ad essa. La sua costruzione comportò l'abbandono di una necropoli preesistente, sovrastante la regio IV della catacomba.
Nel 358, presso questa basilica trovò rifugio papa Liberio (352 - 366), mentre la Santa Sede era occupata dall'antipapa Felice II. Anche papa Bonifacio I (418 - 422), a causa di un altro antipapa Eulalio, che aveva occupato la sede del Laterano, fu costretto ad amministrare qui il battesimo di Pasqua.
Papa Simmaco (498-514) fece degli interventi di restauro, dei quali però non si è trovata traccia.
L'edificio fu abbandonato probabilmente nel VII secolo, quando Onorio I fece costruire l'attuale Basilica di Sant'Agnese, direttamente sopra il luogo di sepoltura della martire.
Descrizione
La basilica di grandi dimensioni (40,30 x 98,30 metri), a pianta circense (detta anche a "U"), fu costruita nella tipica opera listata (in latino, opus vittatum) di epoca costantiniana, ossia in fasce orizzontali simili a bende ("vittae") di blocchi tufacei alternate a mattoni.
Le navate laterali si prolungavano nel deambulatorio dietro l'abside che concludeva la navata centrale ed erano coperte con tetto a capriate, poggianti sul muro perimetrale poco al di sopra delle finestre quadrangolari, singolarmente interrotte al centro della curva absidale da un oculo sovrapposto ad una feritoia. Le colonne sostenevano arcate in muratura, anziché una trabeazione continua. All'interno della navata centrale, in corrispondenza dell'abside, sorgeva un'aula absidata, larga 5,70 m, in muratura di soli tufelli, di incerta funzione.
L'edificio era presumibilmente circondato da altre tombe e mausolei, tra cui quello ancora oggi sopravvissuto della principessa imperiale Costanza. Attorno c'erano piantagioni e vigneti, essendo l'area lontana dalla città edificata.
Dell'antica basilica oggi rimangono soltanto pochi ruderi, come il grande muro perimetrale ben visibile dalla piazza Annibaliano, dove si possono notare i suoi alti contrafforti a gradoni poggianti su sostruzioni, mentre dell'area interna, ricoperta da un prato, non rimangono né tetto, né pavimentazione, né colonne che probabilmente furono riutilizzate per la costruzione nella prima metà del VII secolo della chiesa onoriana.
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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