Vergine di Chiquinquirà
Nuestra Señora del Rosario de Chiquinquirá è il titolo con il quale viene venerata Maria in molti luoghi dell'America latina. Il titolo è legato all'immagine conservata nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Chiquinquirá, nella città e diocesi di Chiquinquirá; l'immagine, dipinta da Alonso de Narváez su un telo di cotone tessuto secondo le tecniche usate dagli indios tra il 1560 e il 1562, è una delle più antiche testimonianze dell'arte religiosa cristiana in Colombia.
La Madonna di Chiquinquirá è patrona della Colombia, dello Estado Zulia in Venezuela e della città di Caraz che si trova nella diocesi peruviana di Huaraz.
Storia della devozione
La storia della devozione all'immagine della Vergine di Chiquinquirá risale al XVI secolo quando iniziarono le spedizioni coloniali nel centro della regione, spedizioni accompagnate quasi sempre dall'opera di evangelizzazione di sacerdoti spagnoli.
Nel 1560 lo spagnolo Antonio de Santana ricevette in encomienda il territorio intorno alla città di Chiquinquirá; qui costruì diversi edifici per l'amministrazione coloniale ed anche abitazioni per gli indigeni e gli schiavi. Com'era abitudine volle anche costruire una cappella per le funzioni religiose.
Il domenicano Andrés Jadraque, che prestava il suo servizio in quella encomienda, volle fornire la cappella di un'immagine sacra; per questo motivo commissionò al pittore spagnolo Alonso Narváez, che viveva nella città di Tunja, il dipinto della Madonna del Rosario con Sant'Antonio di Padova e Sant'Andrea apostolo.
Nel 1563 l'immagine sacra, dipinta su tela di cotone tessuta secondo l'arte india, fu collocata nella cappella. Il piccolo edificio, con tetto in paglia, dopo pochi anni si deteriorò; anche la tela con l'immagine della Madonna fu gravemente danneggiata dalle intemperie alla quale fu esposta tanto che nel 1585 fu data via perchè fosse utilizzata in una cappella saltuariamente utilizzata dalla gente del posto come cappella.
Il 26 dicembre 1586 si verificò l'evento prodigioso conosciuto come Renovación ("rinnovamento"): María Ramos, una pia donna che si era impegnata per rendere più degna e accogliente la cappella dov'era custodita l'immagine, insieme ad una india di nome Isabel e al figlio di quest'ultima, furono testimoni del rinnovato splendore che i colori della tela ritrovarono senza che mano d'uomo intervenisse per il restauro.
Il 10 gennaio 1587 e il 12 settembre dello stesso anno le autorità ecclesiastiche dopo una accurata indagine si espressero in modo positivo sulla autenticità del miracolo.
Fu costruito subito un bahareque (un classico edificio fatto di canne, legno e paglia) che divenne presto meta di pellegrinaggi. Considerato il notevole afflusso di fedeli che visitava il luogo dell'evento prodigioso l'arcivescovo di Bogotà Luís Zapata de Cárdenas ordinò che fosse costruita una chiesa nel luogo della Renovación.
All'inizio del XIX secolo per custodire la prodigiosa immagine fu costruita l'attuale chiesa in un posto diverso da quello originario del miracolo per poter far fronte ai disastrosi terremoti frequenti nella zona.
Intanto la devozione alla Vergine di Chiquinquirà conquistò sempre più il popolo di ogni fascia sociale. Lo stesso Simon Bolivar, che aveva utilizzato anche il tesoro del santuario per finanziare la sua Campaña Libertadora, si recò più volte a Chiquinquirà per pregare per il successo della sua impresa.
Nel 1908 il provinciale dei domenicani Vicente María Cornejo ed il priore del santuario José Ángel Lambona, con l'accordo della Conferenza episcopale che proprio quell'anno si era riunita per la prima volta, chiesero alla Santa Sede la incoronazione canonica della sacra immagine che avvenne il 9 luglio 1919 insieme alla proclamazione della Vergine di Chiquinquirà come Regina della Colombia.
Il 3 luglio 1986 Giovanni Paolo II visitò Chiquinquirà in occasione del quarto centenario della Renovación. In quell'occasione, rivolgendosi a Maria, così si espresse:
« | Sono molti i luoghi della terra dai quali i figli del popolo di Dio, nati dalla nuova alleanza, ti ripetono senza posa le parole di questa beatitudine: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo; a che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?" (Lc 1,42-43 ). E uno di questi luoghi che tu hai voluto visitare, come la casa di Elisabetta, è questo: il santuario mariano del popolo di Dio nella terra colombiana. Qui, a Chiquinquirá, hai voluto, o Madre, instaurare per sempre la tua dimora. Per quattro secoli la tua presenza, vigile ed efficace, ha tenuto compagnia ininterrottamente ai messaggeri del Vangelo in queste terre per far scaturire in esse, con la luce e la grazia del tuo Figlio, l'immensa ricchezza della vita cristiana. Ben possiamo ripetere oggi, ricordando le parole pronunciate dal mio venerato predecessore Pio XII, che "la Colombia è giardino mariano, fra i cui santuari domina, come il sole fra le stelle, Nostra Signora di Chiquinquirá". Amatissimi fratelli e sorelle: mentre si compie il quarto centenario del Rinnovamento di questa venerata immagine, mi associo gioiosamente a voi in questo pellegrinaggio di fede e di amore. Sono venuto in questo luogo per prostrarmi ai piedi della Vergine, desideroso di confortarvi nella fede, e cioè nella verità di Gesù Cristo, della quale fa parte la verità di Maria e la vera devozione verso di lei. Desidero anche pregare assieme a voi per la pace e per la prosperità di questa amata Nazione, davanti a colei che proclamate Regina della pace e con filiale affetto invocate quale Regina della Colombia. » | |
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