Battistero degli Ariani (Ravenna)

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Battistero degli Ariani
Baptistery.Arians02.jpg
Battistero degli Ariani (493 - 526), esterno
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Emilia Romagna
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Emilia Romagna
Provincia Ravenna
Comune Stemma Ravenna
Diocesi Ravenna-Cervia
Religione Arianesimo
Oggetto tipo Battistero
Dedicazione San Giovanni Battista
Fondatore Teodorico
Stile architettonico bizantino
Inizio della costruzione 493
Completamento 526
Coordinate geografiche
44°25′07″N 12°12′09″E / 44.418611, 12.2025 bandiera Italia

Il Battistero degli Ariani si trova a Ravenna e fu fatto costruire all'epoca di Teodorico, nella prima metà del VI secolo.

Storia

Sotto Teodorico, di religione ariana, le comunità di fede cattolica ed ariana convissero nella città pacificamente, i goti ariani e i latini cattolici vissero separatamente con quartieri separati e doppi edifici di culto in città.

Vicino al Palazzo di Teodorico il re fece costruire una basilica ariana (l'attuale chiesa di Santo Spirito, della quale rimane poco dell'epoca di Teodorico), e un battistero, oggi detto degli Ariani per distinguerlo dal più antico di circa un secolo Battistero Neoniano (degli Ortodossi).

Descrizione

Maestranze ravennati, Battesimo di Gesù Cristo e dodici apostoli (493526), mosaico; Ravenna, Battistero degli Ariani

Esterno

Esternamente il battistero si presenta come un edificio in laterizi a pianta ottagonale, con alcune absidiole e aperture ad arco nel registro superiore. Lungo il perimetro esterno correva un deambulatorio che si interrompeva soltanto in corrispondenza dell'abside orientale. I restauri hanno chiarito che l'edificio faceva parte di un complesso più ampio.

Interno

L'interno si presenta vuoto, tranne che per il fonte battesimale, ma la cupola è completamente decorata a mosaico con la rappresentazione del Battesimo di Gesù Cristo e dodici apostoli, dove compaiono:

La rappresentazione è semplificata, con figure piuttosto statiche e ripetitive nell'aspetto, con abiti semplici (solo la toga bianca), i volumi appiattiti e calligrafici (le pieghe sembrano solo disegnate). Spicca inoltre l'affermazione ormai dominante del fondo oro, che si stava imponendo in tutto il mondo Mediterraneo come veicolo per rappresentazioni più astratte e simboliche, inondate da una luce ultraterrena.

L'affinità di questi mosaici con quelli neoniani e la mancanza di temi legati all'arianesimo, ha fatto pensare che i mosaicisti del battistero fossero cristiani ortodossi, essendo le popolazioni ostrogote dedite prevalentemente alla oreficeria come forma artistica.

Bibliografia
  • Pierluigi De Vecchi, Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, volume 1, Bompiani, Milano 1999
Voci correlate
Collegamenti esterni