San Nuno Álvares Pereira

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San Nuno Álvares Pereira, O.C.
Religioso
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battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 70 anni
Nascita Cernache do Bonjardim
24 giugno 1360
Morte Lisbona
1º aprile 1431
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 23 gennaio 1918, da Benedetto XV
Canonizzazione 26 aprile 2009, da Benedetto XVI
Ricorrenza 1º novembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
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Successore
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Onorificenze
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Consorte

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Collegamenti esterni
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 1º novembre, n. 14:
« A Lisbona in Portogallo, beato Nonio Álvarez Pereira, che fu dapprima comandante generale delle forze armate del regno e poi, accolto come oblato nell'Ordine dei Carmelitani, condusse vita povera e nascosta in Cristo. »

San Nuno Álvares Pereira noto anche come Santo Condestável, San Nuno de Santa Maria, o semplicemente Nun'Álvares (Cernache do Bonjardim, 24 giugno 1360; † Lisbona, 1º aprile 1431) è stato un religioso e militare portoghese, appartenente all'Ordine dei Carmelitani. Conte di Arraiolos, di Barcelos e di Ourém, fu il comandante che, nella crisi del 1383 - 1385, ebbe una parte preponderante nel difendere l'indipendenza portoghese dal regno di Castiglia.

Biografia

Era figlio di Álvaro Gonçalves Pereira e di Iria Gonçalves do Carvalhal, entrambi discendenti da nobili famiglie portoghesi. Nel 1377, a Vila Nova da Rainha (Azambuja) sposò Leonora de Alvim, nobile originaria del nord del Portogallo. Da questo matrimonio ebbe solo una figlia, Beatrice Pereira de Alvim, che avrebbe sposato Alfonso I di Braganza, il primo Duca di dinastia di Braganza.

Dopo la pace tra Portogallo e Castiglia, siglata a Salvaterra de Magos nell'agosto 1382, fu concordato un matrimonio tra Giovanni I di Castiglia, che era rimasto vedovo e Beatrice del Portogallo, erede al trono del Portogallo; nel capitolato matrimoniale fu immessa la clausola secondo cui finché un figlio di Beatrice non avesse raggiunto i 14 anni, la reggenza, in caso di morte del re del Portogallo, Ferdinando, sarebbe stata della regina, Eleonora Telles de Menezes.
Beatrice del Portogallo, futura regina del Portogallo sposò Giovanni I di Trastamara. Il matrimonio fu celebrato nell'aprile 1383, nella cattedrale di Badajoz.

Nell'ottobre 1383, alla morte di Ferdinando del Portogallo, come da accordi prematrimoniali, la regina Eleonora assunse la reggenza del regno del Portogallo per conto della figlia, Beatrice. Ma in Portogallo non tutti accettarono la situazione in quanto la reggente aveva fama di adultera (con il conte di Ourém, Giovanni Fernandez Andeiro) e inoltre se Beatrice fosse premorta a Giovanni di Castiglia, si sarebbero trovati un re straniero.
Un gruppo di nobili, tra cui Nuno Álvares Pereira, nel dicembre 1383, proclamò Giovanni di Aviz, un figlio illegittimo del re Pietro il Giustiziere, quindi fratellastro di Ferdinando, difensore del regno, che, decretata l'esecuzione, assassinò il filocastigliano Andeiro, anche per la sua scandalosa condotta con la reggente.

