Salita di Gesù Cristo al monte Calvario (Pieter Brueghel il Vecchio)
Pieter Bruegel il Vecchio, Salita di Gesù Cristo al monte Calvario (1564), olio su tavola | |
Salita di Gesù Cristo al monte Calvario | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Comune | |
Diocesi | Vienna |
Ubicazione specifica | Kunsthistorisches Museum |
Uso liturgico | nessuno |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Salita di Gesù Cristo al monte Calvario |
Datazione | 1564 |
Ambito culturale | Scuola fiamminga |
Autore |
Pieter Bruegel il Vecchio |
Materia e tecnica | olio su tavola |
Misure | h. 124 cm; l. 170 cm |
Iscrizioni | BRVEGEL MDLXIIII |
Note opera firmata e datata | |
|
La Salita di Gesù Cristo al monte Calvario è un dipinto, eseguito nel 1564, ad olio su tavola, dal pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio (1527 ca. – 1569), conservato presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna (Austria).
Descrizione
Ambientazione
La scena è ambientata in un ampio paesaggio naturale che ricorda da vicino quello fiammingo, con i mulini a vento e con una città murata che simboleggia Gerusalemme. Lo scenario è caratterizzato, a sinistra, da una luminosa ariosità che contrasta fortemente con l'atmosfera grigia e tetra a destra, filtrata da passaggi coloristici finissimi che si riflettono anche nello spegnersi della vegetazione, da verde e rigogliosa a spoglia e quasi desertica.
Nel paesaggio aleggia un oscuro presagio di morte palesato da alcuni elementi disseminati qua e là, come:
- lugubri corvi neri,
- teschi di animali,
- la macabra ruota issata su un palo, dove venivano messi a seccare - a monito - i corpi dei criminali giustiziati.
Soggetto
La scena della Salita di Gesù Cristo al monte Calvario presenta più di 150 personaggi che affollano la composizione, quasi tutti vestiti in abiti contemporanei per attualizzare il messaggio cristiano. Protagonisti assoluti del dipinto non sono tanti gli episodi evangelici, ma il teatro naturale della folla e il paesaggio, nel quale compaiono:
- al centro:
- Gesù Cristo oppresso dalla croce e circondato da un gruppo di sgherri e di curiosi: questo insieme di figure per effetto della particolare prospettiva è sospinto in secondo piano, al punto da non essere immediatamente riconosciuto dall'osservatore.
- Due ladroni, confortati da due frati, vengono trasportati verso il Calvario su un carretto, attorniato dall'assoluta indifferenza delle folle per la paura e la miseria degli uomini condannati.
- a sinistra: Simone di Cirene viene trattenuto dalla moglie, mentre sta cercando di recarsi ad aiutare Cristo.
- in alto, a destra: il Calvario, il punto d'arrivo della Via Crucis, è raffigurato come uno spiazzo, una radura posta su una modesta altura, dove sono state già erette le due croci per i due ladroni e si è assiepata una folla di persone, disposta a cerchio. La feroce curiosità della gente rende ancora più amara questa scena.
- in primo piano, a destra: Maria Vergine addolorata viene sostenuta da san Giovanni e confortata dalle pie donne: tutte queste figure sono poste su un piccolo altopiano roccioso e girate in modo da non guardare la dolorosa scena retrostante.
Iscrizione
Nel dipinto si trova, in basso a destra, la firma del pittore e la data dell’opera:
« | BRVEGEL MDLXIIII » |
Notizie storico-critiche
Il dipinto è elencato nell'inventario delle opere, redatto nel 1566, del ricco collezionista di Anversa, Nicolaas Jongelinck, che secondo alcuni studiosi fu proprio il committente della tavola.
Nel 1604 van Mander lo ricorda a Praga nella raccolta dell'imperatore Rodolfo II d'Asburgo (1552 – 1612), poi trasferito a Vienna.
Nel 1809 venne requisito dalle truppe napoleoniche, come parte del bottino di guerra, e trasportato a Parigi, dove rimase fino al 1815, quando con la Restaurazione, il dipinto rientrò a Vienna.
Curiosità
Nel 2011 è stato realizzato il film I colori della passione diretto da Lech Majewski con Rutger Hauer, Charlotte Rampling e Michael York, ispirato a questo dipinto e basato sul libro The Mill and the Cross (1996), scritto da Michael Francis Gibson.
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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