Canonici Regolari Lateranensi

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Canonici Regolari del Santissimo Salvatore Lateranense
in latino Congregatio Sanctissimi Salvatoris Lateranensis
Canonici regolari lateranensi stemma.gif
Stemma della congregazione
Istituto di vita consacrata
Ordine di canonici regolari di diritto pontificio
Altri nomi
Canonici Lateranensi, Rocchettini
Fondatore Vincenzo Garofali
Data fondazione 1823
Luogo fondazione Roma
sigla C.R.L.
Abate generale don Giuseppe Cipolloni
Motto '
Scopo apostolato
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Scheda su gcatholic.com
Scheda su catholic-hierarchy.org

I Canonici Regolari del Santissimo Salvatore Lateranense (in latino Congregatio Sanctissimi Salvatoris Lateranensis) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i canonici regolari di questo ordine, detti semplicemente Canonici Lateranensi (anticamente Rocchettini), pospongono al loro nome la sigla C.R.L.[1]. Rappresentano l'eredità dell'unione, avvenuta nel 1823 dopo le soppressioni napoleoniche, ad opera dell'abate Vincenzo Garofali, tra i Canonici Regolari della Congregazione Lateranense e quelli della Congregazione del Santissimo Salvatore ("Renana").

I Canonici Regolari Lateranensi sono chierici che partecipano del sacerdozio di Cristo, Salvatore del mondo, e lo esercitano nella vita religiosa comune per servire il popolo di Dio «al fine di edificare il Corpo di Cristo» che è la Chiesa.

La Congregazione è di indole sacerdotale, alla sua missione partecipano a più titoli anche i fratelli cooperatori, poiché esercitano il sacerdozio comune e si dedicano all'apostolato da consacrati. In questo senso l'Ordine Canonicale non esclude alcun tipo di apostolato, anzi, unisce al culto liturgico, come proprie attività, la predicazione della Parola di Dio, le attività parrocchiali, l'educazione della gioventù e le missioni.

Il nome Canonici Regolari di Sant'Agostino della Congregazione del Santissimo Salvatore Lateranense rivela la sintesi della loro storia:

  • Canonici, cioè chierici iscritti nel canone della Chiesa locale, indica il periodo iniziale della storia;
  • Regolari, perché, stimolati dalla riforma gregoriana avviata dal Sinodo Lateranense, hanno adottato la regola del S. Padre Agostino, riproponendo la vita comune tra i sacerdoti e vivendo il loro ministero, nel servizio parrocchiale, come espressione di questa consacrazione.
  • Lateranensi, perché per due volte nel corso del tempo hanno servito nella Chiesa che è «Madre di tutte le Chiese».

La Congregazione costituisce assieme ad altre Congregazioni dell'Ordine Canonicale, la Confederazione dei Canonici Regolari di Sant'Agostino nella quale tutte, attraverso un patto di carità, sono unite più intimamente tra loro e si offrono un aiuto reciproco con l'incremento delle forze soprattutto per quanto riguarda la vita spirituale, la formazione dei giovani e la cura dei propri membri.

Storia

Canonico Lateranense

Le prime notizie sulla loro presenza si hanno sin dal IX secolo presso la Basilica Lateranense, ove una comunità di chierici seguiva la regola di Aquisgrana. Dopo il Sinodo Lateranense del 1059 Papa Alessandro II volle rinnovare la vita di questa comunità e chiamò al Laterano i Canonici Regolari del priorato di San Frediano di Lucca. La giornata di tali Canonici era occupata per larga parte dalla liturgia solenne cantata, dedicando poi parte del tempo alla meditazione e allo studio.

Nei secoli successivi la Congregazione alternò vari periodi di presenza al Laterano, sino ad un allontanamento nel 1471 ad opera di papa Sisto IV, allontanamento che risulterà poi definitivo.