Vita militare

Giovanni di Castiglia, chiamato da Eleonora, nel gennaio 1384, invase il Portogallo e dopo aver subito una sconfitta a Fronteira, il 6 aprile, a opera di Nuno Álvares raggiunse Santarem e subentrò a Eleonora Telles de Menezes nel governo del Portogallo.
Nell'aprile 1384, Nuno Álvares fu nominato Connestabile del Portogallo e Conte di Ourém.
Nel mese di maggio, Giovanni mise l'assedio a Lisbona, mentre Oporto, dopo aver aderito alla causa autonomista (anticastigliana), prima respinse un attacco di truppe castigliane provenienti dalla Galizia guidate dell'arcivescovo di Compostela, poi inviò, in aiuto di Lisbona, uno squadrone che, forzato il blocco castigliano sul Tago, ruppe l'assedio, nel mese di agosto.
Tra gli assedianti si era diffusa la peste che colpì anche Beatrice che con Giovanni rientrò in Castiglia, nel mese di settembre; però la guerra civile in Portogallo (conosciuta come Crisi 1383-1385 o come Interregnum) proseguì per circa un anno condotta da Giovanni di Aviz ma soprattutto da Nuno Álvares Pereira, che dimostrò delle non comuni doti militari, sottomettendo diverse località che si erano shierate con la Castiglia.

Nell'aprile 1385, le Cortes portoghesi furono convocate a Coimbra, per decidere della successione alla corona: gli autonomisti erano divisi tra il difensore del regno, Giovanni di Aviz e un altro Giovanni, duca di Valencia de Campos (un feudo leonese), suo fratellastro, figlio sempre di Pietro il Giustiziere e di Inés de Castro. Nuno Álvares Pereira appoggiò Giovanni di Aviz che fu il prescelto e fu eletto re col nome di Giovanni I del Portogallo.

Nuno Álvares, prevedendo una reazione castigliana per difendere gli interessi della regina Beatrice, mise sotto assedio le città, soprattutto nel nord del regno, che appoggiavano la Castiglia.
Infatti nella primavera del 1385, Giovanni I di Castiglia inviò la flotta alla foce del Tago che pose il blocco a Lisbona, mentre lui, dopo aver subito una sconfitta a Trancoso ai primi di giugno, invase il Portogallo, nello stesso mese di giugno con un esercito di 32.000 uomini, tra castigliani e francesi. Il re del Portogallo poteva opporre solo 6500 uomini (inclusi 200 arceri inglesi), tutti appiedati, condotti da Nuno Álvares Pereira; lo scontro avvenne il 14 agosto 1385 ad Aljubarrota, Alcobaça (Portogallo) e la vittoria fu così netta che i portoghesi entrarono in Castiglia ed, il 15 ottobre, sconfissero i castigliani anche a Valverde.

Terminata la guerra con la Castiglia, Nuno Álvares Pereira rimase connestabile del regno e fu fatto Conte di Arraiolos e Barcelos. Tra il 1385 e il 1390, anno della morte di Giovanni di Castiglia, realizzò diverse incursioni contro la frontiera della Castiglia, con l'obiettivo di mantenere la pressione e dissuadere il paese vicino da nuovi attacchi.

Considerato uno dei migliori generali portoghesi, mantenne il titolo di connestabile del regno per tutta la vita, ritirandosi in convento negli ultimi anni di vita.

Vita religiosa

Dopo la morte della moglie, Nuno nel 1423 entrò nei carmelitani e si ritirò nel convento del Carmo, di Lisbona, che lui stesso aveva fondato, prendendo il nome di fratello Nuno de Santa María. In quel convento passò gli ultimi anni di vita e vi morì, una domenica di Pasqua.
Nell'ultimo anno di vita il re Giovanni I di Aviz, che da sempre considerava Nuno il suo miglior amico che lo aveva collocato sul trono e poi lo aveva difeso salvando l'indipendenza del Portogallo, gli fece una visita nel convento del Carmo.

Nuno Álvares Pereira morì nel convento del Carmo di Lisbona il primo aprile 1431.

Culto

Fu beatificato il 23 gennaio 1918 da Papa Benedetto XV e fu canonizzato il 26 aprile 2009 da Benedetto XVI.

Bibliografia
  • Edgar Prestage, Il Portogallo nel medioevo, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. VII, pp.576-610, Garzanti, 1999
  • Cecil Roth, Gli ordini monastici, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. V, pp.245-294, Garzanti, 1999
Collegamenti esterni