Abbazia di Cerisy-la-Forêt
Abbazia di Cerisy-la-Forêt | |
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Abbaziale | |
Stato | Francia |
Regione | Normandia |
Dipartimento | Manica |
Comune | Cerisy-la-Forêt |
Diocesi | Diocesi di Coutances |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Dedicazione | San Vigor di Bayeux[1] |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. |
Inizio della costruzione | 1032 |
Soppressione | 1791 |
Coordinate geografiche | |
Francia | |
L'abbazia di Cerisy-la-Forêt è un'abbazia un tempo parte dell'ordine benedettino situata a Cerisy-la-Forêt, nel dipartimento della Manica. È dedicata a san Vigor di Bayeux vescovo.
Venne fondata nel 1032 sul sito di un antico monastero distrutto dai Normanni durante la loro invasione, dal duca di Normandia Roberto il Magnifico e beneficiò di doni considerevoli e di favori. L'abbazia divenne un importante centro economico e intellettuale, e accolse per più volte alcuni re di Francia e conta tra i suoi membri numerosi intellettuali. I monaci furono cacciati durante la rivoluzione francese e l'abbazia divenne l'unica chiesa parrocchiale del villaggio di Cerisy-la-Forêt nel 1790. Dalla sua vendita come bene nazionale durante la rivoluzione francese la maggior parte delle costruzioni monastiche vennero vendute ad un artificiere che le demolirà per vendere in seguito le pietre per la costruzione di strade e di casa, le terre furono ugualmente vendute.
La chiesa abbaziale divenne parte dei monumenti storici nel 1840 mentre l'intera abbazia ne divenne parte nel 1930.
Storia
Fondazione
Il 12 novembre 1032, il duca Roberto, di fronte ad Hugues d'Ivry, vescovo di Bayeux, emise la carta di fondazione del nuovo monastero, l'abbazia di Cerisy, dedicata a san Vigor vescovo.
Tra il 1040 e il 1070, i monaci benedettini disposti attorno al sito della foresta di Cerisy fornirono il legno e la carpenteria necessari alla costruzione voluta dal figlio di Roberto, Guglielmo di Normandia, una grande abbazia sull'esempio della chiesa di Santo Stefano a Caen, costruita con una tradizionale pianta benedettina della Normandia ducale, in un'architettura romanica in pietra di Caen. I lavori ebbero inizio, secondo Philippe Gavet, con l'edificazione dell'abside a tre livelli di arcate tra il 1068 e il 1072, formando la testata. Divenuto re d'Inghilterra, Guglielmo esporterà quest'arte romanica normanna nell'architettura, che alcuni definiranno anglo-normanna. Nel 1048, Guglielmo donò all'abbazia un osso del braccio destro di san Vigor. Ma non era l'abbazia che oggi conosciamo. Si suppone che i lavori di edificazione della navata furono ripresi negli ultimi due decenni dell'XI secolo; quanto all'abside, le tracce della sua fondazione riportano al 1089. Guglielmo farà numerosi doni all'abbazia e la lascerà alla giurisdizione di Roma. La costruzione della chiesa romanica, che sussiste ancora oggi, non fu intrapresa quindi al tempo di Roberto il Magnifico, ma bensì a quello di Guglielmo, e terminò dopo la sua morte.
A partire dal XII secolo
Nel XII secolo, Cerisy estese i suoi poteri sulle antiche abbazie merovingie di Deux-Jumeaux e Saint-Fromond e fondò dei priorati a Saint-Marcouf, Barnavast e Vauville. Nel 1178, il papa Alessandro III confermò con una bolla particolare, i privilegi dell'abbazia di Cerisy, che attendeva l'appoggio del papa durante tutto il XII secolo.
Cerisy fu un importante borgo in quell'epoca. L'abbazia contava circa quarantotto parrocchie e otto priorati, di cui due in Inghilterra. Tutti dipendenti della Santa Sede, Cerisy intratteneva relazioni con i monasteri di Mont-Saint-Michel, di Saint-Ouen a Jumièges, di Bec-Hellouin, di Fécamp ed anche quella di Caen.
