Inginocchiatoio
L'inginocchiatoio è un piccolo mobile utilizzato per pregare in ginocchio, specialmente davanti al tabernacolo.
L'inginocchiatoio viene anche detto con termine improprio, o comunque non preferibile, "pregadio".
Storia
L'inginocchiatoio ha avuto origine in Italia nel XV secolo, diffondendosi poi in tutta Europa. I primi esempi erano costituiti da una base e da un corpo verticale, realizzati con assi sagomati.
Nel XVI secolo, il corpo verticale venne munito di cassetti e scomparti, presentando forme sobrie e diritte, corredata solo di modanature e, talvolta, d'intarsi, mentre nel XVII - XVIII secolo la sua struttura si arricchì di elementi decorativi e parti intagliate, comprendenti spesso vere e proprie sculture (angeli, fogliami, ecc.). Inoltre, da quest'ultimo periodo in poi, furono costruiti modelli nei quali al legno erano uniti altri materiali (avorio, bronzo, ecc.), secondo il variare degli stili e introducendovi le nuove tecniche decorative.
Descrizione
L'inginocchiatoio è normalmente in legno, ed è costituito da un gradino, a volte mobile, sul quale inginocchiarsi e da un piccolo ripiano, detto "alzata", su cui posare le mani conserte in preghiera. Questo ripiano consente anche di appoggiarvi il testo di preghiera senza essere obbligati a sostenerlo con le mani.
Può presentare anche uno scaffale, un armadietto o dei cassetti, generalmente sotto il piano d'appoggio o sotto il leggio o, più raramente, sopra il leggio.
In francese quando l'inginocchiatoio comprende:
- un armadietto viene detto "prie-Dieu a' armoire";
- alcuni cassetti è chiamato "prie-Dieu-commode".
Nei modelli più preziosi è corredato da una copertura.
Tipologie particolari
Tipologie particolari di questo arredo sacro sono:
- Inginocchiatoio da sacrestia[1]: mobile utilizzato dal sacerdote per recitare le preghiere di preparazione per la Messa prima di entrare in chiesa; presenta talora un'alzata nella qual è inserita un'immagine sacra e spesso una tabella con le preghiere da recitare come preparazione prima della Messa e ringraziamento dopo la stessa.
- Inginocchiatoio da comunione [2]: mobile a forma d'inginocchiatoio munito di piano d'appoggio che serve ad inginocchiarsi per ricevere la comunione in assenza del ripiano della balaustrata d'altare, della balaustra di una cappella o del coro.
- Inginocchiatoio nominativo[3]: mobile riservato ad una determinata persona per uso proprio; può essere contrassegnato da un'iscrizione con il nome o le insegne d'appartenenza.
- Inginocchiatoio (sgabello)[4]: banchetto basso per inginocchiarsi. Può essere un arredo mobile, oppure parte integrante di un banco da chiesa o di un arredo più complesso, detto anch'esso inginocchiatoio, che presenta spesso un piano d'appoggio o un ripiano per i libri.
- Sedia-inginocchiatoio [5]: sedia con basso sedile che funge, anche da inginocchiatoio e con un'alzata dotata spesso di un piano d'appoggio e talora decorata con motivi sacri.
- Sedia-inginocchiatoio a ribalta[6]: sedia con inginocchiatoio collocato sotto il sedile ribaltabile e con alzata dotata di un piano d'appoggio.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:
- Inginocchiatoio di papa Pio X (1893), in legno intagliato, dipinto e dorato, di bottega veneta, conservato presso il Museo "Pio X" di Salzano
Note | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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