Francesco Giuseppe Bressani
Francesco Giuseppe Bressani, S.J. Presbitero | |
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Età alla morte | 60 anni |
Nascita | Roma 6 maggio 1612 |
Morte | Firenze 9 settembre 1672 |
Vestizione | 15 agosto 1626 |
Professione religiosa | Parigi, 1º gennaio 1646 |
Ordinazione presbiterale | Parigi, 1637 |
Francesco Giuseppe Bressani (Roma, 6 maggio 1612; † Firenze, 9 settembre 1672) è stato un presbitero e missionario italiano, nonché geografo, esploratore, cartografo e astronomo; primo missionario italiano nella Nuova Francia.
Cenni biografici
Nacque a Roma il 6 maggio 1612 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 15 agosto 1626. Nella città natale compì il noviziato che terminò nel 1630. Già durante il noviziato chiese al padre generale Muzio Vitelleschi di essere destinato alle missioni. Compiuti tre anni di insegnamento di letteratura, filosofia e matematica a Sezze e a Tivoli, nel 1633 rientrò a Roma per compiere i primi tre anni di teologia. Manifestata nuovamente la sua volontà di farsi missionario, nel 1636 fu mandato a Parigi, nel collegio di Clermont, a titolo di preparazione per l'attività missionaria nelle colonie francesi del Canada. L'anno seguente fu ordinato sacerdote in quella città. Rientrato a Roma dopo l'ordinazione fu di nuovo in Francia nel 1641 a Dieppe.
Il 29 marzo 1642 si imbarcò per il Canada con altri due confratelli, padre Paul Jeune e Claud Quentin. Dopo essersi trattenuto due anni nel Québec, per impratichirsi nella lingua e nei costumi delle nazioni indiane, il 27 aprile 1644 partì in canoa da Trois Rivières per raggiungere la missione presso il popolo degli Uroni con un gruppo di nativi battezzati. Per via venne catturato da un distaccamento di Irochesi, federazione di tribù indiane nemica degli Uroni. Per due mesi fu torturato e in seguito venduto come schiavo ad un presidio della Nuova Olanda, che lo fece riportare in Europa ancora in quell'anno.
Ben presto fu di nuovo in Canada, dove prese parte alle discussioni di pace con gli Irochesi, riprendendo quindi il lavoro missionario tra gli Uroni nella regione dei grandi laghi nell'autunno del 1645. Presso di loro restò sino alla grande offensiva irochese del 1649, dove più di settecento Uroni caddero in battaglia. La sconfitta costrinse i missionari a rifugiarsi a Québec, insieme con i resti dello sventurato popolo urone.
Fu lo stesso padre Bressani, dopo il suo ritorno in Europa nel 1651, a raccontare, con la sua Breve relatione d'alcune missioni de' PP. della Compagnia di Giesù nella Nuova Francia, la tragica sorte toccata ai missionari e agli Uroni.
Tornato in Italia, la grande esperienza missionaria, le tracce evidenti delle torture subite e la grande cultura, lo resero particolarmente adatto alla predicazione, alla quale infatti si dedicò sino quasi alla morte. Nel 1651 era ancora a Moulins, in Francia. Dopo il 1654 fu successivamente a Firenze, Bologna, Modena, Roma. Ritiratosi nel collegio di Firenze vi morì il 9 settembre 1672.
Fonti | |
Bibliografia | |
- Gesuiti italiani
- Italiani del XVII secolo
- Presbiteri ordinati nel 1637
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