Beato Giacomo Capocci

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Beato Giacomo da Viterbo Capocci, O.E.S.A.
Arcivescovo
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al secolo Giacomo
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Nascita Viterbo
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Nel Martirologio Romano, 11 dicembre, n. 10:
« A Napoli, commemorazione del beato Giacomo Capocci, vescovo, che da eremita di Sant'Agostno fu chiamato a reggere la Chiesa di Benevento e poi quella di Napoli, che illuminò tutte con saggezza, dottrina e prudenza. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beato Giacomo da Viterbo Capocci, al secolo Giacomo (Viterbo, 1255 ca.; † Napoli, 1307) è stato un frate, arcivescovo e teologo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Viterbo intorno al 1255, ma non si hanno notizie dei suoi anni giovanili.

Nel 1272 entrò tra gli Eremitani di sant'Agostino, di cui vestì l'abito nel convento viterbese della Santissima Trinità. Studiò teologia a Parigi dove conseguì il dottorato in teologia nel 1293.

Insegnò a Napoli dal 1300 per due anni, quando Bonifacio VIII, lo nominò arcivescovo di Benevento e poco dopo della più prestigiosa cattedra di Napoli. Qui si guadagnò la fiducia del re Carlo II d'Angiò e del figlio Roberto, duca di Calabria, che lo aiutò nella costruzione della nuova Cattedrale.

Il 13 maggio 1306 avviò, su richiesta di Clemente V, la causa di canonizzazione di Celestino V.

A questa causa si dedicò con zelo fino alla morte, avvenuta a Napoli alla fine del 1307.

Il suo culto fu confermato ufficialmente da Pio X nel 1911.

Opere

Il De regimine christiano e le altre opere

La sua unica opera pubblicata per intero è il De regimine christiano - dedicato a papa Bonifacio VIII e terminato presumibilmente nel 1303 - in cui il religioso viterbese approfondisce i temi, estremamente rilevanti in quegli anni, del papato, inteso come teocrazia, e del potere temporale della Chiesa.

Per lungo tempo gli scrittori curialisti si servirono della forma letteraria e degli argomenti a loro prestati dal filosofo viterbese: alla sua opera s'ispirarono Alessandro da Sant'Elpidio[1], Agostino Trionfo[2]. O.E.S.A., Alvaro Pelagio[3], O.F.M.. Nel campo teologico il De Regimine Christiano iniziò poi una vera riforma di quel genere di studi che sono compresi sotto il nome di ecclesiologia. Il libro dello scrittore agostiniano è il primo lavoro scientifico, nella storia della teologia, sugli elementi costitutivi dell'essenza della Chiesa e l'estensione dei poteri che furono affidati al suo Capo visibile[4].

Tra le altre opere di Giacomo vanno ricordati due lavori teologici, le Quaestiones disputatae de praedicamentis in divinis, collocabili tra il 1293 ed il 1295 e pubblicate dall'Ypma, che sono ritenute di grande interesse da parte degli studiosi[5], e la Summa de peccatorum distinctione, scritta tra il 1300 ed il 1306, ed edita dall'Ambrasi.

Esistono tuttora numerosi manoscritti di questo teologo agostiniano che non sono stati tradotti integralmente.


Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo metropolita di Benevento Successore:
Adenolfo 1302 Monaldo Monaldeschi, O.F.M. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Adenolfo {{{data}}} Monaldo Monaldeschi, O.F.M.
Predecessore: Arcivescovo metropolita di Napoli Successore:
Filippo Minutolo 13021307 Umberto de Montauro I
II
III
IV
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VI
VII
VIII
IX
X
con
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Filippo Minutolo {{{data}}} Umberto de Montauro
Note
  1. Alessandro da Sant'Elpidio, anche Alessandro Fassitelli (Sant'Elpidio, 1269 – Avignone, 1328), è stato un teologo, canonista, scrittore e politico italiano.
  2. 'Agostino Trionfi (o Trionfo), meglio noto come Agostino d'Ancona e latinizzato come Augustinus Triumphus (Ancona, 1275 circa – Napoli, 2 aprile 1328 ?) è stato un teologo e scrittore italiano dell'Ordine agostiniano. Fu autore di almeno 36 opere, tra le quali spicca il De potestate Ecclesiastica, dove sostiene i diritti del papa contro l'imperatore.
  3. Alvaro Pelagio (O Salnés, 1275 circa – Siviglia, 25 gennaio 1350) è stato un teologo e vescovo cattolico spagnolo. Ebbe una vita movimentata, vivendo dapprima a Bologna e poi facendosi (1304) francescano ad Assisi per poi spostarsi a Roma e ad Avignone (1330-1332). Qui fu nominato vescovo della diocesi di Corone, in Grecia, e successivamente divenne vescovo della diocesi portoghese di Silves. Scrisse un noto trattato, De Planctu Ecclesiae, nel quale affermò la supremazia della Chiesa.
  4. p. Ugo Mariani O.S.A., IL "DE REGIMINE CHRISTIANO" DI GIACOMO DA VITERBO su cassiciaco.it. URL consultato il 25.11.2025
  5. Si veda in proposito quello che scrive sulle Quaestiones il Mariani (op.cit.).
Bibliografia
Collegamenti esterni