Chiesa del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante (Roma)

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Chiesa del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante
Roma Ch.Sacro CuoreGesù-agonizzante.jpg
Roma, Chiesa del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Via Sant'Arcangelo di Romagna, 70
00127 Roma (RM)
Telefono +39 06 52370338
Fax +39 06 52370338
Proprietà Pontificia Opera per la Preservazione della Fede e la provvista di nuove Chiese in Roma
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione parrocchiale
Dedicazione Gesù Cristo
Fondatore cardinale Clemente Micara
Data fondazione 20 novembre 1953
Architetto Ildo Avetta
Inizio della costruzione 1953
Completamento 1955
Pianta basilicale
Materiali cemento armato
Coordinate geografiche
41°47′28″N 12°24′25″E / 41.791110, 12.406929 bandiera Italia

La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante è un edificio di culto di Roma, situato nella periferia meridionale della città, nella zona Mezzocammino.

Storia

Dalla fondazione a oggi

La chiesa fu costruita tra il 1953 e il 1955 su progetto dell'architetto Ildo Avetta (1916-2011).

Il Sacro Cuore di Gesù agonizzante fu istituita come vicecura il 20 novembre 1953 e dichiarata dipendente dalla Chiesa di San Leonardo da Porto Maurizio, è stata eretta come parrocchiale il 3 aprile 1955 con il decreto Neminem latet del cardinale vicario Clemente Micara (1879-1965) e affidata al clero diocesano di Roma.

Titolo cardinalizio

La chiesa è sede del titolo cardinalizio di Sacro Cuore di Gesù agonizzante a Vitinia, istituito da Paolo VI, il 30 aprile 1969: l'attuale titolare è il cardinale Telesphore Placidus Toppo.

Descrizione

Chiesa del Sacro Cuore di Gesù agonizzante (interno)

Esterno

La chiesa ha una morfologia complessa derivante dall'enfasi posta in particolare sull'impianto strutturale. L'edifico sfruttando la pendenza naturale del terreno si articola su due livelli funzionalmente indipendenti: l' inferiore corrispondente alla cripta parzialmente interrato; il superiore, preceduto da un'ampia scala ellittica a doppia rampa d'accesso con una ringhiera in metallo - ispirata alla corona di spine portata da di Gesù Cristo sul Calvario - è aperto da un semplice portale rettangolare e da quattro file di finestre stilizzate di dimensioni crescenti dall'alto verso il basso.

Sul lato settentrionale, nella zona absidale della chiesa si erge il campanile, in forma di torre isolata, a pianta ottagonale, con la cella campanaria costituita da otto pennacchi su imposta parabolica

Interno

L'interno della chiesa, a pianta basilicale con sviluppo longitudinale, è contrassegnata da grandi crociere paraboliche poste in sequenza che sorreggono la copertura anticipate dalla facciata concava e terminanti in prossimità dell'ampio catino absidale a pianta ellittica dove è l'altare. Il ritmo delle sette campate è interrotto da un grande foro centrale passante che mette in comunicazione visiva l'aula liturgica con la cripta.

Sulla parete absidale, al centro, è collocata:

Bibliografia
  • Massimo Alemanno, Le chiese di Roma moderna, vol. III, Armando Editore, Roma, 2007, pp. 62-63, ISBN 9788860811479
  • Stefano Mavilio, Guida all'architettura sacra. Roma, 1945-2005, col. "Luoghi e architetture", Mondadori-Electa, Milano, 2006, p. 178, ISBN 9788837041410
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, p. 88, ISBN 9788854188358
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 13 maggio 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.