Sede titolare di Cedie

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Cedie
Sede vescovile titolare
Dioecesis Cediensis
Chiesa latina
[[Immagine:{{{immagine}}}|290px|Sede titolare di Cedie]]
Vescovo titolare: Tomasz Zbigniew Sztajerwald
Arcivescovo titolare: {{{arcivescovo}}}
Sede vacante
Suffraganea
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  • Parametro: suffraganeadi

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Istituita: 1933
Soppressa: {{{sedetitolaresoppressa}}}
Ricostituita: {{{ricostituita}}}
Stato Algeria
Regione:
Località: Cedie
collocazione
geografica:
[[Immagine:{{{mappacollocazione}}}|200 px]]
Diocesi soppressa di Cedie
Diocesi suffraganee:
Eretta: ?
Soppressa: ?
'
Collegamenti esterni

Dati online (gc ch )

Elenco delle sedi titolari della Chiesa cattolica
Tutte le sedi titolari
Coordinate geografiche
35°15′20″N 7°16′29″E / 35.255479, 7.274729 bandiera Algeria
Mappa di localizzazione New: Algeria
Cedie
Cedie

La Sede titolare di Cedie (recte Cediæ; latino: Dioecesis Cediensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Cedie, identificabile con Oum-Kif nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

L'esistenza di una comunità cristiana e di un vescovato a Cedie sono attestati a partire dal vescovo Secondino, che prese parte al Concilio di Cartagine (256) convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura all'11º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Secondino morì martire a Cirta nel 259, come ricorda il martirologio romano alla data del 4 maggio.[2] Francesco Lanzoni è del parere che Secondino corrisponderebbe all'omonimo santo venerato in molti luoghi dell'Italia meridionale, assieme a Casto.[3]

In seguito Cedie divenne un centro donatista, come attestato dal Concilio di Cartagine (411), che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa; a questa riunione fu presente il vescovo Forte, senza competitore cattolico.[4]

Gli scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di una basilica, probabilmente donatista, con numerosi sarcofagi; su una delle coperture di un sarcofago è stata trovata l'iscrizione di una dedicazione della chiesa alla presenza del vescovo Secundus, di cui tuttavia non si conosce l'epoca d'episcopato.[5]

Dal 1933 Cedie è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi residenti

  • San Secondino (prima del 256 - 259 deceduto)
  • Secondo (donatista?)

Vescovi titolari

Note
  1. (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 442.
  2. Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, pp. 375-376. Precedentemente il Vetus Martyrologium Romanum lo ricordava alla data del 29 aprile.
  3. Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza, 1927, pp. 178–179.
  4. (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 480-481, Fortis 2.
  5. (FR) Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1057, [Se]cundus 10.
Bibliografia
Collegamenti esterni