Museo della Cattedrale di Monopoli
Museo della Cattedrale di Monopoli | |
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Architrave di portale con Storie della passione di Gesù Cristo (part. Deposizione dalla croce), inizio XII secolo, marmo scolpito. | |
Categoria | Musei della Cattedrale |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Bari |
Comune | Monopoli |
Diocesi | Diocesi di Conversano-Monopoli |
Indirizzo | Via Argento, 3 70043 Monopoli (BA) |
Telefono | +39 080 742253 |
Posta elettronica | info@pietrevivemonopoli.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Capitolo della Cattedrale |
Tipologia | arte sacra, archeologico, architettura |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, lapidi, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, organizzazione di eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Concattedrale della Madonna della Madia, cripta |
Datazione sede | XII secolo |
Il Museo della Cattedrale di Monopoli (Bari), allestito nella cripta del Duomo (XII secolo), è stato istituito il 29 giugno 2002, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico e storico-artistico, proveniente dalla Concattedrale della Madonna della Madia, dal territorio monopolitano, da lasciti e donazioni di privati.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa all'interno della cripta e presenta reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dall'Età del Bronzo al XX secolo .
Cripta
Nel 1986, durante i lavori di restauro della Concattedrale, venne scavato il grande ambiente sotterraneo al di sotto del transetto della chiesa barocca. Dopo la rimozione del pavimento sono venuti alla luce i resti di di un ambiente ipogeico romanico pertinente ad un'importante edifico a pianta basilicale, coperto a capriate, sotto il cui transetto era localizzata una cripta a navatelle, con volte a crociera. È stato possibile dimostrare che la cripta ritrovata apparteneva al Duomo costruito dal vescovo Romualdo nel 1107.
Inoltre, la cripta ha conservato sotto di sé resti di costruzioni risalenti ad epoche precedenti: sepolture altomedievali, ellenistiche e messapiche, sovrapposte ad insediamenti dell'Età del Bronzo. Di particolare valore ed interesse storico-culturale:
- Fori di palificazione di capanne risalenti al II millennio a.C..
- Resti della necropoli messapica (V - IV secolo a.C.).
- Tombe di un cimitero paleocristiano (VII - IX secolo d.C.).
Reperti lapidei ed archeologici
Nella cripta, fra le testimonianze dell'antica Concattedrale recuperata, si possono ammirare:
- Frammento di pluteo decorato con Croce e motivi floreali, in marmo bianco: questo era l'elemento compositivo della recinzione, che delimitava l'altare e separava il presbiterio dalla navata centrale.
- Fonte battesimale ottagonale romanico.
- Capitelli romanici scolpiti, in particolare quello con la raffigurazione di:
- San Daniele tra i leoni.
- Architrave di portale con Storie della passione di Gesù Cristo (inizio XII secolo), in marmo scolpito.
- Frammenti di archi gotici con Angeli e motivi geometrici (XII secolo), in marmo rosato.
Sono esposti, in uno spazio della cripta, reperti archeologici di particolare pregio ed interesse culturale, fra i quali si segnalano:
- Crateri a colonnette, a campana ed a calice.
- Trozzelle e coppe di tipo ionico.
- Lekithoi, skiphoi, brocche, oinochoai, unguentari, ollette, anfore e patere.
- Pelikai, idrie, askoi ed arybolloi.
- Pesi da telai, fuseruole e fibule.
Suppellettile liturgica
Nella cripta sono esposti anche preziosi oggetti liturgici, tra i quali si notano:
- Croce del cardinale Anselmo Marzato con Scene della vita di Gesù Cristo (seconda metà del XVI secolo), in legno dipinto, donata alla Concattedrale dal senatore Luigi Russo (1904 – 1992).
- Statue di santi (XVIII scolo).
- Reliquiari databili tra il XVII ed il XVIII secolo.
Collezione Brigida
Completa il percorso museale, la ricca collezione privata Brigida, recentemente donata alla Concattedrale. La raccolta, composta da numerosi reperti archeologici, databili dal VII al II secolo a.C., rinvenuti durante gli scavi effettuati nel territorio di Monopoli, la quale ci fornisce interessanti elementi per la conoscenza e la ricostruzione della storia della città.
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