Utente:Quarantena/Chiesa di San Giacomo in Strada (Forlì)
Chiesa di San Giacomo in Strada (Forlì) | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Forlì-Cesena |
Comune | Forlì |
Diocesi | Forlì-Bertinoro |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Chiesa |
Dedicazione | San Giacomo Santa Lucia |
Completamento | 1215 circa |
Distruzione | 1806 - 1847 |
Soppressione | 1797 |
La Chiesa di San Giacomo in Strada o di Santa Lucia è una chiesa oggi scomparsa di Forlì.
Sorgeva lungo l'attuale Corso della Repubblica, sul lato opposto della odierna Chiesa di Santa Lucia, all'altezza di quella che all'epoca era una piazzetta, o campetto, oggi non più esistente.
Le più antiche attestazioni della chiesa risalgono al 1215, quando si pensa ne vada datata la nascita. La fondazione dette luogo ad intense contese per la giurisdizione sulla nuova chiesa fra la Diocesi di Forlì ed i Vallombrosani, il cui abate di San Mercuriale disponeva di ampio potere ed influenza, anche grazie alle donazioni del vescovo Alessandro, di pochi decenni prima: evidentemente, il nuovo Vescovo, Alberto, non intendeva seguire la stessa politica.
Nel 1360, a seguito della crociata contro i Forlivesi, il cardinale Egidio Albornoz fu oggetto di un fallito attentato nella cittadina di Forlimpopoli: per rappresaglia, Forlimpopoli venne parzialmente distrutta, mentre la sede episcopale fu trasferita a Bertinoro e le reliquie di San Ruffillo vennero traslate, nel 1362, a Forlì, proprio nella Chiesa di San Giacomo in Strada.
Nel 1506, Giulio II entrò vittorioso a Forlì attraverso la porta Cotogni, ossia la porta presso San Giacomo in Strada, già allora nota come Santa Lucia; così in questa chiesa venne riposto il ciborio del Santo Sacramento che precedeva il Papa.
Con l'avvento delle truppe napoleoniche, la chiesa fu chiusa, mentre la parrocchia fu trasferita, il 3 settembre 1797, nella chiesa di San Francesco di Paola. Il 15 settembre dello stesso anno l'urna di San Ruffillo venne traslata nella nuova chiesa.
La chiesa di San Giacomo in Strada fu acquistata, nel 1806, dall'amministrazione dell'ospedale per ricavarne alloggi per le inferme.
Nel 1847, su disegno di Giuseppe Cantoni, l'edificio della chiesa venne ristrutturato per servire, dall'anno successivo, come ospedale delle esposte, ossia delle orfane, ad ampliamento dell'attiguo Palazzo del Merenda.
Note | |
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Bibliografia | |
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