Vi furono, tra i Canonici, diverse spinte riformatrici; tra esse sono significative quelle di Leone da Carate e Taddeo da Bagnasco, che nel 1402 iniziarono una nuova esperienza nella canonica di Santa Maria di Fregionaia presso Lucca; a questa casa se ne unirono altre durante gli anni successivi, tutte accorpate in un'unica Congregazione da Papa Martino V nel 1421.

Nel 1438 Papa Eugenio IV assegnò a questa Congregazione il nome di Congregazione del Salvatore Lateranense. Il '500 fu un periodo aureo, con l'unione alla Congregazione di varie case in Italia; vi era una particolare attenzione allo studio, alla produzione di opere di spiritualità, e alla predicazione. In questo tempo l'impronta contemplativa restava forte, poiché non era permesso ai canonici il ministero parrocchiale.

Nel '700 si assistette ad un certo declino: varie case vennero chiuse sia per decreti pontifici, sia durante la soppressione napoleonica. Rimase una sola casa: quella di Santa Maria di Piedigrotta, a Napoli.

La rinascita si debbe all'abate Vincenzo Garofali, canonico renano, che nel 1823 riuscì ad unire le due Congregazioni, quella Lateranense e quella Renana, nella Congregazione del Santissimo Salvatore Lateranense.

Con l'unità d'Italia sorsero altre difficoltà che, verso la fine dell''800, portarono alla chiusura di gran parte delle case italiane, dando però un'apertura verso nuovi orizzonti in Europa, a cominciare dalla Francia (Beauchéne, nel 1973) per poi arrivare con comunità in Inghilterra, Spagna e Belgio. A queste case si unì la canonica di Cracovia. La tensione missionaria portò inoltre i canonici in Argentina, Brasile e Zaire.

Presenza attuale

Attualmente la Congregazione è presente in Spagna, Inghilterra, Francia, Polonia, Brasile, Argentina e Caraibi.

In Italia i Canonici Regolari Lateranensi sono presenti in una ventina di case caratterizzate dalla vita in comune e dal servizio nelle parrocchie.

Vita in comune

I Canonici Regolari sono per loro natura chierici, che partecipano al sacerdozio di Cristo, Salvatore del mondo; essi lo svolgono nella vita comune religiosa ossia nella "società della vita comune" (Declaratio de Vita Canonica, 1969).

« Noi che siamo nella stessa casa, siamo più persone diverse per condotta, mentalità e carattere; tutte queste differenziazioni si devono fondere nello stesso ideale e nello stesso amore verso Dio. Dobbiamo aver un cuore solo e un'anima sola proprio per servire Dio»
(Letbert di San Rufo, canonico regolare)

L'apostolato è il luogo dove la comunione si esprime nella maniera più tipica e più decisiva.

Presenza

I Canonici Regolari Lateranensi hanno la loro sede centrale a Roma, presso la Basilica di San Pietro in Vincoli, dove risiede l'Abate Generale. Il superiore Provinciale (o Visitatore) per l'Italia vive a Roma presso la parrocchia di S. Giuseppe in via Nomentana.

Oltre alle quindici comunità italiane, altre sono presenti in Francia, Belgio, Inghilterra, Polonia, Spagna, Brasile, Argentina, Portorico e Repubblica Dominicana.

L'opera più recente è la missione di Safa, nella diocesi di Mbaiki, nella Repubblica Centrafricana (ottobre 2004).

Ramo femminile

Dell'Ordine canonicale fa parte anche il ramo femminile di vita contemplativa, cioè di clausura: le Canonichesse Regolari Lateranensi di Sant'Agostino. I loro monasteri sono aggregati in due Confederazioni: quella italiana, presente a Roma, Caldarola (Terni), Rivoli (Torino), Spoleto, Tagbilaran (Filippine), e quella spagnola (Palma de Mallorca, Alicante, Arceniega, Astigarraga, Burgos, Hernani, Ibiza, Palencia, Sóller, Valencia).

Note
  1. Ann. Pont. 2010, p. 1421.
Voci correlate
Collegamenti esterni