Arcidiocesi di Città del Capo

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Arcidiocesi di Città del Capo
Archidioecesis Civitatis Capitis
Chiesa latina
Cape Town Catholic Cathedral.jpg
sede vacante
Città del Capo
Roman Catholic Archdiocese of Cape Town location map.svg
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Sudafrica
diocesi suffraganee
Aliwal, De Aar, Oudtshoorn, Port Elizabeth, Queenstown
Ausiliari Sylvester Anthony John David, O.M.I.
Parrocchie 73
Sacerdoti 127 di cui 66 secolari e 61 regolari
2.112 battezzati per sacerdote
70 religiosi 143 religiose 45 diaconi
4.741.156 abitanti in 30.892 km²
268.307 battezzati (5,7% del totale)
Eretta 8 giugno 1818
Rito romano
Indirizzo
P.O. Box 2910, Cathedral Place, 12 Bouquet Street, Cape Town 8001, South Africa
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2022 (gc ch)
Collegamenti interni
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


L' Arcidiocesi di Città del Capo (inglese: Archdiocese of Cape Town; latino: Archidioecesis Civitatis Capitis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Sudafrica.

Territorio

L'arcidiocesi comprende Città del Capo, dove si trova la cattedrale di Santa Maria della Fuga in Egitto.

Storia

Il vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza, di Madagascar e dei territori adiacenti fu eretto l'8 giugno 1818, prima circoscrizione ecclesiastica in Sudafrica, su territori che in precedenza appartenevano alla diocesi di São Tomé e Príncipe (costa a nord-ovest del Capo di Buona Speranza) e alla prelatura territoriale di Mozambico (oggi arcidiocesi di Maputo, costa a est del Capo di Buona Speranza). Già dal 1806 il territorio sudafricano era dipendente dal vicariato apostolico d'Inghilterra. Il vicariato apostolico aveva giurisdizione sulla Colonia del Capo e sul Madagascar e su territori adiacenti non ben definiti.

Con due decisioni dell'11 marzo e del 4 aprile 1819 la Santa Sede definì ed estese i territori di competenza dei vicari apostolici, a cui furono assegnati anche Sant'Elena, Mauritius, le Seychelles e l'Australia. Sede del vicariato apostolico era la città di Port Louis sull'isola di Mauritius.

Il nuovo vicariato apostolico fu affidato ai benedettini inglesi. Il primo vicario apostolico, Edward Bede Slater, dell'abbazia di Ampleforth nello Yorkshire, non poté mettere piede in Sudafrica, per il divieto imposto dalle autorità britanniche alla presenza di vescovi cattolici nei propri domini. Tuttavia un prete cattolico irlandese, Patrick Scully, poté aprire nel 1820 la prima chiesa cattolica a Città del Capo, dando inizio alle missioni cattoliche in Sudafrica.

I primi anni della missione furono difficili; nel 1822 Patrick Scully dovette lasciare Città del Capo e la sparuta comunità cattolica, composta per lo più da militari irlandesi, rimase senza sacerdote per diversi anni. Nel 1826 arrivò un sacerdote olandese, Theodore Wagenaar, e l'anno successivo un benedettino di Ampleforth, Thomas Rishton. La missione fu nuovamente abbandonata dopo pochi mesi e si dovette aspettare il 1836 perché i cattolici del Capo potessero avere un nuovo sacerdote, il domenicano Thomas Morel.[1]

Il 6 giugno 1837, con il breve Ex munere di papa Gregorio XVI, il vicariato apostolico fu diviso in due: il Capo di Buona Speranza e l'isola di Sant'Elena divennero un vicariato apostolico autonomo, distinto dal vicariato apostolico di Mauritius (oggi diocesi di Port-Louis), da cui dipendevano anche le Seychelles.[2] Il domenicano irlandese Patrick Raymond Griffith fu il primo vicario apostolico che poté risiedere in Sudafrica.

Il 30 luglio 1847 il vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza, Distretto orientale (oggi diocesi di Port Elizabeth) e contestualmente cambiò il proprio nome in vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza, Distretto occidentale.

L'11 agosto 1874 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica del Capo di Buona Speranza, Distretto centrale (oggi diocesi di Oudtshoorn).

Il 9 aprile 1934 in virtù della bolla Quo spirituali di papa Pio XI incorporò l'isola di Sant'Elena che apparteneva al vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza, distretto centrale e le isole di Ascensione e Tristan da Cunha che ancora non rientravano in nessuna circoscrizione ecclesiastica.

Il 13 giugno 1939 cambiò nome in favore di vicariato apostolico di Città del Capo.

L'11 gennaio 1951 il vicariato apostolico è stato elevato al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Suprema Nobis di papa Pio XII.

Il 18 agosto 1986 ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della missione sui iuris di Sant'Elena, Ascensione e Tristan da Cunha.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

Note
Bibliografia
Collegamenti esterni