Beata Giuliana di Norwich
Beata Giuliana di Norwich Laica | |
---|---|
Beata | |
Statua della beata Giuliana di Norwich (part.); Norwich (Regno Unito), Cattedrale della Santa Trinità, facciata | |
Età alla morte | 74 anni |
Nascita | Norwik 8 novembre 1342 |
Morte | Norwik 1416 |
Venerata da | Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana |
Ricorrenza | 13 maggio |
Altre ricorrenze | 8 maggio Chiesa anglicana |
Santuario principale | chiesa di san Giuliano (Norwich) |
Patrona di | Ordine di Giuliana di Norwich |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Beata Giuliana di Norwich (Norwik, 8 novembre 1342; † Norwik, 1416) è stata una mistica e anacoreta inglese, considerata una delle più grandi mistiche della storia.
Una statua moderna le è stata dedicata sulla facciata della Cattedrale Anglicana di Norwich.
Il poco che si conosce della sua vita deriva dai suoi stessi scritti. Perfino il suo nome è incerto, dato che il nome Giuliana proviene dalla chiesa di san Giuliano nella città di Norwich, dove ella occupò una cella contigua all'edificio come eremita reclusa.
Il manoscritto
All'età di trent'anni, soffrendo per una grave malattia e credendosi prossima alla morte, Giuliana avrebbe avuto una serie di intense visioni. Queste visioni sarebbero state vent'anni dopo la fonte della sua opera principale, chiamata "Sedici Rivelazioni dell'Amore Divino" (circa 1393). Si crede che questo sia il primo libro scritto da una donna in lingua inglese.
Nel manoscritto che riporta le rivelazioni da lei ricevute ella afferma che:
« | questa rivelazione fu fatta a una creatura semplice e illetterata mentre viveva ancora nella sua carne mortale, nell'anno di nostro Signore 1373, il 13 maggio. » (Rivelazioni) |
Si tratta di una data estremamente precisa (soprattutto se si pensa che ne parla a distanza di decenni) per un avvenimento che lascerà per sempre un segno indelebile nella vita di questa "creatura", che neppure si preoccupa di dire il suo nome.
Teologia
La teologia di Giuliana è ottimistica; parla dell'amore di Dio in termini di gioia e compassione in opposizione alla legge e al dovere. Per Giuliana, la sofferenza non è una punizione inflitta da Dio, ma uno strumento che egli usa per attirarci più vicino a lui. Questa concezione è assai differente dalla prevalente visione del suo tempo, che vedeva le calamità come la peste come un castigo divino. A causa delle sue affermazioni che oltre la realtà del fuoco dell'Inferno esiste un più grande mistero dell'amore di Dio, si è fatto riferimento a lei anche come a una proto-universalista.
Il suo più conosciuto e importante detto riflette la sua teologia:
« | È stato necessario che esistesse il peccato; ma tutto sarà bene e tutto sarà bene, e ogni sorta di cosa sarà bene. » (Rivelazioni, cap. 27) |
Esso è anche uno dei versi più famosi nella teologia cattolica e una delle frasi più conosciute della sua epoca.
Più avanti il concetto è spiegato più ampiamente:
« | Io posso compiere bene ogni cosa, Io sono in grado di compiere bene ogni cosa, Io voglio compiere bene ogni cosa e Io compirò bene ogni cosa; e tu vedrai da te stessa che ogni sorta di cosa sarà bene. » (Rivelazioni, cap. 31) |
Giuliana dà un'interpretazione di questa frase, che lei definisce "le cinque parole", intendendo nell'espressione "Io posso" la persona del Padre, in "sono in grado" il Figlio, in "voglio" lo Spirito Santo, in "Io compirò" l'intera Trinità divina; e dove è detto "tu stessa vedrai" ella intende l'unità della natura umana che sarà salvata dall'amore di Dio e condotta al bene, interamente.
Un'altra espressione molto nota di Giuliana, decisamente rivoluzionaria per la sua epoca, è:
« | com'è vero che Dio è nostro Padre, così è vero che Dio è nostra Madre. » (Rivelazioni, cap. 59) |
Il capitolo 59 prosegue con l'affermazione di Dio:
« | Sono io, la forza e la bontà della paternità; sono io, la sapienza e la dolcezza della maternità; sono io, la luce e la grazia che è ogni amore benedetto; sono io, la Trinità; sono io, l'Unità; sono io, la sovrana Bontà di ogni specie di cosa; sono io che ti spingo ad amare; sono io che ti spingo a desiderare; sono io l'infinito compimento di ogni vero desiderio. » (Rivelazioni, cap. 59) |
In lei l'aspetto femminile e materno di Dio ha una notevole importanza e per questo Giuliana ha un posto speciale nella teologia mistica di tutti i tempi.
Collegamenti esterni | |
|