Sacro Monte Calvario (Domodossola)

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Sacro Monte Calvario
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
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Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Piemonte


Regione ecclesiastica Piemonte

Provincia Verbania
Comune Domodossola
Località Borgata Sacro Monte Calvario
Diocesi Novara
Religione Cattolica
Indirizzo Borgata Sacro Monte Calvario, 8
28845 - Domodossola (VB)
Telefono +39 0324 242010
Fax +39 0324 340342
Posta elettronica RettoreCalvario@Hotmail.com
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà
Oggetto tipo Sacro Monte
Oggetto qualificazione
Dedicazione Gesù Cristo
Vescovo
Fondatore Gioacchino da Cassano, Andrea da Rho
Data fondazione
Architetto


Stile architettonico
Inizio della costruzione
Completamento
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa
Data di inaugurazione
Inaugurato da
Data di consacrazione
Consacrato da
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta
Nome scopritore
Datazione scavi
Scavi condotti da
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima
Profondità Massima
Diametro Massimo
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine
Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
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Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
Anno [[{{{anno}}}]]
Scheda UNESCO
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Il Sacro Monte Calvario di Domodossola (Verbania) si trova presso Domodossola, piccola città italiana incuneata nel territorio svizzero.

Il colle, che si stacca appena con la sua cima dalle pendici del sovrastante Moncucco, fu un tempo bastione fortificato contro gli invasori del settentrione; da oltre tre secoli è consacrato alla memoria e al culto del Redentore crocifisso e risorto.

Con la legge n° 65 del 27 dicembre 1991 la Regione Piemonte istituì la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario di Domodossola, inserendola nel quadro dei parchi piemontesi, dotandola di congrui fondi annuali di gestione e consentendo in tal modo l'aprirsi di nuove e più ampie prospettive di sviluppo e utilizzazione a vantaggio della comunità.

Il Sacro Monte Calvario e Rosmini

Nella seconda metà del XVII secolo, dopo oltre due secoli di abbandono e di rovine, iniziava per il colle di Mattarella una nuova storia. Accanto ai resti dell'antico castello, testimoni di invasioni, di lotte e di guerre, sorgevano nuove costruzioni che parlavano tutt'altro linguaggio: quel colle diventava il Monte Calvario, sacro al ricordo della passione di Cristo.

Furono due frati cappuccini del convento di Domodossola, i padri Gioacchino da Cassano ed Andrea da Rho, i primi promotori dell'opera; e la Comunità ossolana se ne assunse l'impegno. Nel 1656 si piantò la croce sopra il colle, ed altre croci vennero poi piantate lungo la salita, sui luoghi scelti per le cappelle della Via Crucis.

La prima pietra del Santuario del Crocifisso veniva posta il giorno 8 luglio 1657; nel marzo del 1662 veniva innalzato, sopra l'altare, il grande artistico crocifisso di Dionisio Bussola.

La venuta di Antonio Rosmini al Sacro Monte Calvario, nel febbraio del 1828, doveva segnare l'inizio di un nuovo periodo nella storia del colle di Mattarella.

Rifiorì la devozione popolare per quel sacro luogo: un accorrere di numerosi pellegrini, anche da paesi lontani, per accostarsi ai sacramenti e partecipare alle funzioni liturgiche nel Santuario del Crocifisso.

Solo più tardi, nel 1863 - dopo la morte di Rosmini - l'Istituto religioso da lui fondato, l'Istituto della Carità poté fissarsi stabilmente su questo Sacro Monte, facendone casa di formazione e di spiritualità.

Bibliografia
  • Francesco Berra, Il Sacro Monte Calvario di Domodossola - Immortale linguaggio dell'Arte, Editrice Libraria Soliditas, Stresa, 1992
  • A. Feltre - S. Minissale (curr.), Calvario. Monte Sacro di Domodossola, Umberto Allemandi & C., Torino, 2010
Collegamenti esterni