Ben Hur (film 1959)

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Ben Hur
BenHur1959.jpg

Locandina del film
Titolo originale: Ben-Hur. A Tale of the Christ
Lingua originale: inglese
Paese: USA
Anno: 1959
Durata: 212 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Rapporto: 2.76
Tipo: {{{tipo}}}
Genere: storico
drammatico
avventura
Regia: William Wyler
Soggetto: Lew Wallace
Ambientazione: {{{ambientazione}}}
Ambientazione Geografica:
Ambientazione Storica: I secolo
Tratto da: Ben Hur (1880), romanzo Lew Wallace
Sceneggiatura: Karl Tunberg, Christopher Fry, Gore Vidal
Produttore: Sam Zimbalist, J.J. Cohn, William Wyler
Produttore esecutivo: {{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione: Metro Goldwyn Mayer (MGM)
Distribuzione (Italia):
Storyboard: {{{nomestoryboard}}}
Art director: Edward C. Carfagno, William A. Horning
Character design: {{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design: {{{nomemechadesign}}}
Animatori: {{{nomeanimatore}}}

Interpreti e personaggi:

  • Charlton Heston: Judah Ben-Hur
  • Jack Hawkins: Quinto Arrio
  • Haya Harareet: Esther
  • Stephen Boyd: Messala
  • Hugh Griffith: Sceicco Ilderim
  • Martha Scott: Miriam
  • Cathy O'Donnell: Tirzah
  • Claude Heater: Gesù Cristo
  • Sam Jaffe: Simonide
  • Finlay Currie: Baldassarre, uno dei magi (narratore)
  • Frank Thring: Ponzio Pilato
  • Liana Del Balzo: nutrice
  • Terence Longdon: Druso
  • George Relph: imperatore Tiberio
  • André Morell: Sesto
  • Adi Berber: Malluch
  • Marina Berti: Flavia
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
  • Emilio Cigoli: Charlton Heston
  • Manlio Busoni: Quinto Arrio
  • Maria Pia Di Meo: Haya Harareet
  • Glauco Onorato: Stephen Boyd
  • Carlo Romano: Hugh Griffith
  • Renata Marini: Martha Scott
  • Fiorella Betti: Cathy O'Donnell
  • Lauro Gazzolo: Sam Jaffe
  • Luigi Pavese: Finlay Currie
  • Giorgio Capecchi: Frank Thring
  • Olinto Cristina: George Relph
  • Bruno Persa: André Morell
Episodi:
Fotografia: Robert Surtees
Tecnico del suono: {{{nomefonico}}}
Montaggio: John D. Dunning, Ralph E. Winters, Margaret Booth
Effetti speciali: A. Arnold Gillespie, Robert MacDonald, Milo B. Lory
Musiche: Miklós Rózsa
Tema musicale: {{{temamusicale}}}
Scenografia: Vittorio Valentini, Hugh Hunt
Coreografia: Vittorio Valentini, Hugh Hunt
Costumi: Elizabeth Haffenden
Trucco: Gabriella Borzelli, Charles E. Parker
Sfondi: {{{nomesfondo}}}
Prequel: {{{prequel}}}
Sequel: {{{sequel}}}
Nome remake: {{{nomeremake}}}
Premi:
  • 11 Premi Oscar (1960): miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista (Charlton Heston), miglior attore non protagonista (Hugh Griffith, miglior fotografia a colori, miglior scenografia a colori, miglior montaggio, migliori costumi a colori,migliori effetti speciali, miglior colonna sonora in un film commedia o drammatico, miglior sonoro.
  • 4 Golden Globe (1960): miglior film drammatico, miglior regista,miglior attore non protagonista (Stephen Boyd), premio speciale ad Andrew Marton, per la regia delle sequenze della corsa con le quadrighe.
  • 2 David di Donatello (1961): miglior produttore straniero, miglior attore straniero (Charlton Heston).
Collegamenti esterni:
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Ben Hur è un film storico 1959, diretto dal regista statunitense William Wyler (19021981), e tratto dall'omonimo romanzo di Lew Wallace, pubblicato a New York nel 1880, da cui sono stati tratti altri due film precedenti, uno del 1907 di S. Olcott e l'altro del 1926 di Fred Niblo, diventati punti di riferimento del cinema muto.

Il sottotitolo del film, A Tale of the Christ (in italiano: Un racconto del Cristo), è dovuto al fatto che tutta la vicenda di Ben Hur, si svolge al tempo e nei luoghi di Gesù Cristo e si incrocia varie volte la vita del Messia, in particolare:

  • la nascita a Betlemme;
  • l'incontro a Nazaret con Ben-Hur, in catene, dove gli dà dell'acqua, mentre in catene viene condotto alle galee attraverso il deserto;
  • il Discorso della Montagna;
  • la Via Crucis, durante la quale Ben Hur, Miriam e Tirza lo vedono passare davanti a loro con la croce in spalla .

Il film venne presentato fuori concorso al Festival di Cannes (1960).

Trama

Ventisei anni dopo la nascita di un bambino a Betlemme, la Giudea è una delle province più ribelli dell'Impero Romano. A prendere il comando militare della guarnigione di Gerusalemme è il tribuno Messala, amico d'infanzia del principe giudeo, Giuda Ben-Hur. La gioia iniziale per l'essersi ritrovati si traduce ben presto in forte contesa tra i due, quando Ben-Hur rifiuta di tradire il suo popolo in nome di Roma. Un incidente avvenuto durante la cerimonia d'ingresso alla città del nuovo governatore è l'occasione per Messala di dimostrare la sua autorità sia di fronte al popolo ribelle, sia davanti al potere imperiale: pur conoscendone l'innocenza, il tribuno fa arrestare l'amico assieme alla madre Miriam ed alla sorella Tirzah.

