Aula Paolo VI (Vaticano)

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1leftarrow.png Voce principale: Città del Vaticano.
Aula Paolo VI
VAT P.L.Nervi AulaPaoloVI 1966-1971.jpg
Pier Luigi Nervi, Aula Paolo VI, interno (1966 - 1971)
Altre denominazioni Aula delle Udienze Pontificie, Sala Nervi
Stato bandiera Città del Vaticano
Comune Città del Vaticano
Diocesi Diocesi di Roma
Vicariato Generale dello Stato della Città del Vaticano
Religione Cattolica
Proprietà Santa Sede
Oggetto tipo Auditorium
Fondatore papa Paolo VI
Data fondazione 30 giugno 1971
Architetto Pier Luigi Nervi
Inizio della costruzione 1966
Completamento 1971
Data di inaugurazione 30 giugno 1971
Inaugurato da papa Paolo VI
Pianta trapezoidale
Materiali calcestruzzo armato, travertino
Note Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia

L'Aula Paolo VI, detta anche Aula delle Udienze Pontificie o Sala Nervi, è un vasto auditorium, che sorge, dietro al Collegio Teutonico, sul fianco destro della Basilica di San Pietro in Vaticano, con la funzione di sala per le udienze tenute dal Pontefice.

Storia

Nel 1964, papa Paolo VI incaricò l'architetto Pier Luigi Nervi (18911979) di realizzare una sala per le udienze pontificie a margine della Città del Vaticano, in un area compresa tra la Sacrestia della Basilica Vaticana e Piazza San Pietro. I lavori furono avviati nel 1966 e venne inaugurata il 30 giugno 1971 da papa Paolo VI, al quale poi fu intitolata.

Precedentemente, molte udienze si svolgevano nel Palazzo apostolico e nella Basilica di San Pietro, ed ancora oggi quando il numero dei pellegrini supera la capacità dell'Aula, si tengono in Piazza San Pietro o nella chiesa stessa.

Descrizione

Pier Luigi Nervi, Aula Paolo VI, pianta (1966 - 1971)

La struttura racchiude uno spazio suggestivo ed essenziale, realizzato con l'utilizzo di tutte le straordinarie invenzioni costruttive dell'epoca. Il complesso si compone di:

  • atrio;
  • grande aula per le udienze pubbliche;
  • aula più piccola per congressi;
  • stanza per udienze speciali;
  • locali per la Stampa, la Radio e la Televisione;
  • servizi necessari.

L'aula, realizzata in calcestruzzo armato, ha un caratteristico impianto planimetrico di forma trapezoidale (si tratta, più precisamente, di una porzione di anello circolare), coperto da una volta parabolica ondulata di travertino, che è l'elemento fondamentale dell'edificio, costituito da 42 archi parabolici elementari, di 70 metri di luce, affiancati e costituiti dall'assemblaggio di diciotto elementi ondulati prefabbricati, in un tipo di ferrocemento particolarmente prezioso, realizzato con cemento bianco ed inerti di marmo apuano. Le onde, per seguire la forma trapezoidale della pianta, si vanno ad intensificare in corrispondenza del palco e si diradano nel fondo della sala, creando una tensione tale da focalizzare l’attenzione dei fedeli proprio sul trono papale. Inoltre, queste permettono che l'aula assolva a tutte le esigenze funzionali: perfetta visibilità, audizione e climatizzazione. Infatti, all'interno delle onde è contenuto l'impianto di condizionamento dell'aria e la loro forma costituisce un egregio elemento per la correzione acustica, mentre nel loro cavo sono disposte le lampade, che creano una suggestiva illuminazione indiretta proveniente dall'alto.

A contribuire ulteriormente a creare l'atmosfera l'architetto Pier Luigi Nervi fece posizionare ai lati del trono due pilastri giganti, inclinati e modellati secondo necessità statiche ed estetiche, i quali contrastano la spinta della volta, insieme ai 10 pilastri di dimensioni minori, posti nella parte opposta della sala.

Il fondo della platea presenta una doppia curvatura, con dimensioni massime pari a circa 68x63 metri, cosicché da ogni punto essa possa essere vista in modo completo ed è garantita a tutti la diretta visione del trono papale, ma anche per simboleggiare l'abbraccio della Chiesa ai suoi fedeli. L'aula ha una capienza di circa 6.300 posti a sedere, ma qualora questi nei diversi settori vengano eliminati, trasformandoli in spazi in piedi, la capienza aumenta progressivamente fino a raggiungere la capacità di circa 12.000 persone.

All'interno si possono ammirare:

Curiosità

Pericle Fazzini, Gruppo scultoreo con Resurrezione di Gesù Cristo (1970 - 1975), bronzo

Aula ed extraterritorialità

L'Aula non si trova per tutta la sua superficie nello Stato della Città del Vaticano, infatti, una parte consistente è situata in area italiana, anche se soggetta all'extraterritorialità concessa alla Santa Sede. Ciò è dovuto al fatto che il Palazzo del Sant'Uffizio e l'area dove un tempo sorgeva l'Oratorio di San Pietro, al momento della definizione dei Patti Lateranensi (1929) non venne assegnata allo Stato pontificio.

La parte finale dell'aula è all'interno del confine vaticano: questa corrisponde all'area dove si trova la scultura bronzea di Pericle Fazzini, sotto la quale viene posta la sedia papale. Ciò significa che, quando il Pontefice prende la parola nell'auditorium, lo fa all'interno del proprio Stato, mentre la maggior parte dei pellegrini presenti sono fuori dai confini vaticani.[1]

Impianto fotovoltaico

Nel 2008 è entrato in funzione l'impianto fotovoltaico, composto di 2.400 moduli fotovoltaici, installato sul tetto dell'edificio, e in grado di coprire almeno un quarto del fabbisogno energetico dell'aula e degli edifici limitrofi. La prima udienza "ecologica" si è tenuta mercoledì 26 novembre 2008[2].

Galleria fotografica

Note
  1. http://vaticaninsider.lastampa.it/, Quel mercoledì del Papa su vaticaninsider.lastampa.it. URL consultato il 31-07-2014
  2. Cfr.:"Enciclica sociale a dicembre", da La Stampa del 27 novembre 2008 [1]
Bibliografia
  • AA.VV., Guida ai Musei e alla Città del Vaticano, Scala Editore, Firenze 1989, p. 159
  • Conny Cossa, Modernismo all'ombra. La Sala delle Udienze Pontificie di Pier Luigi Nervi, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring Editore, Milano 2008, p. 704 ISBN 9788836538966
  • Ralf van Bühren, Kunst und Kirche im 20. Jahrhundert. Die Rezeption des Zweiten Vatikanischen Konzils, Paderborn: Ferdinand Schöningh 2008, pp. 314-317, ill. 58-59 ISBN 9783506763884)
Voci correlate