Diocesi di Conversano-Monopoli

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Diocesi di Conversano-Monopoli
Dioecesis Conversanensis-Monopolitana
Chiesa latina
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vescovo Giuseppe Favale
Sede Conversano
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto
Regione ecclesiastica Puglia
Nazione bandiera Italia
Vicario Fusillo Vito Domenico
Vescovi emeriti: Domenico Padovano
Parrocchie 56
Sacerdoti 143 di cui 94 secolari e 49 regolari
1.745 battezzati per sacerdote
58 religiosi 130 religiose 17 diaconi
252.707 abitanti in 1.099 km²
249.650 battezzati (98,8% del totale)
Eretta V secolo (Conversano); V secolo (Monopoli); unite 1986
Indirizzo

Via S. Benedetto 1 - 70014 Conversano (Ba);
Largo Vescovado 5 - 70043 Monopoli (Ba)

tel. +390804951428; 080.742211 fax. 080.4952011; 080.742211 @
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2017 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
Concattedrale di Monopoli

La diocesi di Conversano-Monopoli (in latino: Dioecesis Conversanensis-Monopolitana) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto appartenente alla regione ecclesiastica Puglia. Nel 2016 contava 249.650 battezzati su 252.707 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Giuseppe Favale.

Territorio

La diocesi comprende 11 comuni, di cui 9 in provincia di Bari (Alberobello, Castellana Grotte, Conversano, Monopoli, Noci, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano e Turi) e 2 in provincia di Brindisi (Cisternino e Fasano).

Sede vescovile è la città di Conversano, dove si trova la Cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine. A Monopoli si trova la Concattedrale della Madonna della Madia.

Il territorio è suddiviso in 56 parrocchie, raggruppate in 12 zone pastorali.

Storia

Diocesi di Conversano

Sede episcopale in epoca longobarda, non anteriore all'VIII secolo; la serie dei vescovi è quasi continua dal secolo XI-XII; suffraganea dell'arcidiocesi di Bari.

Il 16 aprile 1703 il vescovo Filippo Meda istituì il seminario diocesano.

Diocesi di Monopoli

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce diocesi di Egnazia Appula

La sede vescovile di Monopoli ha origine da quella di Egnazia e il suo insediamento a Monopoli si deve alle fortunose vicende di quell'antica città. Si ritiene che Egnazia sia stata distrutta del 545 durante la guerra greco-gotica. Altre teorie parlano di una semidistruzione in quell'anno e di una distruzione definitiva nell'VIII-IX secolo ad opera dei Saraceni e dell'imperatore Ludovico II del Sacro Romano Impero. Di fatto di Egnazia si parla nell'Anonimo Ravennate come ancora esistente circa l'anno 700, mentre Paolo Diacono nel 763 menziona Monopoli come città a tal punto importante da essere contesa militarmente fra Greci e Longobardi.

I vescovi egnatini erano suffraganei di Roma come tutte le diocesi dell'Italia meriodionale prima della fine del X secolo. Di questi vescovi, che avevano sede a Egnazia e giurisdizione a Monopoli e territori limitrofi, è documentato solo il nome di Rufenzio che intervenne ai Concili Romani I (anno 501), II (502) e III (504), sotto papa Simmaco. Verso l'anno 545 a causa della distruzione e della conseguente graduale decadenza di Egnazia la sede vescovile fu trasferita a Monopoli.

Dei successivi vescovi si conoscono solo tre nomi: Basilio, che nel 649 intervenne al Concilio lateranense di 105 vescovi convocati dal papa Martino I per la condanna del monotelismo; Eucherio, eletto nel 701 dal clero e dal popolo e consacrato per delegazione del papa Sergio I nel 702 dal Vescovo di Benevento-Siponto; Selperio, che nel 720 benedisse la chiesa di San Giovanni de portu aspero a Monopoli. Segue un lungo periodo di oscurità in cui, divenuta la Puglia un continuo teatro di guerra (irruzione dei Longobardi, incursioni dei Saraceni, devastazioni dei Bizantini per riconquistare i loro domini e degli imperiali per scacciare i Saraceni), avviene non solo la definitiva distruzione di Egnatia, ma anche l'interruzione della successione vescovile.

Alla fine del secolo X ritroviamo la diocesi di Monopoli rinata e unita a quella di Brindisi con il vescovo Gregorio (987-996) che nella pergamena di San Pietro scoperta dal cronista Indelli s'intitola "Vescovo di Brindisi, Monopoli e Ostuni" e mostra di avere residenza a Monopoli. Egli fu l'ultimo vescovo di Brindisi dato che il suo successore Giovanni (996-1033) si autoproclamò "Arcivescovo e Protocattedra" (cioè Metropolita) e volle vescovi suffraganei a Monopoli e ad Ostuni.

Il vescovo Romualdo tentò con successo di sottrarsi alla giurisdizione metropolitica di Brindisi, ottenendo nel Concilio Beneventano del 1091, che la diocesi di Monopoli divenisse immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Nel XVIII secolo il vescovo Francesco Iorio vide la demolizione della vecchia cattedrale ed iniziò l'edificazione della nuova, che fu consacrata dal vescovo Giuseppe Cacace.

Il 29 giugno 1818, in concomitanza con la riorganizzazione delle diocesi del Regno di Napoli, fu aggiunto alla diocesi il territorio della soppressa diocesi di Polignano.

Le sedi unite

Il 29 giugno 1969 Antonio D'Erchia, vescovo di Altamura-Acquaviva delle Fonti, fu trasferito alla diocesi di Monopoli conservando l'amministrazione della diocesi di Conversano che aveva già dal 1964. Il 21 gennaio 1970 fu nominato anche vescovo di Conversano. Ebbe residenza a Monopoli fino al 30 settembre 1986 quando con decreto della Sacra Congregazione per i Vescovi e nel quadro più ampio della revisione delle circoscrizioni ecclesiastiche in Italia le due diocesi furono unite plena unione nella diocesi di Conversano-Monopoli e la sede vescovile fu trasferita a Conversano.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2016 su una popolazione di 252.707 persone contava 249.650 battezzati, corrispondenti al 98,8% del totale.

Fonti
Voci correlate
Collegamenti esterni