Velo di calice
Il velo di calice è un riquadro di stoffa utilizzato per coprire il calice e la patena, che vi è posata sopra, durante la Messa fino al momento dell'offertorio e poi, dopo la comunione, fino alla fine della celebrazione.
Si tratta di un riquadro di 50-65 centimetri di lato, della stessa stoffa e colore dei paramenti del giorno, foderato e rifinito lungo i bordi da galloni; al centro vi sono la croce e il monogramma di Cristo.
Storia
Questo tipo di copertura è probabilmente derivato dal pannus offertorius con cui anticamente si avvolgevano, in segno di riverenza, le anse del calice quando questo era posato sull'altare, secondo una consuetudine di cui parla il XV Ordo Romanus.
Il velo di calice, secondo la tipologia ancora in uso, risale al XVI secolo e venne prescritto nel messale di Pio V (1570) che lo elenca tra gli accessori indispensabili per la celebrazione della Messa.
Il velo è anche ricordato nelle Istruzioni di san Carlo Borromeo che ne specifica misure e materia.
Esemplari significativi
Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:
- Velo di calice del vescovo Giovanni Costantini (1837 - 1852), in raso di seta laminato in argento, ricamato in oro filato, in lamina e seta policroma, conservato presso il Museo Diocesano di Molfetta.
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