Visitazione (Pontormo)
Pontormo, Visitazione (1528 - 1529), olio su tavola | |
Visitazione | |
Opera d'arte | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Regione ecclesiastica | Toscana |
Provincia | Prato |
Comune | Carmignano |
Diocesi | Prato |
Ubicazione specifica | Chiesa di San Michele |
Uso liturgico | quotidiano |
Comune di provenienza | Carmignano |
Luogo di provenienza | ubicazione originaria |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Maria Vergine visita santa Elisabetta |
Datazione | 1528 - 1529 |
Ambito culturale | |
Autore |
Pontormo (Jacopo Carucci) detto Pontormo |
Materia e tecnica | olio su tavola |
Misure | h. 202 cm; l. 156 |
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La Visitazione è un dipinto, eseguito tra il 1528 e il 1529, ad olio su tavola, da Jacopo Carucci detto Pontormo (1494 - 1556), ubicato nella Chiesa di San Michele di Carmignano (Prato).
Descrizione
Soggetto
La scena è ambientata in una scura via cittadina, dove si riconoscono alcuni scarni edifici non in scala con la rappresentazione in primo piano (almeno per la metà sinistra), dove compaiono:
- Maria Vergine e sant'Elisabetta, che si scambiano un abbraccio e un intenso sguardo, portano rispettivamente in grembo Gesù e san Giovanni Battista;
- Due astanti:
- a sinistra, Giovane donna con uno sguardo vacuo;
- a destra, Donna anziana che guarda diretta negli occhi dello spettatore.
Note stilistiche, iconografiche e iconologiche
- Le donne formano quattro pilastri di una sorta di parallelepipedo, illuminate con forza e ammantate di vesti dai colori intensi e corposi: verde petrolio, rosa e arancione. Originale è l'intreccio di membra e di stoffe, lungo linee arcuate di grande eleganza e amplificate nei volumi.
- Gli effetti sono molto curati di contrapposto e rimandi, come tra le teste, ora di profilo, ora frontali, delle coppie di donne in profondità (giovane-giovane e vecchia-vecchia, quasi uno sdoppiamento).
- Il movimento delle donne in primo piano fa da contrasto l'immobilità e la rigida frontalità di quelle in secondo piano, prive di una qualsiasi partecipazione emotiva all'evento, ma capaci di rendere l'atmosfera sospesa e malinconica, fortemente spirituale.
- L'intensità dell'incontro è espresso nelle luci brillanti, quasi fluorescenti, nelle figure allungate e negli occhi scuri, infossati.
Notizie storico-critiche
L'opera, non ricordata da Giorgio Vasari, è stata assegnata dagli storici dell'arte agli anni immediatamente successivi alla Cappella Capponi, per la stessa componente innovativa. Il dipinto commissionato per la Chiesa di San Michele a Carmignano è rimasto sempre nell'ubicazione originaria.
Nel "Gabinetto dei Disegni e delle Stampe" della Galleria degli Uffizi a Firenze è conservato un disegno preparatorio dell'opera.
Bibliografia | |
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