Museo Diocesano d'Arte Sacra di Ales
| Museo Diocesano d'Arte Sacra di Ales | |
| Ambito sardo, Gesù Cristo deposto (part.), XVII secolo, legno scolpito e intagliato policromo | |
| Categoria | Musei diocesani |
|---|---|
| Stato |
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| Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Sardegna |
| Regione |
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| Provincia | Oristano |
| Comune | Ales |
| Diocesi | Diocesi di Ales-Terralba |
| Indirizzo |
Piazza Cattedrale, 1 09091 Ales (OR) |
| Telefono | +39 078 391974 |
| Fax | +39 078 391974 |
| Posta elettronica | museodiocesanoales@gmail.com |
| Proprietà | Diocesi di Ales-Terralba |
| Tipologia | arte sacra |
| Contenuti | ceramiche, dipinti, disegni, lapidi, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, tessuti, metalli |
| Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
| Sede Museo | Seminario Tridentino |
| Datazione sede | XVIII secolo |
| Fondatori | Antonino Orrù, Giovanni Dettori |
| Data di fondazione | 27 giugno 2009 |
Il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Ales (Oristano), allestito nell'ex Seminario Tridentino, è stato aperto al pubblico il 27 giugno 2009, per volontà dei vescovi Antonino Orrù e Giovanni Dettori con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Pietro, dal territorio diocesano e donazioni di privati.
Storia
Il Museo, inaugurato il 27 giugno 2009, è stato al secondo e terzo piano nei locali dell'ex Seminario Tridentino, edificio settecentesco opportunamente restaurato. Nato per volontà del vescovo emerito Antonino Orrù che è proseguito con grande impegno dal successore Giovanni Dettori, accoglie opere e oggetti di arte sacra provenienti in gran parte dalla Cattedrale di San Pietro e dalle parrocchie della Diocesi.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale espone opere e suppellettile liturgica, databili dal XIV al XIX secolo.
Pittura e scultura

Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Gesù Cristo deposto (XVII secolo), in legno scolpito e intagliato policromo di ambito sardo.
- Tre frammenti della predella di San Gavino Monreale con Otto apostoli (fine del XV - inizio XVI secolo), tempera su tavola, di ambito sardo: i dipinti sono stati ritrovati nella Chiesa di Santa Chiara durante i restauri del 1993 ed erano parte di un grande retablo mai ritrovato.
- Retablo con Madonna con Gesù Bambino in trono tra angeli, San Pietro, San Paolo, Annunciazione, Crocifissione di Gesù Cristo e Santi (1501), tempera su tavola, di Lorenzo Cavaro.
- Statua di San Sebastiano (XVII secolo), in legno intagliato policromo di bottega napoletana.
- Statua di San Luigi Gonzaga (XVIII secolo), in legno intagliato policromo di bottega sardo-napoletana.
- Gruppo scultoreo con San Raffaele arcangelo e Tobiolo (seconda metà del XVIII secolo), in legno scolpito e dipinto, di bottega sardo-napoletana.
- Statua di San Raimondo Nonnato (XVIII secolo), in legno intagliato policromo di bottega napoletana.
- Statua di Sant'Efisio (seconda metà del XVIII secolo), in legno scolpito e dipinto, di Giuseppe Antonio Lonis, proveniente dalla Cattedrale.
- Ritratto del re Carlo Emanuele III di Savoia (terzo quarto del XVIII secolo), olio su tela di ambito sardo.
- Ritratto del re Vittorio Amedeo III di Savoia (ultimo quarto del XVIII secolo), olio su tela di ambito sardo.
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Calice con piede polilobato (XV secolo), in argento sbalzato e cesellato, di bottega sarda.
- Calice del vescovo Giovanni Sanna (primo quarto del XVI secolo), in argento sbalzato, cesellato e traforato, di bottega cagliaritana.
- Tre Anfore per Oli santi (fine XVI - inizio XVII secolo), in argento sbalzato e cesellato, del celebre argentiere cagliaritano Giovanni Mameli.
- Pianeta verde del vescovo Melchiorre Pirella (1635 - 1638), in raso di seta di manifattura italiana.
- Diadema a mezzaluna raggiata della Madonna Assunta (fine del XVII - inizio del XVIII secolo), in argento sbalzato, cesellato, traforato, corniola e cristallo di rocca, di bottega sarda.
- Tronetto per esposizione eucaristica del vescovo Antonio Giuseppe Carcassona (metà del XVIII secolo), in argento sbalzato e cesellato, di bottega cagliaritana.
- Candelabro (XVIII secolo), in ottone, di bottega sarda.
- Orologio da tavolo (XVIII secolo), in ottone, di bottega sarda.
- Calice con patena (XIX secolo), in argento, di bottega sarda.
- Cuore (XIX secolo), in argento filigranato, di bottega sarda.
- Pianeta bianca con girali di rose e gigli (fine del XIX secolo), in raso di seta ricamato in oro e seta policroma, della manifattura dei Fratelli Bertarelli.
Galleria fotografica
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| Bibliografia | |
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| Voci correlate | |
| Collegamenti esterni | |
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