Regno di Dio
Regno di Dio o Regno dei Cieli è un'espressione del Nuovo Testamento. Anche se vi sono varie interpretazioni, buona parte dei teologi ed esegeti sono concordi nell'affermare che il Regno è la presenza di Dio in Gesù, anzi, è Gesù stesso[1].
Nell'Antico Testamento
Nell'Antico Testamento, la vita del popolo d'Israele era caratterizzata, fra le altre cose, dalla speranza di un Re dominatore universale che colmasse le lacune e gli abusi dei monarchi umani allora esistenti, specialmente quando questi, lungi dal farsi interpreti della volontà di Dio presso il popolo, rivolgevano l'attenzione verso i loro interessi personali. In tutto l'Antico Testamento si veniva così instaurando l'attesa di un Messia Re e Sacerdote, che regnasse universalmente e in eterno sugli uomini.
Nel Nuovo Testamento
Preannunciato dai Profeti, il Messia giunge nella persona di Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, riconosciuto dalla Chiesa come il Signore dell'universo. Gesù viene ad instaurare in linea definitiva nella sua persona il Regno di Dio: il Regno di Dio corrisponde alla signoria di Dio sugli uomini nelle parole e nelle opere di Gesù Cristo.
Il Regno non è l'instaurazione di un'egemonia politica o di un sistema di governo terrestre democratico, totalitario o oligarchico: è una dimensione dalla quale procede l'amore di Dio per tutti gli uomini, che diventa tra di loro giustizia, fratellanza e solidarietà. Si tratta quindi di un Regno di giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo (cfr. Rm 14,17 ), voluto da Dio per la salvezza del mondo.
I segni del Regno sono le opere di Gesù, che attestano l'amore del Padre: "I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella" (Mt 11,5 ): quindi è giunto il Regno di Dio (cfr. Mt 12,28 ; Lc 11,20 ).
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