Madonna con Gesù Bambino in trono e santi (Beato Angelico)

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Firenze BeatoAngelico TritticoCertosaGalluzzo 1428-1430.JPG

Beato Angelico, Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Girolamo, san Giovanni Battista, san Francesco d'Assisi e sant'Onofrio (1428 - 1430), tempera su tavola
Trittico della Certosa del Galluzzo
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana
Regione ecclesiastica Toscana
Provincia Firenze
Comune Stemma Firenze
Diocesi Firenze
Ubicazione specifica Museo Nazionale di San Marco
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Firenze
Luogo di provenienza Certosa del Galluzzo
Oggetto trittico
Soggetto Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Girolamo, san Giovanni Battista, san Francesco d'Assisi e sant'Onofrio
Datazione 1428 - 1430
Ambito culturale
Autore Beato Angelico (Guido di Pietro)
Materia e tecnica tempera su tavola
Misure h. 189, l. 239

La Madonna con Gesù Bambino in trono e santi (detto Trittico della Certosa del Galluzzo) è un trittico, eseguito tra il 1428 e il 1430, a tempera su tavola, da Guido di Pietro, detto il Beato Angelico (13951455 ca.), proveniente dalla Certosa del Galluzzo a Firenze e conservato nel Museo Nazionale di San Marco di questa città.

Descrizione

Soggetto

Il trittico si articola in due registri:

Beato Angelico, San Francesco d'Assisi riceve le stimmate (1428 - 1430), tempera su tavola; Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticana

Il trittico era completato originariamente da una predella, oggi purtroppo smembrata ed andata perduta, del quale probabilmente faceva parte lo scomparto attualmente conservato nella Pinacoteca Vaticana raffigurante:

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

Nello scomparto centrale con la Madonna con Gesù Bambino in trono, si nota:

  • La ricchezza del drappo che copre il trono e le sinuose linee degli orli sono tipicamente tardogotiche, la linee del manto di Maria Vergine sono più dritte e sintetiche che nella pala di Lorenzo Monaco e la posa di Gesù Bambino è più eretta.
  • Il gradino aggettante di marmo con incrostazioni colorate, dipinto con grande cura e il grande sedile, che dalla forma cuspidata. Il gradino in particolare ha una spazialità prospettica ben definita e sporge inequivocabilmente in avanti, secondo le novità più all'avanguardia di Brunelleschi e Masaccio.
  • I lineamenti di Maria Vergine sono slanciati ed aristocratici, come nel Tabernacolo dei Linaioli (1433 ca.).
  • I colori sono accesi e brillanti, come nelle miniature a cui in quello stesso periodo si dedicava l'artista.

Notizie storico-critiche

Il trittico smembrato è stato ricomposto solo in parte, quando alcuni scomparti del registro centrale e le rispettive cuspidi, sono entrati nella collezione del Museo Nazionale di San Marco.

Beato Angelico, Trittico della Certosa del Galluzzo (part. Madonna con Gesù Bambino), 1428 - 1430), tempera su tavola

L'opera, datata dagli storici dell'arte al 1428 - 1430, è tra i primi lavori dell'artista, in bilico tra le influenze di Gentile da Fabriano e Masaccio, si ad un analogo dipinto di Lorenzo Monaco, conservato presso la Chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto a Firenze, databile al 1406 - 1410.

Note
Bibliografia
  • Gabriele Bartz, Beato Angelico, Konemann Editore, Colonia 2000, p. 14 - 19 ISBN 3-8290-4547-6
  • John Pope-Hennessy, Beato Angelico, Scala Editore, Firenze 1981
Voci correlate
Collegamenti esterni