Suore Maestre di Santa Dorotea
Suore Maestre di Santa Dorotea | ||
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Istituto di vita consacrata | ||
Altri nomi Dorotee di Venezia | ||
Fondatore | Luca Passi e Rachele Guardini | |
Data fondazione | 1838 | |
Luogo fondazione | Venezia | |
sigla | S.M.S.D. | |
Approvato da | Leone XIII | |
Data di approvazione | 1901 | |
Scopo | istruzione ed educazione cristiana della gioventù. | |
Collegamenti esterni | ||
Sito ufficiale |
Le Suore Maestre di Santa Dorotea sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione, dette popolarmente Dorotee di Venezia, pospongono al loro nome la sigla S.M.S.D.[1]
Cenni storici
L’Istituto delle Suore Maestre di Santa Dorotea fu fondato in Venezia da don Luca Passi nel 1838, col fine primario di essere "anima" e sostegno della Pia Opera di S. Dorotea. Confondatrice e prima superiora dell’Istituto fu Madre Rachele Guardini[2].
A madre Guardini succedette Madre Maria Rosa Sanfermo dal 1846 al 1852, anno in cui fu eletta Madre Luigia Roberti che, per prima, ebbe il titolo di Superiora generale.
Infine l'incarico di Madre Superiore generale fu affidato a Madre Marina Marini, bresciana, eletta nel 1857 fino al 1868, anno della sua morte. Da Venezia si diramarono altre comunità e l'Istituto si stabilì in Bologna, Padova, Cemmo, Forlì, Firenze, Brescia, Cremona, Lucca... Attento alle differenti situazioni del posto, esso svolge la sua missione di promozione e sostegno dell'Opera di Santa Dorotea suscitando e accompagnando, nella realtà locale, l'impegno di valide e generose cooperatrici che si fanno carico delle giovani generazioni.
Nel 1901 l'Istituto di Venezia fu riconosciuto di diritto Pontificio dal Sommo Pontefice Leone XIII. Con il passare del tempo le case filiali di Brescia, Cemmo e Lucca, i cui rispettivi Vescovi avevano avocato a sé la giurisdizione rendendole indipendenti da Venezia, divennero Istituti autonomi con approvazione pontificia"[3].
Attività e diffusione
Le Dorotee si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù.
Oltre che in Italia, sono presenti in Albania, nelle Americhe (Bolivia, Brasile, Colombia)[4] e in Africa (Burundi, Camerun, Congo, Madagascar):[5] la sede generalizia è a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 613 religiose in 75 case.[1]
Note | |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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