Chiesa di Santa Maria dello Stellario (Alcamo)

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ex Chiesa di Santa Maria dello Stellario
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Chiesa dello Stellario in Piazza Ciullo ad Alcamo.jpg
Chiesa di Santa Maria dello Stellario, facciata
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Sicilia


Regione ecclesiastica Sicilia

Provincia Trapani
Comune Stemma Alcamo
Località
Diocesi Trapani
Religione Cattolica
Indirizzo Piazza Ciullo
91011 Alcamo (TP)
Telefono
Fax
Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

[http:// Sito ufficiale]

Sito web 2
Proprietà
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione
Dedicazione Maria Vergine
Vescovo
Fondatore Mariano da Alcamo
Data fondazione
Architetto


Stile architettonico
Inizio della costruzione XVII secolo, primo quarto
Completamento XVIII secolo
Distruzione 1964
Soppressione 1957
Ripristino
Scomparsa {{{Scomparsa}}}
Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
Inaugurato da {{{InauguratoDa}}}
Data di consacrazione 1625
Consacrato da {{{ConsacratoDa}}}
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta {{{Data scoperta}}}
Nome scopritore {{{Nome scopritore}}}
Datazione scavi {{{Datazione scavi}}}
Scavi condotti da {{{Scavi condotti da}}}
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima {{{LunghezzaMassima}}}
Profondità Massima
Diametro Massimo {{{DiametroMassimo}}}
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine {{{Altitudine}}}
Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note {{{Note}}}
Coordinate geografiche
37°58′49″N 12°57′55″E / 37.980226, 12.96516 Stemma Sicilia
Mappa di localizzazione New: Sicilia
Alcamo
Alcamo
Trapani
Trapani
Palermo
Palermo
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
Anno [[{{{anno}}}]]
Scheda UNESCO
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La Chiesa di Santa Maria dello Stellario, detta anche Chiesa dello Stellario, è un edificio di culto scomparso, situato nella piazza Ciullo ad Alcamo (Trapani).

Storia

La chiesa fu fondata nel primo quarto del XVII secolo da Mariano da Alcamo, frate cappuccino, e consacrata nel 1625. Come afferma Ignazio De Blasi nella sua opera, vi furono portati in processione il Santissimo Sacramento ed il dipinto di Maria Santissima dello Stellario, per chiedere la sua intercessione affinché arrivasse la pioggia, assente da diversi mesi; piovve ininterrottamente per tre giorni consecutivi.[1]

Nello stesso periodo fu pure istituita, sempre da parte dello stesso fondatore, l'omonima Confraternita. [2] Prima di essere demolita, nel 1964, la chiesa dello Stellario non era in pessime condizioni: infatti nel 1939 una vedova, Maria De Blasi Casale, aveva finanziato il rifacimento della copertura.[3]

Descrizione

Esterno

Il prospetto esterno della chiesa era articolato da quattro lesene era aperto in basso da un pregevole portale con timpano e in alto da una grande finestra.

Interno

La chiesa all'interno si presentava ad unica navata con capitelli ionici e due altari per lato. Sull'altare maggiore era posta una pala, oggi scomparsa, raffigurante:[4]

Nel 1769 la chiesa venne decorata con stucchi; all'interno erano pure presenti delle antiche cripte, andate distrutte a causa della demolizione, avvenuta dopo la vendita dell'edificio da parte della Curia vescovile di Trapani. Con il ricavato venne acquistato un pezzo di terreno nel viale Europa, allo scopo di dotare quell'area di una chiesa parrocchiale, denominata poi Chiesa del Sacro Cuore.

Confraternita di Santa Maria dello Stellario

Fondata il 21 giugno 1602 nella Basilica di Santa Maria Assunta, ebbe nel 1625 il suo oratorio all'interno di questa chiesa. Dalle notizie tramandate dallo storico Ignazio De Blasi si sa che i confrati erano macellai e contadini.[4] Essi indossavano sacco e visiera di tela grossa, con mantello d'orbace, con l'immagine di Maria Santissima dello Stellario, e un grosso cordone; andavano a piedi scalzi, con sandali come i Cappuccini, al cui ordine apparteneva il loro fondatore, padre Mariano da Alcamo .[4]

La confraternita si è sciolta negli anni Quaranta del secolo scorso.

Doveri dei confratelli

Ecco l'elenco degli obblighi a cui erano sottoposti i confratelli:

  • Essere sempre molto diligenti, in qualunque occasione.
  • Partecipare alla santa Messa cantata e comunicarsi l'8 settembre, giorno della festività della titolare.
  • Prendere parte alla processione del Corpus Domini e per l'Ottava.
  • Accompagnare al sepolcro i confrati defunti e fare il precetto pasquale nel giorno del giovedì santo, nella chiesa dei frati Cappuccini.[4]
Note
  1. Salvatore Messina, Alcamo nella storia, nella leggenda e nell'arte p.139-140,p.151 Alcamo, Campo, 2015.
  2. G.B. Bembina, Alcamo sacra; con note di P. M. Rocca, rivedute ed accresciute da Francesco Maria Mirabella, Alcamo, Accademia di studi Cielo d'Alcamo, 1956 (postuma).
  3. tp24.it, http://www.tp24.it/2015/05/17/inchieste/la-chiesa-dello-stellario-ad-alcamo-uno-scempio-impunito/91789 .
  4. 4,0 4,1 4,2 4,3 Carlo Cataldo, La conchiglia di S.Giacomo p.108, Alcamo, Campo, 2001.
Bibliografia
  • Carlo Cataldo, Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo-Calatafimi-Castellammare Golfo p.61, Sarograf, Alcamo 1982
  • Carlo Cataldo, La conchiglia di S.Giacomo p.108, ed.Campo, Alcamo, 2001
  • G.B. Bembina, Alcamo sacra; con note di P. M. Rocca, rivedute ed accresciute da Francesco Maria Mirabella, Accademia di studi Cielo d'Alcamo, Alcamo, 1956 (postuma)
  • Salvatore Messina, Alcamo nella storia, nella leggenda e nell'arte p.139-140, p.151, ed. Campo, Alcamo, 2015