Sogno di san Giuseppe (Georges de La Tour)
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Segui @Cathopedia Georges de La Tour, Sogno di san Giuseppe (1640 ca.), olio su tela | |
Sogno di san Giuseppe | |
Opera d'Arte | |
Stato | Francia |
Regione | Paesi della Loira |
Regione ecclesiastica | [[|]] |
Dipartimento | Loira Atlantica |
Comune | Nantes |
Diocesi | Nantes |
Ubicazione specifica | Musée des Beaux Arts |
Uso liturgico | nessuno |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Sogno di san Giuseppe |
Datazione | 1640 ca. |
Ambito culturale | |
Autore | Georges de La Tour |
Materia e tecnica | olio su tela |
Misure | h. 93 cm; l. 82,2 cm |
Iscrizioni | GS. De la Tour f |
Note | |
opera firmata | |
|
Il Sogno di san Giuseppe è un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1640 circa dal pittore francese Georges de La Tour (1593-1652) e conservato nel Musée des Beaux Arts di Nantes (Francia).
Descrizione
Soggetto
Il dipinto è ambientato nella casa di san Giuseppe, completamente immersa nell'oscurità, dove compaiono:
- San Giuseppe è un uomo anziano addormentatosi, mentre legge rischiarato da un lume di candela. L'età avanzata, che nell'iconografia del santo serve in particolare ad escludere l'effettiva paternità fisica di Gesù, qui ha ulteriore scopo, mostrare san Giuseppe come il rappresentate di un'antica tradizione, un "figlio di Davide" in cui tutta la storia del popolo eletto confluisce. Tutto questo è poi confermato anche dal volume sui suoi ginocchi, alludendo alle Sacre Scritture, che l'uomo giusto consultò per trovare, alla luce della tradizione, una risposta ai propri dubbi, richiamando in questo un passo del libro d'Isaia (Is 7,10-14 ).
- Angelo raffigurato, con il volto raggiante, è sprovvisto d'ali, ma il suo corpo è speciale, poiché essendo immateriale, non produce ombra né sul tavolo, né sul corpo di san Giuseppe. La mano sinistra, che tende verso l'alto, indica che il suo messaggio viene da [[Dio, mentre la destra è tesa verso il sognatore, non solo per incoraggiarlo ed assicurarlo, ma anche per destarlo dal sonno, facendone così al risveglio esempio di "obbedienza alla fede" di cui parlerà san Paolo (Rm 1,5 ).
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
- Nel dipinto si respira un netto realismo dove i volumi, che sono fatti ruotare con grande capacità in un tocco pieno e deciso che esprime un cromatismo a prugna, definiscono con chiarezza un determinato periodo nello stile dell'artista.
- Nell'ambito dell'iconografia medievale è raro che fosse data rilevanza alla figura di san Giuseppe, relegato spesso nelle rappresentazioni, al ruolo di semplice spettatore. Progressivamente, solo grazie all'azione d'importanti predicatori e figure spirituali, come san Vincenzo Ferrer, san Bernardino da Siena e santa Teresa d'Avila, la devozione e l'arte riabilitano la figura di questo santo; infatti, dalla Riforma cattolica in poi, il genitore terreno di Gesù diventa un modello esemplare di virtù, per la sua silenziosa fatica e le continue rinunce.
Iscrizione
Nel dipinto si trova un'iscrizione, dove si legge la firma del pittore:
« | GS. De la Tour f. » |
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