Navicella portaincenso
La navicella portaincenso è un contenitore a forma di piccola nave, destinato a contenere l'incenso.
Il termine deriva dal latino navicula che significa "piccola nave".
La navicella portaincenso viene anche detta con termini impropri, o comunque non preferibili, navetta per incenso e navicella per incenso.
Storia
Le fonti letterarie citano, in alcuni inventari, già nel XIII secolo questa tipologia di oggetto liturgico.
L'uso della navicella si diffuse particolarmente a partire dal XVI - XV secolo. In questo periodo la struttura della navicella è molto semplice, caratterizzata da una coppa stretta e allungata e dal profilo a mezzaluna. Nei secoli successivi la coppa diventa più grande e, particolarmente in età barocca, assunse la forma di una grande nave (navicella a galeone), qualche volta decorata con figure allegoriche.
Nel XIX secolo la forma della navicella subì una sorta di stilizzazione, assimilandosi a quella della lucerna.
Descrizione
Non esistono particolari norme liturgiche per questo portaincenso, che è realizzato prevalentemente in metallo, raramente in cristallo.
La navicella portaincenso è formata da un piede, da un fusto e una coppa che si apre nella parte superiore con una o due valve simmetriche incernierate al centro che fungono da coperchio e sono munite alle estremità di un pomello, di una levetta o di piccoli ganci per facilitarne l'apertura. Accessorio della navicella è il cucchiaio per incenso, qualche volta unito a questa con una catenella.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricordano:
- Navicella portaincenso (1320 - 1340), in argento dorato e filigrana conservata presso il Museo di San Marco di Venezia.
- Navicella portaincenso (XV secolo), in argento sbalzato e cesellato, di bottega ligure, proveniente dalla soppressa Abbazia di San Girolamo della Cervara e conservata presso il Museo Diocesano d'Arte Sacra di Chiavari.
- Navicella portaincenso (XV secolo), in argento sbalzato e cesellato con smalti, conservata nella Basilica di Sant'Antonio di Padova.
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