Nascita di Maria Vergine (Paolo Uccello)

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Prato Duomo PaoloUccello NativitaMaria 1435-40.jpg

Paolo Uccello, Nascita di Maria Vergine (1435 - 1440), affresco
Natività di Maria Vergine
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana
Regione ecclesiastica Toscana
Provincia Prato
Comune Prato
Diocesi Prato
Ubicazione specifica Cattedrale di Santo Stefano, Cappella dell'Assunta
Uso liturgico quotidiano
Comune di provenienza Prato
Luogo di provenienza ubicazione originaria
Oggetto dipinto murale
Soggetto Nascita di Maria Vergine
Datazione 1435 - 1440
Ambito culturale
Autore Paolo Uccello (Paolo di Dono)
Altre attribuzioni Andrea di Giusto
Materia e tecnica affresco
Misure h. 302 cm; l. 361 cm
Virgolette aperte.png
Si compirono intanto i mesi di lei. Nel nono mese Anna partorì e domandò alla levatrice: "Che cosa ho partorito?". Questa rispose: "Una bambina". "In questo giorno", disse Anna, "è stata magnificata l'anima mia", e pose la bambina a giacere. Quando furono compiuti i giorni, Anna si purificò, diede poi la poppa alla bambina e le impose il nome Maria.
Virgolette chiuse.png

La Nascita di Maria Vergine è un dipinto, eseguito tra il 1435 ed il 1440, ad affresco da Paolo di Dono, detto Paolo Uccello (1397 - 1475), collocato originariamente nella Cappella dell'Assunta del Cattedrale di Santo Stefano a Prato.

Descrizione

La scena è ambientata in una stanza artificiosamente tagliata della parete, dove compaiono:

  • Sant'Anna si riposa in un grande letto a cassoni.
  • Due ancelle portano un bacile d'acqua per lavarsi le mani e alcune vivande su un vassoio.
  • Ancella, a sinistra, sta scendendo le scale con altre pietanze in mano, con le vesti mosse dal suo incedere veloce.
  • Due donne, in primo piano, si occupano della bambina e del suo primo bagno, assistite da una ragazzina che porta l'asciugamano.
  • Tre nobildonne, austere nei loro movimenti cadenzati e nel loro ritmico incedere, che recano visita alla nuova madre. I loro manti, rosso, giallo e verde acqua, riassumono i colori dominanti della scena, creando una sorta di pausa fatta di sola cromia nella scena affollata e ricca di dettagli.

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

La descrizione minuziosa e dettagliata degli arredi, dell'abbigliamento e degli oggetti quotidiani, tra cui spiccano i contenitori di vetro o di metallo, realisticamente trasparenti o lucidi, sono un prezioso documento storico e di costume.

Notizie storico-critiche

Paolo Uccello, probabilmente intorno al 1435 - 1440, affrescò sia le Storie di Maria Vergine, sia le Storie di santo Stefano nella Cattedrale di Santo Stefano di Prato, anche se questi dipinti non sono storicamente documentati e datati con certezza e la loro attribuzione all'artista non è unanimemente accettata. Infatti, alcuni studiosi pensano ad Andrea di Giusto (1400 ca. - 1450), che nello stesso periodo lavorava a Prato.

Bibliografia
  • Stefano Borsi, Paolo Uccello, Editore Giunti, Firenze 1992, pp. 4 - 11 ISBN 9788809761650
  • Franco Borsi, Stefano Borsi, Paolo Uccello, Editore Electa, Milano 1992, pp. 299 - 302 ISBN 9788843599998
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, Editore Mondadori-Electa, Milano 2002, p. 44 - ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni