Beata Françoise Tréhet
Beata Françoise Tréhet, S.C.E. Religiosa · Martire | |
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Beata | |
Età alla morte | 37 anni |
Nascita | Saint-Mars-sur-la-Futaie 8 aprile 1756 |
Morte | Ernée 13 marzo 1794 |
Professione religiosa | XVIII secolo |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 19 giugno 1955, da Pio XII |
Ricorrenza | 13 marzo |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 13 marzo, n. 11:
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Beata Françoise Tréhet (Francesca) (Saint-Mars-sur-la-Futaie, 8 aprile 1756; † Ernée, 13 marzo 1794) è stata una religiosa e martire francese, beatificata da Pio XII 1955 nel gruppo dei diciannove martiri della rivoluzione francese detti beati Martiri di Laval.
Biografia
Nacque presso Saint-Mars-sur-la-Futaie l'8 aprile 1756, da una nobile e benestante famiglia di possidenti terrieri.
Entrò nella Congregazione delle Soeurs de la Charité de Notre-Dame d'Evron come religiosa professa, dedite all'educazione delle giovani e all'assistenza di anziani e bisognosi. Per il loro caratteristico abito di colore grigio, erano chiamate le piccole sorelle grigie.
Attorno al 1783 Francesca fu inviata a Saint-Pierre-des-Landes per aprirvi una scuola parrocchiale e ben presto la raggiunse per coadiuvarla nella sua attività la consorella Jeanne Véron. Le due religiose insegnavano e si dedicavano inoltre all'assistenza dei malati.
Nonostante non vi fossero denunce o lamentele nei confronti delle due suore, furono arrestate tra la fine di febbraio e i primi di marzo 1794. Furono entrambe detenute a Ernée, Francesca in prigione, mentre la consorella in ospedale. Il 13 marzo Francesca fu chiamata a comparire dinnanzi al tribunale detto Commission Clément con l'accusata di aver aiutato i monarchici, rispose che sia i vandeani fedeli al sovrano che i rivoluzionari erano comunque tutti suoi fratelli in Gesù Cristo e di conseguenza non avrebbe rifiutato ad alcuno il suo generoso aiuto. Le fu allora richiesto di gridare: Lunga vita alla Repubblica!, ma la religiosa rifiutò e venne allora definitivamente condannata. Il verdetto redatto dalla commissione l'accusò di aver nascosto sacerdoti refrattari e nutrito e protetto dei rivoltosi vandeani.
Alla tragica sentenza fu data esecuzione quel medesimo giorno e Francesca salì sul patibolo cantando la Salve Regina.
Sette giorni dopo toccò la stessa sorte a Giovanna Véron. Le loro spoglie mortali dal 1814 sono venerate nella chiesa di St-Pierre-des-Landes.
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