Pascual Chávez Villanueva
Pascual Chávez Villanueva, S.D.B. Presbitero | |
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Età attuale | 76 anni |
Nascita | Real de Catorce 20 dicembre 1947 |
Ordinazione presbiterale | 8 dicembre 1973 |
Pascual Chávez Villanueva (Real de Catorce, 20 dicembre 1947) è un presbitero messicano. Dal 2002 al 2014 è stato il nono successore di Don Bosco come rettor maggiore dei Salesiani.
Biografia
Pascual Chavez Villanueva è nato in Messico, nella zona mineraria del nord del Paese dove, ragazzo, ha fatto esperienza diretta della formazione salesiana maturando la sua vocazione religiosa ed educativa e dove è è stato ordinato sacerdote l'8 dicembre del 1973 a Guadalajara
Dal 1975 al 1977 ha studiato a Roma, ottenendo la licenza in Sacra Scrittura ma anche il titolo per l'insegnamento di base delle discipline scientifiche. Una duplice preparazione, apportatrice di competenze concrete nel campo della conoscenza, del sostegno, della guida, della formazione per le giovani generazioni.
Al suo ritorno in Messico ha assunto la direzione dell'Istituto Teologico di San Pedro Tlaquepaque e successivamente è stato nominato Ispettore della congregazione per la provincia di Mexico-Guadalajara, che comprende tutto il nord del Messico, fino ai confini con gli Stati Uniti. Zona di dolorosa e rischiosa emigrazione, di tensioni sociali, con cui ha modo di confrontare la sua conoscenza e preparazione, impegnandosi nella fondazione e animazione di numerosi Oratori. Durante il suo incarico sono sorti gli oratori a Tijuana, Ciudad Juárez, Piedras Negras, Mochis, lungo la frontiera con gli Stati Uniti.[1]
Nel 1995 è inviato in Spagna per conseguire il Dottorato in Teologia Biblica presso l'Università Cattolica di Salamanca e l'anno successivo diviene Consigliere Regionale della Congregazione salesiana per la Regione Interamericana.
In questo ruolo è chiamato ad animare quattordici ispettorie, ovvero zone geograficamente e politicamente diverse del continente, una regione vasta ed estremamente variegata, con la presenza di molteplici culture e tradizioni, diversi vissuti e stili di vita, differenti forme politiche e sociali, nazioni del nord e del centro America, dei Carabi, della zona andina del sud America comprendente Columbia, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia.
In questo contesto si dispiega la sua sensibilità latino-americana, pratica e concreta, capace di leggere l'uomo nella sua realtà quotidiana, elaborando le categorie antropologiche dell'incarnazione e dell'inculturazione, affinando gli strumenti concettuali, affettivi, etici con cui leggere in profondità i "segni dei tempi".
Questa sensibilità e intelligenza per l'uomo si salda in don Chavez Villanueva con il carisma dell'esperienza salesiana. Il suo impegno come Rettore Maggiore dei Salesiani è infatti quello di sostenere negli oratori e nelle scuole della Congregazione forze e competenze abili ad accogliere giovani di qualunque religione e cultura per sostenerne la crescita come persone.
Al centro di ogni progetto formativo incardinato sui principi della socialità, della cooperazione, sulla valenza del gioco e dello sport, della formazione professionale seria, impegnativa e autenticamente abilitante al protagonismo civile.
La prospettiva interculturale è quella che prevale nella sua azione, nelle sue parole, nei suoi scritti. Promuovendo, assecondando e servendo la presenza salesiana nelle zone calde del mondo fa esperienza delle maggiori complessità e contraddizioni della convivenza umana. La presenza in Pakistan, a Quetta, ai confini dell'Afghanistan, dove sono stati accolti moltissimi profughi della guerra lo ha portato a esprimere con limpidezza la prospettiva con cui leggere la coesistenza con l'Islam:
« | Il nostro dicastero per le missioni ha avviato da anni questo dialogo, e di fatto in alcune nostre scuole ci sono luoghi di preghiera appositi per i ragazzi di fede musulmana che a volte sono la maggioranza degli studenti. Certo, da parte nostra noi professiamo chiaramente la nostra fede cristiana, come ci ha insegnato don Bosco, ma ci guardiamo bene dall'imporla. [...] Noi cerchiamo di formare dei cittadini che, pur di religioni diverse, possono convivere in una società e farla evolvere. » |
Rettore maggiore dei salesiani
Il XXV capitolo generale dell'istituto, riunitosi a Roma il 3 aprile 2002, lo ha eletto Rettore Maggiore della congregazione (IX successore di Don Bosco). È stato confermato alla guida dell'istituto dal XXVI capitolo generale, riunitosi nei giorni della Pasqua del 2008. È rimasto in carica fino al 25 marzo 2014.
In quanto moderatore supremo dell'istituto, è stato anche Gran Cancelliere della Pontificia Università Salesiana.
Opere
È autore di una lunga serie di discorsi e messaggi, pronunciati in varie occasioni ufficiali in tante parti del mondo. Si tratta di scritti attinenti le scienze dell'educazione, di taglio ora più marcatamente pedagogico, ora più significativamente sociologico, o antropologico:
- El sistema preventivo en el tempo de la globalizaciòn. El rostro humano de la globalizaciòn ("Il sistema preventivo nel tempo della globalizzazione. Il volto umano della globalizzazione"), 2001
- La scuola di fronte alle sfide attuali: verso una scuola inculturata e creatrice di cultura, 2002
- Vocazione, incarnazione, comunicazione: le tre dimensioni della persona, Atti del Convegno internazionale su Emmanuel Mounier, 2005
- Superare i contrasti con l'Islam, 2005
- Salir de una guerra inmoral con un eficaz proyecto de paz ("Uscire da una guerra immorale con un efficace progetto di pace"), 2005
Predecessore: | Rettor Maggiore della Società Salesiana di San Giovanni Bosco | Successore: | |
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Juan Edmundo Vecchi | 3 aprile 2002 - 25 marzo 2014 | Ángel Fernández Artime |
Note | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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