Confrattorio

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Valentin de Boulogne, Ultima Cena (1625 - 1626 ca.), olio su tela.

Il Confratorio (in latino Confractorium) è un canto antifonale proprio ambrosiano utilizzato durante la Messa tradizionale dopo la frazione del Pane e prima della recita del Pater noster. È un testo che varia durante l'anno liturgico e spesso in base al passo evangelico proclamato. È un canto ordinario intonato dalla Schola con la partecipazione dell'assemblea, generalmente sillabico (una nota per sillaba). Non trova riscontro nel Canto gregoriano se non nell'Agnus Dei. Se la Messa non è cantata è recitato dal celebrante.

Mentre gli altri canti della Celebrazione eucaristica possono avere risposte e versi, fino a tre versi per alcune melodie di Cantus, l'Ingressa, Post Evangelium, Confractorium e Transitorium non hanno mai versi e a volte mostrano complesse strutture ripetute.

In Rito ambrosiano antico è così denominata anche la parte della Messa che segue il Canon Missæ e precede la recita del Pater noster.

In Rito ambrosiano post-conciliare

Nei Riti di Comunione il sacerdote, deposti il calice e la patena, prende l'ostia e la spezza sopra la patena o sopra il calice e ne lascia cadere un frammento nel calice. L'assemblea recita l'antifona Allo spezzare del pane (Confrattorio) dopo la preghiera eucaristica e prima del Padre nostro. Il testo varia durante l'anno liturgico e spesso in base al passo evangelico proclamato. Nella VI Domenica di Avvento (Maria Santissima Madre di Dio) il Confrattorio ha riscontro nel brano evangelico della Messa, lo stesso utilizzato nel Rito antico e conservato nel Rito moderno: Lc 1,26-38a .

«

Beato il grembo che ti ha portato, o Cristo
e beato il seno che ti ha nutrito,
o Signore del mondo
che per salvare gli uomini
ti sei degnato assumere la natura mortale.  »

Confrattorio della Solennità di Pentecoste, molto simile a quello utilizzato nel Rito antico..

«

Nell'ultimo giorno della festa Gesù proclamava:
«Dal seno di chi crede in me
scaturiranno fiumi d'acqua viva».
Questo disse parlando dello Spirito
che avrebbero ricevuto i credenti in lui, alleluia, alleluia.  »

In Rito ambrosiano antico

Sequenza: Prefatio, Confractorium, Transitorium.

Dopo la consacrazione eucaristica il Sacerdote spezza il Pane santo e nel mentre recita questa preghiera:

(LA) (IT)
« Il tuo Corpo è immolato, o Cristo, e il Calice è consacrato. Il tuo Sangue ci giovi sempre per la vita e per la salute delle anime, o Dio nostro. » « Corpus tuum frangitur, Christe, Calix benedicitur. Sanguis tuus sit nobis semper ad vitam, et ad salvandas animas, Deus noster »

Lascia cadere una particella dell'Ostia nel Calice dicendo:

(LA) (IT)
« La mistione M del consacrato Corpo e Sangue del Signore nostro Gesù Cristo, giovi a noi che ne

mangiamo e beviamo, per la vita ed il gaudio sempiterno. »

« Commixtio M consecrati Corporis et Sanguinis Domini nostri Jesu Christi, nobis edentibus et sumentibus pro!iciat ad vitam et gaudium sempiternum. »

Il Sacerdote legge il Confractorium, nelle Sante Messe in canto è cantato da tutti.

(LA)
Confractorium. Dominica VI de Adventu in festo Incarnationis Domini nostri Jesu Christi Nella VI Domenica di Avvento (Maria Santissima Madre di Dio)
{{{commento1}}}
«

Confirmatum est cor Virginis
Mariæ, * Angelo Domini dicente ad
eam: • Ave, gratia plena: † Dominus
tecum: * benedicta tu inter
mulieres.  »

«

Il cuore della Vergine ebbe conferma
della sua sublime predestinazione,
quando l'Angelo del Signore le disse:
"Ti saluto, o piena di grazia, il Signore
è con te, tu sei benedetta fra le donne".  »

({{{4}}})
(LA)
Confractorium. In Solemnitate Pentecostes Solennità di Pentecoste
{{{commento1}}}
«

Ultimo festivitatis die dicebat Jesus: *
Qui in me credit, † flumina de ventre
ejus fluent aquæ vivæ. • Hoc autem
dixit de Spiritu, * quem accepturi
erant credentes in eum. † Halleluja,
halleluja.  »

«

Nell'ultimo giorno della solennità, Gesù
disse: "Chi crede in me, fiumi di acqua
viva sgorgheranno dal suo grembo".
Questo egli disse dello Spirito, che
avrebbero ricevuto i credenti in lui.
Alleluja, alleluja.  »

({{{4}}})

Nel Rito romano

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Agnus Dei

Durante la frazione del pane il Rito romano ha sempre adottato la recita dell'Agnus Dei.

Bibliografia
  • Jesson, Roy, Ambrosian Chant, in Gregorian Chant Willi Apel, Indiana University Press, Bloomington, 1990, pp. 465-483
  • Dizionario di liturgia ambrosiana, Marco Navoni (a cura di), NED, Milano, 1996
Voci correlate
Collegamenti esterni