Abbazia di Notre-Dame de Mouzon

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Abbazia di Notre-Dame de Mouzon
Abbatiale de Mouzon 20200531.jpg
Stato bandiera Francia
Regione Ardenne
Comune Mouzon
Diocesi Arcidiocesi di Reims
Religione Cattolica
Oggetto tipo Abbazia
Dedicazione Maria Vergine
Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
Inizio della costruzione 1100
Soppressione 1790
Coordinate geografiche
49°36′20″N 5°04′34″E / 49.605556, 5.076111 bandiera Francia
Mappa di localizzazione New: Francia
Abbazia di Notre-Dame de Mouzon
Abbazia di Notre-Dame de Mouzon
Avignone
Avignone
Parigi
Parigi

L'Abbazia di Notre-Dame de Mouzon fu un'abbazia benedettina situato a Mouzon, nel dipartimento delle Ardenne, in Francia. Chiusa durante la rivoluzione francese, oggi rimangono l'abbaziale di Notre-Dame e due edifici dell'antico chiostro ad angolo retto, adiacenti alla chiesa abbaziale, e un giardino. La chiesa fu qualificata come monumento storico nel 1840.

Storia

La data di fondazione di un primo monastero femminile rimane incerta ma sembra essere anteriore al IX secolo. Nel IX secolo, una chiesa di Notre-Dame fu edificata e divenne l'abbaziale delle monache benedettine. Negli ultimi anni dell'episcopato di Incmaro[1], nelle vicinanze furono scoperte le reliquie di San Vittore. Questo stesso periodo fu travagliato da conflitti e invasioni, in particolare nell'882 da parte dei Vichinghi, che risalirono la Mosa, devastando la città, gli edifici ecclesiastici e causarono l'abbandono del cenobio.

Un nuovo monastero fu insediato nell'anno 971 dall'arcivescovo di Reims Adalberon. Il 24 luglio di quell'anno giunsero le reliquie di sant'Arnoul[2], un pellegrino assassinato nell'VIII secolo, oltre a quelle di san Victor de Mouzon, martire laico ucciso nella regione attorno al 420, di culto locale. Il 7 novembre seguente si insediò una comunità monastica di benedettini. Nel Natale del 971, gli inviati dell'arcivescovo partirono per Roma, per ottenere la conferma del papale. Una bolla papale del 23 aprile 972 ne confermò l'erezione. L'arcivescovo di Reims si preoccupò anche di dotare questo nuovo monastero di proprietà che gli garantissero le risorse. Prese questi beni da una parte dalla mense episcopale, e dall'altra dai beni che possedeva in Lorena dalla sua stessa famiglia.

L'abbaziale a causa dell'afflusso di pellegrini fu ampliata a più riprese nel XII e XIII secolo, ispirata alle prime costruzioni in stile gotico. Le due torri, risalgono al XVI secolo, per la parte superiore, pur mantenendo lo stesso stile. Nel 1515 furono poste le vetrate in stile fiammeggiante che cambiarono l'illuminazione del coro, che si aggiunsero una vetrata dello stesso stile fiammeggiante installata nel secolo precedente sopra il timpano del portale occidentale.

Durante il suo soggiorno di quattro mesi nell'abbazia nel 1504, il cardinale Georges I d'Amboise, legato pontificio per la riforma degli ordini religiosi, concesse finalmente all'abate di Mouzon e ai suoi successori il diritto di indossare la mitria, in segno di riconoscimento dell'importanza pastorale dell'abbazia e per incoraggiare lo zelo dei monaci. Ma 40 anni dopo, isolata in una regione devastata dalle guerre di religione, l'abbazia passò sotto il regime della commenda. Questa evoluzione favorì un certo raffreddamento spirituale della comunità: l'abate commendatario non era più un religioso ma un laico, un vassallo del re di Francia, a cui veniva dato il diritto di godere delle rendite del monastero e di dirigere i suoi affari temporali.

L'arrivo al trono di Enrico IV di Francia permise alla regione di ritrovare una certa calma. Il nuovo re e sua moglie Maria de' Medici si recarono all'abbazia di Mouzon nel 1606 e assistettero alla messa nella chiesa abbaziale di Notre-Dame.

Per ravvivare la vita religiosa nel solco del movimento della Controriforma e per ripristinare una disciplina claustrale, l'abbazia entrò a far parte della congregazione dei Santi Vitone e Idulfo il 30 settembre 1634. L'abbazia subì nuovi danneggiamenti durante la Guerra dei Trent'anni, intorno al 1660 il chiostro fu ricostruito, per dare origine all'edificio attuale, con l'aiuto dei benedettini dipendenti dall'abbazia di Saint-Wandrille de Fontenelle.

