Ritiro passionista di Moricone

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Il ritiro passionista di Moricone, è una comunità di religiosi della congregazione della Passione di Gesù Cristo.

I passionisti sono presenti a Moricone (diocesi di Sabina-Poggio Mirteto) dal 1839. Annesso al ritiro vi è il santuario del beato Bernardo Silvestrelli (+1911).

Cenni storici

I religiosi Passionisti sono a Moricone ininterrottamente dal 22 giugno 1839. Prima di loro esisteva una grancìa dei benedettini del Monastero di Farfa.

Vennero poi gli Scolopi, dal 1610 al 1732. Essi diedero all'antica costruzione, specialmente alla chiesa, l'assetto architettonico ancora esistente. Subentrarono poi i religiosi dell' Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, fino al 1807 quando, abbandonato da essi il convento, fu affidato dalla Santa Sede alla Curia diocesana sabina.

Gli invasori francesi incamerarono convento e beni e li vendettero nel 1810 (soppressione napoleonica).

Nel periodo della Restaurazione chiesa e convento tornarono alla Curia diocesana sabina, e rimasero abbandonati fino al 1836.

Clero e autorità civili chiesero al cardinale Carlo Odescalchi che vi facesse venire i Passionisti, dei quali si aveva stima e fiducia per essere ben conosciuti come zelanti missionari e guide spirituali.

Dal 1839 in poi i Passionisti si dedicarono in modo particolare alla cura d'anime con la direzione spirituale, l'amministrazione del Sacramento della Penitenza e la celebrazione dell'Eucaristia, e soprattutto con la predicazione e la catechesi, specialmente con le missioni popolari e gli esercizi spirituali.

Per vari periodi il convento ha visto la presenza di giovani studenti che si preparavano nello studio e nella vita comune a diventare presbiteri e missionari; tra questi il venerabile padre Giovanni Bruni (+1905).

Per pochi mesi (giugno-dicembre 1911) vi soggiornò e poi vi morì il beato Bernardo Silvestrelli.

Dal 2 gennaio 1989 al settembre del 1999 fu sede del noviziato nazionale dei Passionisti italiani. Tornò sede di noviziato per la Provincia Passionista Centro-Est Italia, detta di Maria Santissima della Pietà, per un anno, nel 2005-2006.

I giovani vi iniziarono la vita religiosa in sintonia con l'insegnamento del beato Bernardo Silvestrelli, che fu maestro dei novizi dal 1865 al 1869, e che scrisse per loro diverse opere, la più importante delle quali sono i Trattenimenti spirituali, opera più volte ristampata.

Celebrazioni particolari nel santuario

Ogni giorno la comunità religiosa passionista prega il beato Bernardo per i devoti che si raccomandano e per chiedere nuove vocazioni alla vita consacrata e sacerdotale.

Il giorno 9 di ogni mese i devoti si ritrovano nella celebrazione dell'Eucaristia per fare memoria del Beato. Lo stesso giorno le famiglie di Moricone e dei paesi vicini accolgono in casa la reliquia del beato per momenti di preghiera; in tali occasioni i padri tengono catechesi.

La festa popolare si celebra la prima domenica di luglio. Come preparazione, ogni anno hanno luogo in diverse parrocchie della diocesi cicli di predicazione e catechesi, nei quali viene portata la statua del beato. Tali momenti terminano con la marcia della fede, che parte dal paese dove c'è stata la predicazione e che arriva al santuario moriconese.

La festa liturgica nell'anniversario del beato transito si celebra il 9 dicembre.

Voci correlate
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