San Giovanni Battista (Lorenzo Ghiberti)
Lorenzo Ghiberti, San Giovanni Battista (1412 – 1416), bronzo | |
San Giovanni Battista | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Toscana |
Regione ecclesiastica | Toscana |
Provincia | Firenze |
Comune | |
Diocesi | Firenze |
Ubicazione specifica | Museo di Orsanmichele |
Uso liturgico | nessuno |
Comune di provenienza | Firenze |
Luogo di provenienza | Chiesa di Orsanmichele, nicchia dell'Arte di Calimala |
Oggetto | statua |
Soggetto | San Giovanni Battista |
Datazione | 1412 - 1416 |
Ambito culturale | scuola fiorentina |
Autore |
Lorenzo Ghiberti |
Materia e tecnica | bronzo |
Misure | h. 268 cm |
Iscrizioni | OPUS LAURENTII |
Note opera firmata | |
|
San Giovanni Battista è una statua, eseguito tra il 1412 ed il 1416, in bronzo, da Lorenzo Ghiberti (1378 – 1455), proveniente dalla nicchia esterna dell'Arte di Calimala nella Chiesa di Orsanmichele a Firenze ed ora conservata nel Museo di Orsanmichele di questa città.
L'opera fa parte della serie delle quattordici statue dei santi patroni delle Corporazioni delle arti e mestieri poste nelle nicchie esterne della chiesa fiorentina.
Descrizione
Soggetto
La statua raffigura:
- San Giovanni Battista, in piedi, vestito di pelle di cammello, coperta in larga parte da un mantello, tiene nella mano destra reca un cartiglio, mentre in quella sinistra era presente il lungo bastone con la croce, suo tipico attributo, oggi scomparso. La figura presenta una postura incurvata, con il peso del corpo poggiato sulla gamba sinistra e leggermente inclinata. Il volto è sottile, ma l'espressione è ascetica.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
- La scelta di rappresentare san Giovanni Battista adulto si rifà alla tradizione del XIV secolo, che venne sostituita nel Rinascimento con la raffigurazione del santo come giovane o bambino.
- Grande importanza nella figura ha il panneggio del mantello, impostato su ampie falcate ritmiche che nascondono le membra e che sono una chiara adesione al gusto gotico internazionale. Infatti, proprio in quegli anni, il gusto gotico trovava finalmente spazio a Firenze, seppure con gli adattamenti alla tradizione e al gusto locale, affiancandosi nelle commissioni parallelamente allo stile rinascimentale. Il mediatore tra i due stili fu proprio lo scultore, creando figure d'impostazione classica, ma con elementi decorativi lineari ispirati all'arte gotica.
Iscrizione
Nella statua figura un'iscrizione, collocata sull'orlo inferiore della veste, dove si legge la firma del pittore:
« | OPUS LAURENTII » |
Notizie storico-critiche
La statua fu commissionata dall'Arte di Calimala (ossia, dei Mercanti di tessuti) e fu la prima delle tre richieste a Lorenzo Ghiberti, le altre, sempre in bronzo, raffigurano:
- San Matteo evangelista (1419 - 1422) per l'Arte del Cambio;
- Santo Stefano (1425 - 1428) per l'Arte della Lana.
L'opera è, anche, la prima realizzata in bronzo di tutta la serie: questo era un segno di prestigio per l'Arte che l'aveva commissionata, dato che arrivava a costare circa dieci volte di più del marmo.
La statua è considerata la prima grande opera a tutto tondo fusa a Firenze con il metodo della cera persa, recuperando la tecnica usata nell'antichità classica.
La nicchia fu ideata dallo stesso artista, ma realizzato da Albizo di Piero.
Nel 1992, la statua originale fu rimossa dall'ubicazione originaria, e dopo un attento restauro, nel 1995 è stata collocata nel museo.
Bibliografia | |
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