Sacerdozio dei fedeli

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Mediante il Battesimo, ogni cristiano viene elevato alla dignità di "Figlio adottivo di Dio". In Cristo, sacerdote, re e profeta, il battezzato partecipa alla regalità del Signore e al suo sacerdozio.

Pur differenziandosi dal sacerdozio ministeriale, ma non essendo di inferiore dignità, avendo tutti gli uomini la medesima vocazione alla santità, il sacerdozio dei fedeli, che è donato a ogni cristiano, chiede al credente (e questo è particolarmente sottolineato nel Concilio Vaticano II nella valorizzazione del laicato) di essere pietra viva nella Chiesa portando a tutte le genti il lieto annunzio. Ogni battezzato ha il dovere di essere modello per i fratelli, specialmente in famiglia e nell’educazione dei figli deve trasmettere la fede (famiglia chiesa domestica), ha il diritto a presiedere alcune forme di liturgia in sintonia con il "Codice di Diritto Canonico", alla stesura di alcune preghiere come, nella Santa Messa, le preghiere dei fedeli, a battezzare in caso di estrema necessità; può anche, secondo il benedizionale, impartire alcune particolari benedizioni, come la mensa, i figli, gli oggetti di lavoro.

Può, se preparato e con consenso dell’ordinario del luogo, distribuire in forma straordinaria l’Eucaristia e leggere le letture (escluso il Vangelo) nella Santa Messa. Non in contrasto, ma in comunione con i presbiteri, è chiamato a collaborare attivamente alle proposte della propria comunità e a impegnarsi, secondo le proprie propensioni e capacità, nel mondo della cultura e della formazione cattolica, specialmente nella catechesi dei ragazzi.