Guido Luca Ferrero

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Guido Luca Ferrero
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 47 anni
Nascita Torino
18 maggio 1537
Morte Roma
16 maggio 1585
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Consacrazione vescovile Vercelli, 10 agosto 1562
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Creazione
a Cardinale
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Cardinale in pectore
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12 marzo 1565 da Pio IV (vedi)
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Cardinale per 20 anni, 2 mesi e 4 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Guido Luca Ferrero (Torino, 18 maggio 1537; † Roma, 16 maggio 1585) è stato un vescovo e cardinale italiano.

Cenni biografici

Nacque il 18 maggio 1537 a Biella, figlio di Sebastiano (signore di Casalvolone, Pezzana e Villata e gentiluomo di camera del duca di Savoia) e di Maddalena figlia di Federico Borromeo, conte di Arona e zia di Carlo Borromeo. Ebbe tre fratelli e due sorelle: Filiberto, Federico, Pier Francesco, Dorotea e Camilla. Era pronipote dei cardinali Gianstefano Ferrero e Bonifacio Ferrero, nipote dei cardinale Filiberto Ferrero e Pier Francesco Ferrero.

Fin da giovanissimo venne affidato alle cure dello zio paterno Pier Francesco Ferrero, allora vescovo di Vercelli. Nel 1543 entrò in collegio a Cremona, in seguito concluse gli studi all'università di Bologna dove il 14 settembre 1559 si laureò in utroque iure (diritto canonico e civile). La sua istruzione comprese anche lo studio delle lettere classiche che apprese con grande facilità.

Dopo la laurea fu a Roma dove era stato eletto papa Pio IV, suo parente per parte materna, divenendo referendario di entrambe le Segnature e prelato domestico.

Il 2 marzo 1562 il cardinal Pier Francesco rinunziò al vescovato di Vercelli in favore del nipote. La consacrazione del Ferrero ebbe luogo il 10 agosto successivo. Dopo la consacrazione si recò a Trento dove si apriva la VII sessione del concilio. Ferrero prese possesso della diocesi solo il 3 luglio dell'anno seguente.

Terminato il concilio fu designato da Pio IV, con breve del 1º giugno 1564, nunzio cum potestate legati de latere presso la Nunziatura apostolica nella Repubblica di Venezia.

Nel concistoro del 12 marzo 1565, mentre ancora si trovava a Venezia, fu creato cardinale. Il 17 dicembre il Ferrero era a Roma per prendere parte al conclave. Insieme al Borromeo e lo zio Pier Francesco (il quale ammalatosi finì per delegargli il suo voto) sostenne la candidatura di Michele Ghislieri, che fu eletto papa con il nome di Pio V. Riconoscente per il suo sostegno il nuovo pontefice gli concesse la visita generale della diocesi vita natural durante e la collazione di tutti i benefici vacanti.

Nel concistoro dell'8 febbraio 1566 ricevette il titolo cardinalizio diacono pro illa vice di sant'Eufemia, mutato il 6 marzo in quello dei Santi Vito e Modesto in Macello. Nel febbraio dell'anno seguente lasciò Roma alla volta della sua diocesi, sollecitato anche dal pontefice, in obbedienza ai decreti conciliari riguardanti l'obbligo di residenza.

Nel maggio 1572 il Ferrero si recò a Roma per il conclave che vide eletto papa Ugo Boncompagni, che prese il nome di Gregorio XIII. Grazie all'amicizia che lo legava al nuovo papa, con il quale aveva condiviso gli inizi della carriera ecclesiastica, l'ufficio di referendario di Segnatura e la partecipazione al concilio, il Ferrero fu chiamato a ricoprire importanti uffici presso la Curia romana.

Diede le dimissioni da vescovo di Vercelli il 17 ottobre di quell'anno per divenire governatore di Spoleto, carica che resse attraverso numerosi vice-governatori fino al 1578. Fu abate commendatario dell'Abbazia di Nonantola dal 1573 al 1582.

Il 25 ottobre 1581 fu nominato legato della provincia di Romagna. Vi giunse il 28 novembre, accolto a Rimini dai rappresentanti della città di Faenza, sede della legazione. Nel giugno 1583 diede inizio ai lavori per la costruzione dell'acquedotto di Faenza. L'opera fu finanziata con un'imposta straordinaria sul pane bianco per non farne ricadere i costi sui più poveri.

Nell'aprile 1585 il Ferrero era di nuovo a Roma, per il conclave che doveva eleggere il successore di Gregorio XIII. Il nuovo papa Sisto V gli confermò vita natural durante la legazione di Romagna. Ma il Ferrero morì pochi giorni dopo, nella stessa Roma. Fu sepolto in santa Maria Maggiore, accanto alla zio P.F. Ferrero.

Successione degli incarichi

Predecessore: Abate commendatario della Sacra di San Michele Successore: Quadrato trasparente.png
Filiberto Ferrero 1560 - 1585 Michele Bonelli I
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con
con
Filiberto Ferrero {{{data}}} Michele Bonelli
Predecessore: Vescovo di Vercelli Successore: BishopCoA PioM.svg
Pier Francesco Ferrero 2 marzo 1562 - 17 ottobre 1572 Giovanni Francesco Bonomi I
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con
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Pier Francesco Ferrero {{{data}}} Giovanni Francesco Bonomi
Predecessore: Abate commendatario di Nonantola Successore: BishopCoA PioM.svg
Giovanni Francesco Bonomi 1573 - 1582 Filippo Guastavillani I
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Giovanni Francesco Bonomi {{{data}}} Filippo Guastavillani
Predecessore: Cardinale diacono pro illa vice di Sant'Eufemia Successore: CardinalCoA PioM.svg
- 8 febbraio 1566 - 6 marzo 1566 Francesco Crasso I
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con
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- {{{data}}} Francesco Crasso
Predecessore: Cardinale diacono dei Santi Vito e Modesto in Macello Martiri Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlo Visconti
titolo pro illa vice
6 marzo 1566 - 16 maggio 1585 vacante dal 1585 al 1587 I
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Carlo Visconti
titolo pro illa vice
{{{data}}} vacante dal 1585 al 1587
Bibliografia
  • Simona Feci, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 47 (1997), online