Nel XVIII secolo, il monastero divenne uno dei centri giansenisti nel nord-est del regno. L'asse Utrecht, Liegi, Orval, Carignan, Mouzon permette agli uomini e alle opere di questo movimento di circolare tra l'Olanda e Reims, Parigi e la Lorena.

Quando scoppiò la rivoluzione del 1789, l'abbazia aveva solo 12 monaci e 1 fratello laico. La promulgazione della costituzione civile del clero nel 1790 li costrinse a prendere posizione. Lo Stato francese si arroga la possibilità di liberarli dai loro voti religiosi se lo desiderano e di secolarizzarsi, anche se, per la Chiesa, solo l'autorità spirituale da cui dipendono potrebbe esentarli da questi voti. L'intera comunità monastica di Mouzon scelse la secolarizzazione. L'abbazia fu abbandonata e i beni mobili e immobili furono venduti all'asta. Il comune di Mouzon ebbe l'intelligenza di salvare gli edifici del chiostro, installando un ospizio per i malati e gli anziani, e la chiesa abbaziale divenne chiesa parrocchiale.

Cronotassi degli abati
  • 971. Lieutald
  • 997. Boson
  • 1026. Jean I
  • 1031. Raoul I
  • 1065. Bernier
  • 1069. Guy I
  • 1076. Gibuin
  • 1083. Héribert
  • 10??. Reginald I
  • 1100. Raoul II
  • 1107. Harderic
  • 1128. Richard
  • 1149. Joran
  • 1160. Jacques I
  • 1168. Guy II
  • 1176. Henri
  • 1187. Seybert
  • 1212. Jacques II
  • 1220. Jean II
  • 1221. Reginald II
  • 1227. André
  • 1240. Hugues
  • 1258. Gérard
  • 1262. Frédéric I de Sorbet
  • 1268. Milon
  • 1279. Thibault de Sauveterre
  • 1282. Bertrand
  • 1302. Frédéric II de Baseilles
  • 1303. Pierre I de Fismes
  • 1332. Lambert d’Yvois
  • 1345. Frédéric III
  • 1347. Pierre II Hazard
  • 1348. Bernard de Meslin
  • 1354. Guy III
  • 1355. Pierre III Hazard
  • 1360. Jean III de Saint-Avit
  • 1378. Pierre IV d’Essone
  • 1394. Thomas I de Châlon.
  • 1414. Jean IV Oudin de Verpel
  • 1433. Thomas II Cochin
  • 1435. Vautier I Viricle
  • 1457. Thomas III d’Aillicourt
  • 1459. Vautier II Pilly
  • 1480. Pierre V Hanel
  • 1487. Jean V d’Aguerre
  • 1509. Jacques III des Ayvelles
  • 1512. Jean VI Gilmer
  • 1528. Claude I de Villiers
Cronotassi degli abati commendatari
  • 1545. cardinal Robert de Lénoncourt
  • 1548. cardinal Philippe de Lénoncourt
  • 1554. François Butor
  • 1566. Jean VII de Rochefort de Salvert
  • 1603. Anne Sfondrati
  • 1610. Louis-René de Ficquelmont
  • 1654. Claude II de Joyeuse de Grandpré
  • 1710. cardinal Melchior de Polignac
  • 1741. vacante
  • 1745. Henri-Jean-François d’Horion
  • 1759. Ferdinand-Maximilien-Mériadec de Rohan-Guéménée[3]
  • 1782. Gabriel-François Moreau de Plancy[4]
Note
  1. Incmaro (806 – Reims, 21 dicembre 882) è stato arcivescovo di Reims. Grande giurista, è anche autore di trattati. Fu consigliere alla corte di Carlo II il Calvo.
  2. Sant'Arnoul de Mouzon (nato e morto in una data imprecisata nell'VIII secolo) è secondo la tradizione un oscuro pellegrino assassinato dai briganti, sepolto e dimenticato. Furono i miracoli intorno alla sua tomba e alle sue reliquie a convincere la Chiesa della sua santità.
  3. (EN) Archbishop Ferdinand-Maximilien-Mériadec de Rohan-Guéménée † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
  4. (EN) Bishop Gabriel-François Moreau † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 2024-11-24
Collegamenti esterni