Missione d'Olanda

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Province Unite XVIII secolo

La missione d'Olanda, poi missione in Batavia (in olandese Hollandse Zending), fu dal 1592 al 1853 la giurisdizione cattolica di Propaganda Fide che sostituì la precedente provincia ecclesiastica di Utrecht, nei Paesi Bassi.

Le diocesi olandesi erano state soppresse durante la Riforma protestante dai governi luterani che guidarono quelle regioni. Il cattolicesimo fu bandito in Olanda nel 1573.

Fino al 1725 la missione fu guidata da un vicario apostolico residente a Utrecht sino al 1717. Eccone l'elenco:

  • Sasbout Vosmeer (1584–1614)
  • Philippus Rovenius (1614–1651)
  • Jacobus de la Torre (1652–1660)
  • Boudewijn Catz (1661–1663)
  • Johannes van Neercassel (1663–1686)
  • Petrus Codde (1688–1704)
  • Theodorus de Cock (1702–1704)
  • Gerhard Potcamp (1705)
  • Adam Daemen (1707–1717)
  • Johannes van Bijlevelt (1717–1725)

Ufficialmente dal 1727, di fatto fin da due anni prima, e fino al 1853 l'internunzio pontificio a Bruxelles guidò la Missione, con il titolo di vice vicario della Missione Olandese. In quel periodo la terra di missione fu divisa in nove arciprelature.

  • Olanda, Zelanda e Frisia occidentale (ex diocesi di Haarlem),
  • Frisia (ex diocesi di Leeuwarden),
  • Utrecht (parte occidentale dell'ex arcidiocesi metropolitana di Utrecht),
  • Gelderland (parte orientale dell'ex arcidiocesi metropolitana di Utrecht e parte meridionale dell'ex diocesi di Deventer),
  • Twente (parte centrale dell'ex diocesi di Deventer),
  • Drenthe-Salland (parte settentrionale dell'ex diocesi di Deventer, e parte meridionale dell'antica diocesi di Groninga),
  • Groninga (parte settentrionale dell'antica diocesi di Groninga),
  • Kleef (territorio oggi interamente in Germania: parte dell'antica diocesi di Deventer [o forse di Utrecht?),
  • Lingen (pure nell'attuale Germania: parte della ex diocesi di Deventer),

Le istituzioni cattoliche nelle Provincie Unite, rette da governi protestanti dopo la metà del XVI secolo, furono da questi governi proibite e Roma ne aveva sciolto le diocesi. Ma visto che in quelle regioni sussisteva un importante numero di cattolici, papa Clemente VIII nel 1592 dichiarò i territori di quelle regioni "terre di missione", che furono poste sotto l'autorità di un vicario apostolico della missione d'Olanda. Le provincie nelle Fiandre meridionali rimaste interamente cattoliche furono aggregate all'arcidiocesi di Malines.

Alla fine del XVII secolo, i vicari apostolici, Johannes van Neercassel e Petrus Codde, furono sospettati di giansenismo dal clero gesuita della regione. Roma tentò di trovare candidati che garantissero l'ortodossia della fede cattolica e accettate dalle comunità locali. Ma la scarsa conoscenza delle reali situazioni di fede nella regione, oltre alle difficoltà linguistiche, portarono nel 1723 a uno scisma tra Roma e comunità cattoliche di Utrecht che fondarono la Chiesa vetero cattolica di Utrecht. A seguito di questi eventi gli stati generali delle Provincie Unite espulsero il vicario apostolico dal paese e da quel momento la chiesa di missione olandese fu retta da Bruxelles, tramite l'internunzio, mentre la Chiesa locale fu retta da vescovi eletti dalle comunità locali e non in comunione con il Papa.

A partire dal 1792 la repubblica Batava ristabilì la libertà di culto e i pro-vicari poterono prendere domicilio nel paese prima ad Amsterdam e poi all'Aia. Nel 1853 papa Pio IX poté ristabilire l'arcidiocesi di Utrecht, e la missione d'Olanda fu sciolta.

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