Beata Maria della Passione

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Beata Maria della Passione Tarallo, C.A.E.
Religiosa
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al secolo Maria Grazia
battezzata
Beata
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Nuova iconografia della Beata Suor Maria della Passione
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 45 anni
Nascita Napoli
23 settembre 1866
Morte San Giorgio a Cremano
27 luglio 1912
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione 1º giugno 1891
Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Riammesso da
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il 19 aprile 2004, da Giovanni Paolo II
Beatificazione 19 gennaio 2006, da Benedetto XVI
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 27 luglio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Erede
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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Beata Maria della Passione Tarallo, al secolo Maria Grazia (Napoli, 23 settembre 1866; † San Giorgio a Cremano, 27 luglio 1912) è stata una religiosa italiana.

Biografia

Maria Grazia Tarallo, nacque a Barra, oggi quartiere periferico di Napoli, ma allora Comune autonomo, il 23 settembre 1866 da Leopoldo Tarallo, giardiniere comunale e da Concetta Borriello, donna dalla grande vitalità. Fu battezzata il giorno seguente nella Chiesa dell'Ave Gratia Plena di Barra. Maria Grazia Tarallo ebbe in famiglia altri sei tra fratelli e sorelle, di cui due morti bambini, sopravvissero Gabriele e Vitaliano maschi e Drusiana e Giuditta diventate anche loro suore della stessa Congregazione, con il nome rispettivamente di Maria del Sepolcro e Maria della S. Lancia. Maria Grazia visse sempre nell'ambito familiare a Barra, ricevendo una rudimentale istruzione prima frequentando una scuola privata e poi quella delle Suore Stimmatine; All'età di cinque anni fece voto di verginità alla Madonna, desiderava ardentemente di ricevere l'Eucaristia che le fu concessa all'età di sette anni, fece la Prima Comunione il 7 aprile 1873 eccezionalmente, con il permesso del parroco che la ritenne matura. A dieci anni ricevette il Sacramento della Confermazione. Era ancora una bambina, quando acquistò la stima e l'ammirazione di molte famiglie di Barra, diventando per il suo fervore nell'orazione, buon esempio alle sue coetanee.

A ventidue anni, quando pensava di essere tutta per Gesù, suo padre, che si opponeva a tale vocazione, cercò di dissuaderla, imponendole di accettare il matrimonio con Raffaele Aruta il quale, convertito da lei, in breve morì, rendendo possibile a Maria Grazia di farsi monaca, così il 1º giugno 1891 entrò nel monastero delle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Eucaristia fondato dalla Serva di Dio Maria Pia Notari che testimoniò alla sua vita virtuosa e fama di santità della Tarallo cui aveva dato il nome da religiosa di "Suor Maria della Passione".

Realizzò in pieno la sua vocazione per l'amore alla Passione di Gesù Crocifisso, all'Eucaristia e alla Vergine Addolorata. Diceva infatti: "Mi chiamo Suor Maria della Passione e debbo somigliare al Maestro". Ricevette diversi incarichi, tra cui la guida spirituale delle Consorelle come Maestra del Noviziato ma anche altri più umili di cuciniera, guardarobiera, ecc. Visse l'ultimo periodo della sua vita nutrendosi della sola Eucaristia presentendo il giorno della sua morte che avvenne il 27 luglio 1912.

Culto

Il miracolo riconosciutole è la guarigione di F. C. nel 1914, che era affetto dall'età di un anno da un grave tracoma agli occhi.[1]

Memoria liturgica il 27 luglio.

Note
Collegamenti esterni