Mi permetto di ricorrere alla mia lingua madre per esprimere un profondo e triste sentimento. Oggi ho potuto leggere dell’esecuzione di quei ventuno o ventidue cristiani copti. Dicevano solamente: “Gesù aiutami!”. Sono stati assassinati per il solo fatto di essere cristiani. Lei, fratello, nel suo discorso ha fatto riferimento a quello che succede nella terra di Gesù. Il sangue dei nostri fratelli cristiani è una testimonianza che grida. Siano cattolici, ortodossi, copti, luterani non importa: sono cristiani! E il sangue è lo stesso. Il sangue confessa Cristo. Ricordando questi fratelli che sono morti per il solo fatto di confessare Cristo, chiedo di incoraggiarci l’un l’altro ad andare avanti con questo ecumenismo, che ci sta dando forza, l’ecumenismo del sangue. I martiri sono di tutti i cristiani.
(Papa Francesco, Discorso del Santo Padre Francesco al reverendo John P. Chalmers, moderatore della Chiesa di Scozia (riformata), 16 febbraio 2015, online)
I Santi Martiri del mare, o di Sirte († 2015), sono 21 cristiani copti di origine egiziana rapiti tra fine 2014 e inizio 2015 in Libia, dove si trovavano come lavoratori immigrati, e uccisi da fondamentalisti islamici affiliati all'IS (o ISIS o ISIL o DAESH). Foto e video pubblicati il 15 febbraio2015 da parte dei fondamentalisti ritraggono la loro decapitazione (avvenuta in un giorno imprecisato) lungo le rive rocciose di una spiaggia, verosimilmente della stessa Sirte.
L'11 maggio2023, durante un incontro tra papa Francesco e papa Tawadros II, il Santo Padre (che già all'indomani della pubblicazione del video li aveva definiti martiri) ha annunciato che verranno ufficialmente inseriti nel Martirologio Romano.[1]
Il 15 febbraio2024 si è tenuta la prima commemorazione nella Chiesa cattolica dei 21 Martiri Copti di Libia.[2]