Abbazia di Saint-Riquier

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Abbazia di Saint-Riquier
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Saint-Riquier 23-09-2008 12-25-38.JPG
La facciata tardo-gotica della chiesa abbaziale
Altre denominazioni
Stato Francia
Regione Piccardia
Dipartimento {{{Provincia}}}
Comune Saint-Riquier
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Diocesi Diocesi di Amiens
Religione Cattolica
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Sito web

Sito ufficiale

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Proprietà {{{Proprietà}}}
Oggetto tipo Abbazia
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Dedicazione
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Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
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Architetto


Stile architettonico gotico
Inizio della costruzione 625
Completamento XV secolo
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Soppressione
Ripristino
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Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
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Note {{{Note}}}
Coordinate geografiche
50°08′03″N 1°56′55″E / 50.134167, 1.948611 bandiera Francia
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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L'Abbazia di Saint-Riquier è un complesso architettonico ubicato a Saint-Riquier (località nota anche con il nome romano di Centula), nei pressi di Abbeville, nel nord della Francia.

Storia

L'abbazia fu fondata intorno al 625; nella storia dell'architettura deve la sua importanza alla chiesa abbaziale costruita tra il 790 ed il 799 dall'abate Agilberto, illustre membro della corte di Carlo Magno.

L'edificio carolingio, oggi perduto, era costituito da un corpo basilicale a tre navate con un presbiterio quadrato delimitato da un'abside. Lungo la navata, in prossimità dell'ingresso e dello stesso presbiterio, si inserivano due transetti, entrambi affiancati da torri circolari e chiusi da una copertura conica e da una lanterna. Particolarità della chiesa era la presenza del primo Westwerk che affiancava il primo transetto[1].

In quel periodo l'abbazia fu un vero e proprio centro amministrativo dell'impero che amministrava il territorio: la città era forte di una guarnigione di 100 cavalieri. Ma nell'845 e poi ancora nel 881 i Normanni devastarono il monastero e la città. L'abbazia fu in seguito ricostruita ma verso l'anno Mille era di nuovo in rovina.

Anche le vicende successive videro l'alternarsi di periodi fiorenti e di distruzioni: tra il 1257 e il 1292 importanti opere vennero intraprese all'abate Gilles de Machemont; ma nel XV secolo fu a varie riprese saccheggiata da armate borgognone e dell'Armagnac.

Nel 1554 un subì un incendio e venne quasi completamente ricostruita. Nel secolo successivo furono le armate spagnole di Filippo II a saccheggiare e quasi completamente distruggere l'abbazia, i monaci furono dispersi e il complesso rischiò di scomparire per sempre. Ma grazie all'abate Charles d'Aligre nel XVII secolo venne quasi completamente riedificata e restaurata.

Venduta e in parte demolita durante la rivoluzione francese, fu in seguito parzialmente ricostruita servendo in parte da piccolo seminario che da ospedale militare.

Riacquistata da enti pubblici, dal 1972 ospita un museo dipartimentale.

La chiesa abbaziale

Nel XIII secolo, sulle rovine della chiesa carolingia, fu costruito un nuovo edificio religioso di impianto gotico che venne ampliato e rimaneggiato nei due secoli successivi. La facciata in stile tardo gotico e recentemente restaurata (2006) risale al XV secolo, mentre gli interni più classici testimoniano un ampio rifacimento del XVII secolo sotto la direzione dell'abate Charles d’Aligre.

Note
  1. Questo modo di costruire venne poi ripreso in molte chiese del Nord-Europa, come quella benedettina di Corvey sul Weser (844, con Westwerk risalente all'anno 873), e San Michele a Hildesheim.
Voci correlate