Baliaggio di Lugano
Baliaggio di Lugano | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Mappa di localizzazione | |||||||||
Informazioni generali | |||||||||
Nome ufficiale: | Baliaggio di Lugano | ||||||||
Capoluogo: | Lugano | ||||||||
Dipendente da: | 12 cantoni svizzeri | ||||||||
Suddiviso in: | 4 pievi | ||||||||
Forma amministrativa | |||||||||
Forma amministrativa: | Baliaggio | ||||||||
Balivo: | lista sconosciuta | ||||||||
Organi deliberativi: | Consiglio della Comunità | ||||||||
Evoluzione storica | |||||||||
Inizio: | 1512 | ||||||||
Causa: | Guerra della Lega di Cambrai | ||||||||
Fine: | 1798 | ||||||||
Causa: | Guerre napoleoniche | ||||||||
|
Il Baliaggio di Lugano fu una dipendenza della Vecchia Confederazione della Svizzera durante l'Antico Regime.
Storia
Le terre a sud delle Alpi erano state in parte conquistate dai Confederati nel corso del XIV secolo, in parte ottenute nel 1512, quando l'esercito svizzero cacciò i francesi dal ducato di Milano e posero sul trono Massimiliano Sforza. Gli Svizzeri riuscirono a mantenerne il controllo anche dopo la sconfitta del 1515 a Marignano, battaglia che pose fine alle mire espansionistiche dei confederati, con il Trattato di Friburgo che segnò la definitiva annessione alla Svizzera della pieve di Lugano che, con quelle di Agno, Riva e Capriasca entrò nel neo-costituito Baliaggio di Lugano, sotto il controllo dei cantoni svizzeri tranne Appenzello. Le pievi di Lugano, Riva e Agno erano sotto la giurisdizione della diocesi di Como mente la pieve di Capriasca a quella di Milano.
I baliaggi comuni erano Paesi soggetti governati da un insieme di cantoni confederati. Rappresentavano il quarto elemento politico-territoriale della vecchia Confederazione accanto ai 13 cantoni, ai Paesi alleati e ai Protettorati. La nascita dei baliaggi comuni contribuì in maniera decisiva all'ulteriore sviluppo delle istituzioni statutarie della Confederazione: secondo lo storico Hans Conrad Peyer questo processo condusse all'istituzionalizzazione della Dieta federale, all'introduzione del principio maggioritario in materia di governo dei baliaggi e alla distinzione fra cantoni veri e propri e Paesi alleati.[1]
In qualità di dipendenza, la comunità era governata da un balivo, detto anche landfogto a capitano reggente, che a turno i dodici canoni eleggevano. In carica per due anni, il balivo controllava l'amministrazione e deteneva poteri giudiziari e di polizia. In caso di guerra assumeva la carica di comandante per tutti i baliaggi italiani. Era assistito da un luogotenente, da lui stesso nominato, un landscriba, due fiscali e due cancellieri, tutti autoctoni. A Lugano aveva pure sede la forca per le esecuzioni capitali con il boia, unico per i quattro baliaggi dei 12 cantoni. Ogni anno i rappresentanti dei 12 cantoni si riunivano a Lugano per tenervi il sindacato, che controllava l'operato del landfogto, esaminava i ricorsi contro provvedimenti da lui presi e giudicava in appello.
L'amministrazione corrente era affidata al Consiglio della comunità, composto da un numero variabile di membri. Dal 1693 ne fecero parte sette reggenti, due eletti dal borgo di Lugano, due dalla pieve di Agno, uno ciascuno dalle restanti pievi. Le difficoltà economiche e il forte localismo causarono tra le pievi e il borgo frequenti dissidi, originati in genere da contrasti circa la ripartizione delle spese della Comunità e l'elezione dei reggenti.
La Repubblica Elvetica, organismo statale subentrato il 12 aprile 1798 alla vecchia Confederazione e sciolto il 10 marzo 1803, pose fine al baliaggio di Lugano e il borgo di Lugano divenne capitale del cantone di Lugano, una circoscrizione amministrativa della Repubblica Elvetica, nella quale vennero riuniti i baliaggi di Lugano, Locarno, Mendrisio e Vallemaggia. Con la fine della repubblica nel 1803 e la nascita della Confederazione Svizzera, fu fondato il Cantone Ticino che raggruppò tutti i baliaggi di lingua italiana in un unica entità politica autonoma e sovrana.
Le parrocchie del baliaggio rimasero sotto l'autorità delle diocesi di Como e di Milano fino al 1884 quando, tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica, si siglò una convenzione che separò le parrocchie del Cantone dalle precedenti diocesi e furono unite alla diocesi svizzera di Basilea. Le diocesi ticinesi furono soggette a un amministratore apostolico che risiedeva a Lugano.
Note | |
| |
Collegamenti | |
|