Beato Michele Gomez Loza

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Beato Michele Gomez Loza
Laico · Martire
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battezzato
Beato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 39 anni
Nascita Tepatitlán
11 agosto 1888
Morte Atotonilco
21 marzo 1928
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 20 novembre 2005, da Benedetto XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 21 marzo
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
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Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Beato Michele Gomez Loza (Miguel) (Tepatitlán, 11 agosto 1888; † Atotonilco, 21 marzo 1928) è stato un avvocato e martire messicano.

Biografia

Nacque a Tepatitlán l'11 agosto 1888, secondogenito di Petronilo Loza e Victoriana Gómez contadini. Perse il padre in giovane età e sin da bambino si occupò di sua madre nel paese di Paredones. Nutrì però sempre il desiderio di superare sé stesso nel campo della scienza e delle virtù. Sin da giovane fu un instancabile promotore della dottrina sociale della Chiesa. Insieme al suo grande amico Anacleto González Flores, nelle fila dell'Associazione Cattolica della Gioventù Messicana (ACJM), trovò l'ambiente adatto alla sua formazione religiosa e morale.

Pur affrontando mille difficoltà, Miguel si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza ottenne la laurea in diritto e divenne avvocato. Uomo coraggioso, dalle profonde convinzioni, nulla lo spaventò mai nei suoi propositi. Per difendere i diritti dei bisognosi, fu arrestato cinquantanove volte e molte altre subì maltrattamenti. Nel 1922 si sposò con María Guadalupe Sánchez Barragán, ebbero tre figli.

Nel 1927, durante la persecuzione religiosa messicana, Miguel si unì alla Lega in Difesa della Libertà Religiosa, utilizzando tutti i mezzi pacifici consentiti per resistere agli attacchi dello stato alla libertà religiosa. Per difendere la libertà e la giustizia, accettò la nomina di governatore di Jalisco, conferitogli dai cattolici della resistenza. Perseguitato dalle forze federali, fu infine catturato e fucilato presso Atotonilco il 21 marzo 1928.