Template:Pagina principale/LiturgiaRA/DM 2 domenica B

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  • Lettura - Is 63, 7-17 : Tu conducesti il tuo popolo per acquistarti un nome glorioso.
    Spesso i profeti parlano del passato del loro popolo; vi scorgono sia la presenza benefica di Dio (prima parte del brano), sia la risposta deludente e arrogante del popolo e la conseguente rovina; la gente giunge anche a sfidare Dio: "Dov'è Lui adesso?" (seconda parte). Nella terza il profeta vuol suggerire a quella gente (e a noi) una bellissima e profonda preghiera, fonte di rinnovata speranza.
  • Salmo - Sal 79, 8b. 2-3. 9-12. 15-16. 18-19 - Rit.: Fa' splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
  • Epistola - Eb 3, 1-6 : Mosè, servitore nella casa e testimone di ciò che doveva essere annunciato più tardi. Cristo è posto sopra la casa come figlio.
    A cristiani ebrei dubbiosi se affidarsi di più a Mosè e alle sue leggi che a Gesù, la lettura li mette a confronto: Mosè fu grande, ma come servo e dentro la casa di Dio, cioè dentro il popolo eletto; Gesù invece è il Figlio di Dio ed è al di sopra della sua casa. La fede e la speranza cristiane nascono su quelle ebraiche, ma anche le superano in forza e libertà vera.
  • Vangelo - Gv 5, 37-46 : Voi scrutate le Scritture. Di me Mosè ha scritto.
    La guarigione di un paralitico testimoniava ai Giudei di allora la potenza divina di Gesù. Ma quelli continuavano a non credergli. L'evangelista, addolorato per quei suoi connazionali, riprende e rielabora risposte già date a loro dal suo Signore; con queste li invita a riflettere e ad esaminare i veri motivi della loro incredulità; insieme vuol portarli a vedere in Gesù il compimento delle Scritture e della stessa figura di Mosè, che aveva parlato di un futuro profeta "come me, da ascoltare" (Dt 18,15 ).