Equipollenza

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Il Sommo Pontefice comanda (iubet) che un servo di Dio - che si trova nel possesso antico del culto e sulle cui virtù eroiche o martirio e miracoli è costante la comune dichiarazione di storici degni di fede e non manca la ininterrotta fama di prodigi - venga onorato nella Chiesa universale con la recita dell'Ufficio e la celebrazione della Messa in qualche giorno particolare, senza alcuna sentenza formale definitiva, senza aver premesso alcun processo giuridico, senza aver compiuto le consuete cerimonie
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(Benedetto XIV, De Servorum Dei Beatificatione et Beatorum Canonizatione.)
Pierre Subleyras, Ritratto di papa Benedetto XIV (prima metà del XVIII secolo), olio su tela; Parigi, Reggia di Versailles

L'equipollenza, dal tardo latino æquipollentia, col significato di corrispondenza, equivalenza, è una procedura utilizzata dalla Chiesa per le canonizzazioni e le beatificazioni.

La canonizzazione equipollente

La canonizzazione equipollente è proclamata quando il Santo Padre con un semplice decreto approva un culto nato spontaneamente da tempo remoto, senza indagini, processi e senza il verificarsi di un miracolo; quando le virtù eroiche (o martirio) e miracoli del servo di Dio sono raccontati da storici affidabili e la fama della sua miracolosa intercessione è ininterrotta.

A partire dalla dottrina intrinseca al De Servorum Dei Beatificatione et Beatorum Canonizatione di Benedetto XIV la Chiesa applica tutti i criteri previsti per le beatificazioni e le canonizzazioni, compresi quelli per la canonizzazione equipollente.

Esempi

Alcuni esempi di canonizzazione equipollente sono i santi Romualdo, Norberto, Bruno, Pietro Nolasco, Raimondo Nonnato, Giovanni de Matha, Felice di Valois, la regina Margherita di Scozia, il re Stefano d'Ungheria, Venceslao duca di Boemia e Gregorio VII. Nel XXI secolo si hanno due esempi con Papa Francesco che il 9 ottobre 2013 ha canonizzato con equipollenza la Beata Angela da Foligno[1] e Papa Benedetto XVI il 10 maggio 2012 la Beata Ildegarda di Bingen[2].

Tali casi offrono una buona prova della cautela con cui la Chiesa romana procede in queste canonizzazioni equipollenti. San Romualdo non fu canonizzato fino a 439 anni dopo la sua morte e l'onore gli venne prima che a chiunque altro menzionato. Possiamo aggiungere che la canonizzazione equipollente consiste solitamente nel prescrivere da parte del papa un Ufficio e una Messa in onore del santo e che il solo comparire nell'elenco del Martirologio Romano non implica in alcun modo tale onore[3].

Note
  1. (EN) Saint Angela da Foligno su gcatholic.org. URL consultato il 06-05-2022.
  2. (EN) Saint Hildegard von Bingen su gcatholic.org. URL consultato il 06-05-2022.
  3. Benedetto XIV, De Servorum Dei Beatificatione et Beatorum Canonizatione.
Voci correlate
Collegamenti esterni