Nel 1337, le rivalità dinastiche tra i Valois e i Plantageneti fecero precipitare il paese nella Guerra dei cent'anni che portò il paese alla miseria, ancora distrutto dalle epidemie di peste. L'abbazia venne fortificata e un presidio ci si installò. Nel 1418, Richard de Silly, cavaliere e capitano dell'abbazia, si vide costretto a cedere l'abbazia al re d'Inghilterra. Dopo la vittoria del Arturo III di Bretagna, conestabile di Richemont, su gli Inglesi a Formigny nel 1450, la Normandia tornò definitivamente parte del regno di Francia.
Alla fine del concordato di Bologna del 1516, l'abbazia passo soto il regime della commenda. Come tutte le abbazie del regno, ciò significa che l'abate, che poteva ora essere un laico, non fu più nominato da una comunità di monaci e ottenne i benefici dei ricavi dell'abbazia mentre il potere spirituale fu confinato ad un priore. La sua amministrazione venne a volte affidata ad una persona nominata all'esterno della comunità. Questa fu la fine della sua indipendenza.
Dopo un periodo di declino, l'abbazia conobbe un periodo di rinascita artistica con la congregazione di San Mauro nel 1716. Nel XVIII secolo furono costruiti nuovi edifici agricoli. I monaci furono cacciati con la rivoluzione francese e l'abbaziale divenne chiesa parrocchiale del villaggio di Cerisy-la-Forêt nel 1790.
- Durand Durandus (1030-1032), monaco di Saint-Ouen.
- Aumode[2] Almodus (1032-1033)
- Garin Garinus (1033-1066)
- Hugues Ier (1066-1117)
- Hugues II (1117-1167)
- Martin (1167-1190)
- Robert (1190-1198)
- Bertrand (1198-1210)
- Jean Ier (1210-1220)
- Thomas Ier (1220-1223)
- Robert Ier (1223-1232)
- Nicolas Ier (1233-1234)
- Radulphe (1234-1239)
- Pierre Ier (1239)
- Hugues III (1240)
- Nicolas II (1240-1243)
- Osmond (1249-1251)
- Laurent Ier (1252-1276)
- Guillaume de Saint-Gabriel (1276-1284)
- Thomas de Saonnet (1284-1286)
- Benoist (1290-1292)
- Thomas III (1292-1297)
- Robert II (1297-1307)
- Noël Ier (1339)
- Robert III (1340-1346)
- Jean II (1360-1385)
- Estold d'Estouteville[3] (1385-1388), poi abate a Bec e di Fécamp.
- Simon du Bosc[4] (1388-1391), trasferito a Jumièges.
- Robert IV (1392-1393)
- Jean III (1397)
- Thomas du Bourg (1399-1427)
- Jean IV (1429-1432)
- Noël Sabine (1436-1446)
- Richard Sabine (1446-1472), edificò il chistro nel 1470.
- Laurent Le Clerc (1472-1499)
- vescovo Claude de Husson[5] (1502-1509)
- vescovo Jacques de Silly[6] (1509-1539)
- cardinal Georges II d'Amboise (1539-1550)
- cardinal Charles de Bourbon (1550-1557)
- Antoine d'Apchon (1557-1580)
- Alexandre de la Guesle (1580)
- Jean V (1581)
- arcivescovo François de la Guesle[7] (1584-1614)
- Pierre Habert[8] (1614-1630) letterato
- Henri-Louis Habert de Montmort[9] (1631-1637) erudito e uomo di lettere
- Germain Habert[10] (1637-1654), membro dell'Académie française.
- cardinal Giulio Mazarino (1654-1661)
- Philippe de Vendôme[11] (1661-1727), grand priore di Francia.
- cardinal Paul d'Albert de Luynes (1727-1788)
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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