Gregor Mendel
Gregor Johann Mendel, O.S.A. Presbitero | |
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Età alla morte | 61 anni |
Nascita | Hynčice 20 luglio 1822 |
Morte | Brno 6 gennaio 1884 |
Ordinazione presbiterale | 6 agosto 1847 |
Gregor Johann Mendel (Hynčice, 20 luglio 1822; † Brno, 6 gennaio 1884) è stato un presbitero e naturalista ceco, biologo e matematico, frate dell'Ordine di Sant'Agostino, considerato il padre della genetica per le sue geniali osservazioni sulla trasmissione dei caratteri ereditari.
Biografia
Giovinezza e formazione
Nacque il 20 luglio (battezzato il 22 luglio) 1822 nell'attuale Repubblica Ceca, all'epoca facente parte dell'Impero austro-ungarico. Era figlio di un contadino; aveva due sorelle. Durante l'infanzia lavorò come giardiniere; conclusa l'età infantile, iniziò gli studi presso il ginnasio di Troppau, oggi Opava, dopo il quale studiò filosofia ad Olmütz, l'attuale Olomouc. Il giovane Mendel incontrò diverse avversità per le ristrettezze economiche.
Nel 1843 entrò nel monastero di San Tommaso a Brunn, oggi Brno, accolto dai frati agostiniani e dall'abate Cyrill Napp. Qui Mendel potè finalmente dedicarsi allo studio di matematica, botanica, meteorologia.
Fu ordinato sacerdote il 6 agosto 1847. Nel 1849 cominciò a insegnare in una scuola media a Znaim, l'attuale Znojmo: qui, dopo numerosi fallimenti, superò l'esame per diventare professore. Nel 1851, quando il suo abate gli concesse la possibilità di iscriversi all'Università di Vienna, Mendel divenne in breve tempo assistente all'istituto di fisica, ruolo riservato agli studenti più promettenti.
Le scoperte
Per approfondire, vedi la voce Leggi di Mendel |
Nel luglio 1853 Mendel tornò al monastero, dove sviluppò le sue doti di ricercatore: si dedicava, in particolare, all'orto dell'abbazia, dove scoprì i meccanismi di trasmissione dei caratteri ereditari delle specie viventi, lavoro che oggi gli ha guadagnato il titolo di "padre della genetica". I risultati dei suoi esperimenti sulle piante di pisello furono poi generalizzate nelle tre famose leggi di Mendel.
L'8 febbraio e l'8 marzo 1865 Mendel tenne due conferenze, in cui espose a un pubblico di biologi, chimici, botanici e medici i risultati dei suoi esperimenti. Purtroppo, fu in grado di capire l'importanza del suo lavoro. L'anno successivo fece stampare quaranta copie del resoconto delle sue ricerche ai maggiori scienziati d'Europa, senza però ottenere i risultati sperati.
Gli ultimi anni di vita
Negli ultimi anni della sua vita, nonostante i fallimenti cui era andato incontro, Mendel non perse mai il suo umorismo né il suo amore per i nipotini.
Divenuto abate, si impegnò strenuamente per difendere il monastero dalle esose tasse imposte dal governo austro-ungarico per sanare il proprio dissesto finanziario. Mendel scrisse lunghe lettere in cui spiegava il proprio rifiuto di pagare tali imposte. Per questo fu gradualmente isolato, prima dai suoi amici, poi dalla stessa comunità.
Mendel morì il 6 gennaio 1884 per una malattia alle reni.
Nel 2013, "per ricordare che la scienza è un dono del cristianesimo", viene introdotto un "Mendel Day"[1].
Note | |
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