Mentre viene trascinato via per essere condotto alle galee, dove servirà come schiavo, Ben-Hur giura vendetta. Durante il tragitto insieme ad altri schiavi, il gruppo si ferma nei pressi di un pozzo. I sorveglianti concedono ai prigionieri di dissetarsi, ma non a Ben Hur: egli è però soccorso da Gesù, che gli porge dell'acqua.

Dopo alcuni anni di lavori forzati, la galea su cui Ben Hur è imbarcato, viene coinvolta in una battaglia navale, durante la quale salva la vita al console romano Quinto Arrio, caduto in mare, che riconoscente libera Ben Hur e lo conduce a Roma, adottandolo come figlio. Il ricordo della madre e della sorella continua a tormentare Ben Hur, tanto che decide di ritornare in Palestina. Durante il viaggio di ritorno a Gerusalemme, Ben Hur incontra Baldassarre, uno dei magi, che va in Giudea per vedere il Messia. Questi gli fa conoscere lo sceicco Ilderim, che propone a Ben Hur di correre per lui nella corsa delle quadrighe: l'ex-principe, meditando vendetta, accetta, sapendo che alla corsa parteciperà anche Messala.

Ritornato nella sua casa, Ben Hur vi ritrova l'anziano amico Simonide e la figlia Ester, da sempre innamorata di lui, la quale gli nasconde il triste destino della madre e della sorella, raccontandogli che sono morte durante la prigionia.

Distrutto dal dolore, Ben Hur desidera finalmente vendicarsi di Messala e affronta eroicamente la corsa delle quadrighe nell'arena di Gerusalemme, uscendone vincitore nonostante il comportamento scorretto del tribuno, che anzi ne rimane ferito mortalmente. Negli ultimi momenti di vita, tra terribili sofferenze, Messala svela a Ben Hur che Miriam e Tirzah sono in realtà ancora vive, ma si trovano confinate nella Valle dei lebbrosi, fuori della città. Nonostante l'opposizione di Ester e incurante del pericolo di contagio, Ben Hur si reca da loro e, disperato, le conduce da Gesù, proprio nel momento della Via Crucis. Alla morte del Cristo, le due donne scoprono di essere miracolosamente guarite e riabbracciano Ben Hur ed Ester.

Il film si conclude con un pastore che pascola il proprio gregge, con sullo sfondo il Golgota e le tre croci vuote.

Location

Il film presenta scene girate sia in Italia, sia negli Stati Uniti:

  • Arcinazzo Romano (Frosinone): Nazareth
  • Folliano (Roma): oasi
  • Roma, Canale Monterano: Esther e Ben-Hur si incontrano sulle rive del fiume;
  • Roma, alcune cave: valle dei Lebbrosi
  • Roma, Cinecittà (studi)
  • California (USA), MGM Metro-Goldwyn-Mayer Studios: Ben-Hur incontra Gesù sul Calvario;

Frasi e dialoghi celebri

Tra le frasi e i dialoghi celebri del film, si ricordano:

  • Messala (Stephen Boyd):
« Non a caso un piccolo villaggio in riva al Tevere fu scelto a reggere il mondo. »
  • Quinto Arrio (Jack Hawkins):
« Nel suo ardore di salvare te il tuo Dio ha salvato anche la flotta romana. »
  • Giuda Ben-Hur (Charlton Heston) ed Esther (Haya Harareet):
« Ben Hur: "Se non fossi promessa, ti direi addio con un bacio". Ester: "Se non fossi promessa, non ci sarebbero addii da dirci". »
  • Quinto Arrio (Jack Hawkins):
« L'odio alimenta la vita e fa l'uomo forte! »
  • Messala (Stephen Boyd) e Giuda Ben-Hur (Charlton Heston):
« Messala: "O sei con me o sei contro di me". Ben Hur: "Se questa è la scelta, allora sono contro di te!" »
« Ponzio Pilato: "Dimmi, vieni dalla Giudea?" Giuda:"Infatti". Ponzio Pilato: "Dicono che il clima sia poco salutare". Giuda: "Non per i giudei". »
  • Giuda Ben-Hur (Charlton Heston) e Messala (Stephen Boyd):
« Giuda: "Dove sono mia madre e mia sorella?" Messala: "Non lo so" Giuda: "Trovale! Rendimele ed io dimenticherò tutti i giuramenti fatti ad ogni colpo di quel remo a cui mi avevi legato!" »
  • Lo sceicco Ilderim (Hugh Griffith) e Giuda Ben-Hur (Charlton Heston):
« Ilderim: "Credi amico mio, è un gran vantaggio avere molte mogli" Giuda: "Ne avrò una anch'io un giorno" Ilderim: "Una moglie! Un Dio posso anche capirlo ma una moglie sola non è civiltà! Non è generoso. »

Curiosità

  • Nel cast tecnico e fra gli attori interpreti troviamo alcuni giovani e sconosciuti italiani: Sergio Leone - aiuto regista; Lando Buzzanca - schiavo che viene portato insieme a Ben Hur a Tiro per imbarcarsi sulla galea da guerra; Giuliano Gemma è uno degli uomini presenti nelle terme e compare quando Ben Hur minaccia Messala con una lancia.
  • George Lucas, regista e produttore della saga di Guerre stellari, in un'intervista dichiarò che per realizzare la corsa dei podracers nel film La minaccia fantasma, si è ispirato alla celebre corsa delle quadrighe tra Ben Hur e Messala.

Galleria fotografica

Voci correlate
Collegamenti esterni