Template:Pagina principale/LiturgiaRA/TP 3 domenica A
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- Lettura - At 19, 1b-7 : Il battesimo di Giovanni a Efeso.In quella società la comunicazione era lenta, si comprende come anche la catechesi cristiana lo fosse. Nella grandiosa Efeso, Paolo (intorno al 55) aggiorna la fede di un gruppetto di cristiani, li battezza nel nome di Gesù, li conferma e fa rivivere loro la prima Pentecoste, pur a molta distanza da Gerusalemme. Lo Spirito di Gesù non soffre confini spaziali o legali.
- Salmo - Sal 106, 1-3. 8-9. 42-43 - Rit.: Noi siamo suo popolo e gregge del suo pascolo. Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
- Epistola - Eb 9, 11-15 : Il sangue di Cristo, mediatore di una nuova alleanza, ci purifica dalle opere di morte.A cristiani ebrei in crisi di fede la lettera paolina riconferma la vera fede in Gesù. Egli solo è vero sacerdote, fonte di un sangue (simbolo di vita) assai più efficace di quello delle antiche vittime giudaiche, dotato dello Spirito di Dio, entrato come mediatore di nuova alleanza nel "santuario" non terrestre, ma del cielo (immagine della dimora di Dio) per portare alla vera vita i chiamati, quindi anche i destinatari della lettera e tutti i cuori credenti.
- Vangelo - Gv 1, 29-34 : Giovanni addita Gesù come Agnello di Dio.La fede apostolica in Gesù aveva già avuto un suo grande testimone, il Battista, che passò a una conoscenza sempre più luminosa del Cristo: vero agnello pasquale, eterno e disceso fra i peccatori, dotato della forza stessa di Dio, lo Spirito (rappresentato però come colomba, non come uccello di fuoco) vero Figlio di Dio, sorgente di un nuovo battesimo. Dal Battista al suo discepolo Giovanni l'evangelista e a noi.